I campioni del mondo in carica continuano a non ingranare, e raccolgono un pari assai striminzito nella sostanza contro gli "all whites", formazione generosa ma modestissima sotto l'aspetto tecnico e tattico.
Ed allora i meriti di Nelsen e compagni collidono in modo prepotente con i demeriti dell'Italia: lenta, involuta, testarda, ed incostistente negli ultimi venti metri. Il pallino del gioco è tutto azzurro, stessi uomini del primo tempo contro il Paraguay con l'eccezione di Marchetti per Buffon in porta, ma assetto tattico rivisto per un 4-4-2 in cui Marchisio è collocato ora a sinistra e poi destra della linea mediane.
Neppure il tempo di prendere le misure e l'Italia è sotto: gol quasi in fotocopia a quello subito nel primo match, traversone lungo dalla trequarti stacco di testa e questa volta si ha una sponda per Smeltz che con la complicità di Cannavaro può intervenire sottomisura per battere Marchetti.
Il gol di Shane Smeltz a ben guardare è viziato da un fuorigioco apparso netto sul momento in cui al centro area Killen colpisce di testa, però, cosa dire del pasticcio di Cannavaro che accompagna il pallone con il petto in favore del numero nove degli oceanici?
La replica italiana è più confusa sull'onda emotiva dei nervi che organizzata, poichè contro la statuaria difesa neozelandese gli attaccanti non offrono movimento ed anzichè cercare movimenti, scambi ed uno-due al limite gli azzurri insistono a crossare palloni "in the box" dove difensori e Paston vi arrivano con puntualità.
Non di meno arriva il pari per una leggerezza di un difensore, il quasi esordiente Smith che trattiene quel tanto in più DeRossi per originare un rigore, poi trasformato da Vincenzo Iaquinta. Sul finire della frazione gli azzurri colpiscono anche un palo con un fendente dai venticinque metri di Riccardo Montolivo, il migliore degli azzurri.
La ripresa vive di un lungo e costante assedio a cui contribuiscono anche gli ingressi dopo l'intervallo di Camoranesi e Di Natale con il ritorno ad un 4-2-3-1 per Gilardino e Pepe, e poi Pazzini entrato per Marchisio. Ironia del destino l'occasione più ghiotta del secondo tempo però risulta una penetrazione e tiro in diagonale di Wood con palla sul fondo di poco.
E se questa Italia non riesce a battere la Nuova Zelanda, selezione semi-professionistica, vengono meno tante delle illusioni di molti, e per fortuna che il girone fosse stato beneficiato dalla bontà dell'urna al sorteggio. Per l'Italia il passaggio agli ottavi resta alla portata con un successo sulla Slovacchia e persino con un pari se il Paraguay battesse la Nuova Zelanda.
Tutto comunque appare assai forzato, eppure ci si attenderebbe di più dal calcio italiano che paga tutti i suoi affanni nonchè le scelte, ma su una cosa forse Lippi deve riflettere ed è proprio quell'impronta data alla squadra con situazioni anche figlie del campionato. Poi se l'Italia arrivasse seconda, forte sarebbe la probabilità di ritrovarsi contro l'Olanda.
La giornata si era aperta con il successo del Paraguay sulla Slovacchia: la formazione sudamericana si conferma avversaria sempre ostica, poco incline a concedere agli avversari ed assai utilitaristica, lontana dagli standard delle altre sudamericane.
I biancorossi di Martino s'impongono per 2-o, un gol per tempo: Vera al 27' a concludere un'azione manovrata di ripartenza con assist di Barrios, e Riveros all' 86' con una violenta conclusione dalla lunetta esterna all'area di rigore. La Slovacchia si vede poco, e non sembra mai in grado di incidere, e probabilmente si trasformerà - in meglio - contro l'Italia.
Il Brasile di Carlo Dunga ritrova Kakà ed i gol di Luis Fabiano e supera per 3-1 la Costa d'Avorio di Didier Drogba conquistando l'aritmetica qualificazione agli ottavi quando ancora Portogallo e Nord Korea devono scendere in campo per il loro secondo match.
I verdeoro dominano la formazione guidata in questa fase finale della competizione da Sven Goran Eriksson, con il fantasista ex Milan a duettare con i compagni e ispirare i gol. Il primo con uno scambio nello stretto con Luis Fabiano che poi riceve dentro l'area e trova la rete con una violenta conclusione a togliere le ragnatele dal primo palo. La seconda rete è una magia dell'attaccante del Siviglia che però si aiuta con una mano galeotta nel controllo ed esegue due sombreri ai danni dei disorientati difensori ivoriani.
La terza rete vede un ritrovato Kakà eseguire i suoi numeri in dribbling a testa alta tra i difensori e poi assist per Elano che come Luis Fabiano ha già due gol all'attivo in questa edizione. Nel finale Drogba di testa accorcia le distanze riuscendo ad aggirare il fuorigioco verdeoro, e poi piccolo parapiglia finale per qualche intervento duro di troppo, con Kakà che si vede prima ammonire per proteste e poi un eccessivo rosso per un buffetto ad un avversario.
Italia-Nuova Zelanda 1-1
Marcatori: Smeltz (Nz) Al 7', Iaquinta (I) Al 29' P.T.
Italia (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe (Dal 1' S.T. Camoranesi), De Rossi, Montolivo, Marchisio (Dal 16' S.T. Pazzini); Gilardino (Dal 1' S.T. Di Natale), Iaquinta. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Palombo, Quagliarella). All. Lippi.
Nuova Zelanda (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich (Dal 35' S.T. Christie), Lochhead; Smeltz, Killen (Dal 47' S.T. Barron), Fallon (Dal 18' S.T. Wood). (Moss, Sigmund, Boyens, Brown, Mcglinchey, Clapham, Mulligan, Brockie). All. Herbert.
Arbitro: Batres (Gua)
Note: Spettatori 38.229. Ammoniti, Fallon, Smith, Nelsen. Recupero: 1' P.T., 4' S.T.
Slovacchia-Paraguay 0-2
Marcatori: Vera Al 27' P.T.; Riveros Al 41' S.T.
Slovacchia (4-4-1-1): Mucha; Pekarik, Skrtel, Salata (38' S.T. Stoch), Durica; Sestak (25' S.T. Holosko), Strba, Hamsik, Weiss; Kozak; Vittek. All: Weiss.
Panchina: Pernis, Kucink, Zabavnik, Cech, Petras, Sapara, Kucka, Kopunek, Jakubko, Jendrisek.
Paraguay (4-3-2-1): Villar; Bonet, Alcaraz, Da Silva, Morel; Vera (43' S.T. E. Barreto), V. Caceres, Riverso; Santa Cruz, Valdez (22' S.T. Torres); Barrios (37' S.T. Cardozo). All: Martino.
Panchina: D. Barreto, Bobadilla, Veron, Caniza, J. C. Caceres, Santana, Ortigoza, Benitez, Gamarra.
Arbitro: Maillet
Note: Ammoniti Weiss, Durica, Vera, Sestak
Brasile-Costa d'Avorio 3-1
Reti: 24' E 50'luis Fabiano, 62' Elano, 79' Drogba
Brasile: 1-Julio Cesar; 2-Maicon, 3-Lucio, 4-Juan, 6-Michel Bastos, 5-Felipe Melo, 8-Gilberto Silva, 7-Elano (66' Daniel Alves), 10-Kaka, 11 Robinho (92' Ramires), 9-Luis Fabiano.
Costa D'avorio: 1-Boubacar Barry; 21-Emmanuel Eboue (71' Romaric),
Arbitro: Stephane Lannoy (Francia)
Note: Espulso Kakà All'43' St Per Doppia Ammonizione, Ammoniti Tiene, Keita, Tiote
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