I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


venerdì 18 giugno 2010

SudAfrica 2010: Inghilterra in panne, Usa duri a morire, Germania giù

Il mondiale del 2010 in SudAfrica si rivela giorno dopo giorno sempre più complesso nella sua lettura dei valori tecnici, ma sopratutto per una serie di aspetti dal meteo quasi invernale alla altitudine, dagli spostamenti al fantomatico Jabulani.

Uno degli aspetti apparentemente più sottovalutato, è emerso in modo nitido nelle ultime gare ed ha evidenziato lo stato di profondo logorio fisico e più ancora mentale dei giocatori delle più accreditate nazionali le cui ossatura è inevitabilmente costituita dai calciatori militanti nei principali club dei campionati europei.

La giornata si apre con la sfida del Girone D tra Germania e Serbia. I tedeschi vi arrivano dopo aver vinto e convinto contro l'Australia, mentre gli slavi cercano il riscatto dopo la sconfitta patita ad opera del Ghana.

La prima svolta del match arriva al 37' quando Miroslaw Klose rimedia il secondo giallo in pochi minuti per falli evitabili e lascia in dieci uomini la selezione di Sebastian Loew che non ha il tempo di organizzarsi che subisce il gol: affondo sulla destra di Krasic con cross per la testa di Zigic, sponda su Jovanovic che sottomisura anticipa il portiere con una girata vincente.

La reazione tedesca al gol comunque arriva sul finire della frazione, e porta la firma di Khedira con una conclusione che s'infrange sulla traversa. L'avvio del secondo tempo registra il remake serbo di quanto successo nella prima uscita, con il Ghana era stato Kuzmanovic questa volta è Vidic ad essere colto da un raptus e colpire inspiegabilmente il pallone con la mano.

Dal dischetto si presenta Lukas Podolski che però è ipnotizzato da Stojkovic che respinge il tiro, il passato pericolo sprona la formazione di Antic a chiudere il match, un palo ferma Jovanovic ed una traversa è scheggiata da Zigic, prima dell'assedio sterile dei tedeschi.

Slovenia-Usa è stata sicuramente la partita più divertente della giornata. Il ct Bob Bradley inserisce in median Josè Francisco Torres per Ricardo Clark al fine di garantire maggior possesso alla squadra confermando il resto dell'undici del match d'esordio con l'Inghilterra.

La scelta di Bradley, complice un avvio soft degli yankees, si rivela infelice poichè gli sloveni prendono il sopravvento numerico a centrocampo poichè gli Usa sono molti lunghi giocando con Donovan e Dempsey sugli esterni.

Al 13' il match dell'Ellis Park si sblocca, Birsa è servito in totale libertà tra le linee di mediana e difesa americana, e da una distanza di quasi trenta metri lascia partira una precisa saetta imprendibile per Howard.

Il gol subito scuote gli americani che prendono le redini del gioco e iniziano a creare occasioni: la prima è un calcio piazzato dal limite di Torres che trova i guantoni dell'udinese Handanovic che si rifugia in corner.

L'appuntamento con il gol sembra nell'aria, e per due volte i difensori sloveni sventano nei pressi della linea di porta, strozzando l'urlo di gioia in gola agli americani. Dai gol mancato al gol subito il passo è breve, specie se poi la difesa americana si fa infilare in linea su una ripartenza, ed Onyewu non fa il movimento in avanti a tempo, così tenendo in gioco Liubjankic che s'invola e sigla il raddoppio superando Howard in uscita (40').

Si va all'intervallo con gli Usa sotto choc, e la Slovenia che accarezza il sogno dell'aritmetica qualificazione. Bradley corregge la squadra rafforzando la mediana con gli innesti del virgulto Maurice Edu e di Feilhaber per Torres e Findley, e sprona i suoi negli spogliatoi.

Gli Usa partono lancia in resta all'assalto ed al terzo minuto Donovan s'invola sulla destra ed arriva sul fondo al limite dell'area piccola, e da posizione quasi impossibile scarica una violenta sassata sotto la traversa che non da scampo ad Handanovic.

Gli americani iniziano un lungo forcing conquistando piazzati in serie, su uno di questi Donovan trova la testa di Dempsey, deviazione a fil di palo con Onyewu in spaccata che non riesce nella deviazione. Poco dopo, altro piazzato che genera una mischia con conclusione di Altidore da posizione favorevole nelle mani di Handanovic.

Il cronometro scorre veloce, girandola di cambi e poche emozioni, ma all'80' arriva il pari: testa di Altidore che schiaccia verso Gomez, la palla sembra perdersi nel nulla dell'area dove però si catapulta Michael Bradley che con un tocco morbido supera Handanovic per il 2-2.

Le emozioni non sono finite, all'85' altra punizione scodellata dentro l'area da Donovan, sottomisura sbuca Edu per il 3-2. L'arbitro del Mali Coulibaly annulla per ragioni ignote, visto che non vi è fuorigioco alcuno, e non vi sono falli evidenti degli americani, anzi sono loro a doversi lamentarsi per le trattenute e persino un cinturamento su Bocanegra. E sul finire nel primo tempo aveva fermato in piena area ed ammonito Findley per un presunto controllo di mano che non c'era. Il nervosismo finale concede agli sloveni di rialzare la testa, e rendersi insidioso con due conclusioni che trovano un attento Howard.

Per gli Usa, l'ennesima prova tra chiari e scuri che testimonia di un team "duro a morire" e capace di rialzare la testa seppur continui a commettere i soliti errori. Legittime le parole di Donovan nel dopo gara: "Non sono molte le formazioni che avrebbero reagito come abbiamo fatto noi. Abbiamo giocato bene, e dobbiamo continuare così per centrare la qualificazione". Proseguire il cammino nel mondiale sarà possibile, vietato fallire sbagliare contro l'Algeria.

La selezione nord-africana, assente ad una fase finale dall'edizione del 1986 quando allora come oggi il ct era Saadane, firma la sua piccola impresa storica pareggiando per 0-0 contro l'Inghilterra nel match serale in cui schiera tatticamente una formazione senza attaccanti.

Pessimo compleanno per Capello costretto a registrare la totale involuzione di una squadra apparsa a tratti svogliata e stanca. involuta nel gioco ed incapace di produrre azioni pericolose neppure affidandosi alle stesse dei suoi solisti come Rooney, Gerrard o Lampard. E nell'ultimo match, una delle candidate della vigilia alla vittoria finale, non avrà più alibi: senza un successo sulla Slovenia si torna a casa, back to home!

GERMANIA-SERBIA 0-1
MARCATORI: Jovanovic al 38' p.t.
GERMANIA(4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Badstuber (dal 32' s.t. Gomez); Khedira, Schweinsteiger; Müller (dal 25' s.t. Marin), Özil (dal 25' s.t. Cacau), Podolski; Klose. (Wiese, Butt, Jansen, Aogo, Tasci, J. Boateng, Kroos, Kiessling, Trochowski) All.: Löw.
SERBIA (4-5-1): Stojkovic; Ivanovic, Vidic, Subotic, Kolarov; Krasic, Kuzmanovic (dal 30' s.t. Petrovic), Stankovic, Ninkovic (dal 25' s.t. Kacar), Jovanovic (dal 34' s.t. Lazovic); Zigic. (Isailovic, Djuricic, Rukavina, Milijas, Tosic, Obradovic, Pantelic, Mrdja). All.: Antic.
ARBITRO: Undiano Mallenco(Spagna).
NOTE: spettatori 38.294. Espulso Klose al 37' p.t. doppia ammonizione. Ammoniti Ivanovic, Kolarov, Subotic, Khedira, Lahm, Schweinsteiger per gioco scorretto, Vidic per c.n.r.

SLOVENIA-STATI UNITI 2-2
MARCATORI: Birsa (Sl) al 13', Liubijankic (Sl) al 42' del p.t.; Donovan (S.U.) al 3', Bradley (S.U.) al 36' del s.t.
SLOVENIA (4-4-2): S. Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Birsa (41' s.t. Dedic), Radosavljevic, Koren, Kirm; Ljubijakic (29' s.t Pecnik, 48' s.t. Komac), Novakovic. All. Kek.
Panchina: J. Handanovic, Meliga, Dzinic, Ilic, Filekovic, Mavric, Krhin, Stevanovic, Matavz.
STATI UNITI (4-4-2): Howard; Cherundolo, Demerit, Onyewu (35' s.t. Gomez), Bocanegra; Donovan, Bradley, Torres (1' s.t. Edu), Dempsey; Altidore, Findley (1' s.t. Feilhaber). All. Bradley.
Panchina: Guzan, Hahnermann, Spector, Bornstein, Goodson, Beasley, Holden, Clark, Buddle.
NOTE: ammoniti Cesar, Findley, Suler, Kirm, Jokic

INGHILTERRA-ALGERIA 0-0
INGHILTERRA (4-2-3-1): James, Johnson, Carragher, Terry, Cole, Lennon (dal 18' s.t. Wright-Phillips), Gerrard, Lampard, Barry (dal 38' s.t. Crouch), Heskey (dal 28' s.t. Defoe), Rooney. (Green, Hart, Dawson, Upson, Warnock, Carrick, Joe Cole, Milner, Crouch). All. Capello.
ALGERIA (4-4-2): Mbolhi, Bougherra, Halliche, Yahia, Belhadj, Yebda (dal 44' s.t. Mesbah), Lacen, Boudebouz (dal 28' s.t. Abdoun), Ziani (dal 36' s.t. Guedioura), Kadir, Matmour. (Gaouaaoui, Djebbour, Laifaoui, Chaouchi, Medjani, Mansouri, Belaid, Saiifi). All. Saadane.
ARBITRO: Irmatov (Uzbekistan)
NOTE: Angoli 10-3 per l'Inghilterra. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti Carragher e Lacen per gioco falloso. Spettatori: 64.100.

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