Quest'oggi voglio riprendere ed omaggiare un'altrui blog. Essendo ancora all'abc dell'emisfero web dei "blogs", non ho idea se ciò sia corretto, ma la mia è una scelta in assoluta buona fede.Il blog che riprendo è quello di Massimo Lopes Pegna, uno dei corrispondenti della mitica "Gazzetta dello Sport" negli Usa e questa è la sua home page: http://istruzioniperlusa.gazzetta.it/; Ebbene, il "nostro" il 9 maggio scorso ha pubblicato un post sulla squadra di calcio più amata negli Usa, ovvero il Messico. Inutile sottolineare quanto l'osservazione di Lopes Pegna sia pertinente ed offre molteplici spunti ad alcune mie riflessioni.Per prima cosa, però, voglio di seguito riportare integralmente quanto da lui scritto nel post:
La squadra più popolare degli Usa? Il Messico!
Ogni giorno all’ora di pranzo mi arriva il bollettino aggiornato sulla nazionale del Messico. Rimanga fra noi, non me ne potrebbe fregare di meno. Me per non offendere i miei amici messicani del Mangia, il ristorante sulla 57a di fronte alla redazione, che quotidianamente mi fabbricano un panino su misura, ascolto con una certa attenzione. Loro ormai sanno quanto olio d’oliva va sulla bresaola e soprattutto che non devono imbottire il sandwich con chili di roba come invece fa impazzire gli americani. E io mi sorbisco la tiritera sulle grane (numerose, ma evidentemente tutto il mondo è paese) che l’allenatore Javier Aguirre deve rapidamente risolvere prima di volare in Sud Africa.
“Hermano, l’Italia quest’anno al Mondiale es una mierda proprio come noi”, scherzano. Sì, come è normale che sia fra hombre di futbol, in quei pochi e frettolosi minuti in cui mi confezionano il rancio, discutiamo di calcio. L’altro giorno, finalmente, mi hanno raccontato una cosa che mi ha genuinamente interessato. Venerdì scorso andavano a seguire da vicino i loro beniamini, perché El Tri, insomma il Mexico, giocava nel nuovo Giants Stadium, nel New Jersey, contro l’Ecuador. La cosa pazzesca è che questa amichevole, diciamolo pure, di livello assai mediocre, ha trascinato sulle tribune di uno stadio servito malissimo dai mezzi pubblici quasi ottantamila spettatori.
OTTANTAMILA!!!
Ed ecco per quale motivo il dato mi ha colpito: perché ho scoperto che il Messico è in assoluto la squadra di calcio più popolare degli Stati Uniti.
Uno dice: beh per forza, con tutti gli immigrati messicani si fa presto. E’ così, ma è comunque stupefacente. E la sorpresa non è finita, perché lo stesso concetto vale, alla rovescia, anche per il Messico.
Mi spiego.
La federazione messicana incassa molto di più a giocare le sue partite in territorio americano che non nei propri stadi. Prima di tutto perché fanno pagare i biglietti una media di 40 dollari, il doppio di quanto li venderebbero a Città del Messico o a Guadalajara. Poi, perché ha collezionato quattordici sponsor che si sono associati a El Tri solo per le loro esibizioni negli Usa. Bersaglio dichiarato: i messicani d’America. Inoltre, perché le partite registrano esauriti da paura contro nazionali i cui ingaggi costano poco. Esempi: 2008, Messico-Cina a Seattle 56.416 spettatori; 2009, Messico-Venezuela ad Atlanta 51.115; marzo 2010 Messico-Islanda a Charlotte 63.227. Ovvero in città che non sono le solite tradizionali roccaforti dell’emigrazione, come il Texas o
Ma non è tutto. Da alcuni anni, anche diverse partite di campionato di primera divisione messicana vengono disputate negli stadi Usa davanti a un numero di spettatori che
Qualcuno di voi, come il sottoscritto del resto, si chiederà: è possibile che ancora oggi il team calcistico più amato ne
gli Stati Uniti sia proprio il Messico?
Eppure è così, lo testimoniano i numeri dal 2007 ad oggi la nazionale "Tri" ha disputato ben 37 gare sul suolo statunitense.Di queste dodici sono concernenti due edizioni della Gold Cup (2007 e 2009), e le restanti sono gare di qualificazione ai mondiali, una contro il piccolo Belize ed una contro gli Usa nell'ultimo Hexagonal che decretava le rappresentanti per i mondiali in SudAfrica.
Incredibile risulta il dato però delle amichevoli: sei disputate nel 2007, nel 2008 e in questo 2010, e cinque nel 2009 per un totale di 27. Nello stesso periodo la selezione centro-americana ha disputato 16 gare in patria (sei di qualificazione ai mondiali) e di 18 all'estero - considerando la prossima amichevole del 3 giugno a Bruxelles contro l'Italia - tra cui spiccano le sei nella Coppa America 2007.
Numeri strabilianti soprattutto perchè la nazionale messicana riesce a richiamare nelle sue gare statunitensi il doppio del pubblico della selezione di casa riuscendo a riempire i Dome, ovvero i tempi più capienti dell'NFL anche al cospetto di avversari assai modesti. Infatti, gli Usa scelgono spesso di giocare in stadi più piccoli: i preferiti sono i Soccer Specific Stadium, con capienza sui 25.000, e più raramente in impianti da 40.000 spettatori.
Le ragioni sono radicate nella storia culturale e sportiva del Messico, dove il futbol non ha i competitor che il "soccer" trova a livello professionistico negli Usa. Ciò che però sorprende sono i numeri a dir poco strabilianti di pubblico presente nelle gare: i "chicanos", mutuando il vecchio termine con cui da inizio del secolo scorso erano identificati gli americani di origine messicana (e centroamericana).
Secondo una stima del 2007 sulla popolazione degli Stati Uniti sarebbero ben 28 milioni i cittadini di origine messicana sui 45 complessivi di ispanici, a cui poi dover aggiungere le flotte di immigrati per lo più clandestini o con permessi a tempo. A testimonianza dell'ispanizzazione degli Stati Uniti e di cui un primo effetto è la nascita di una lingua mista nota come lo "spanglish".
Certamente l'appartenenza etnica incide notevolmente, ma è anche vero che parallelamente crescono le pratica e la presenza negli stadi di tutte le altri componenti del complesso "melting pot" americano: dai WASP agli europei sia del sud che dei paesi dell'Est, dei latinoamericani così come degli afroamericani che degli asiatici.
Ricordo di aver visto delle immagini di pubblico dai tratti asiatici ed europei in molte gare del Messico, e ciò perché a dispetto della crescita della MLS e l'interesse verso Premier League e tornei come la nostra Serie A (i problemi del fuso e della programmazione incidono), il calciofilo americano guarda in modo primario alla Liga Mexicana.
Un affare fiutato dagli stessi americani che commercialmente vede
Poi inutile nascondere che sempre più forte è il sentimento di rivalità tra le nazionali, ma anche tra i club, sebbene i team MLS continuino a pagare il gap di risorse economiche e di esperienze dei rivali nella Concacaf Champions League. Del resto pensate che all'Atzeca per la gara di ritorno dell'Hexagonal (12 agosto 2009) a sostenere la squadra del ct Javier Aguirre contro gli Usa vi erano quasi 105.000 spettatori.
Numeri da capogiro, galvanizzati anche dal roboante 5-0 (tutte le reti nell'ultima mezz'ora) inflitto ai "gringos" nella finalissima della Gold Cup 2009 (26 luglio 2010, al Giants di East Rutherford davant
i a poco meno di 80.000 persone) che ha rotto un lungo digiuno di successi "Tri" sul suolo americano.
__________
Nella tabella di seguito sono elencate le gare disputate dal Messico sul suolo degli Usa dal 2007 ad oggi. Piccola legenda: la lettera A indica le amichevoli; il GC indica la Gold Cup, e QM le qualificazioni mondiali.
| Data | Gara | Avversario Messico | Sede | Spettatori |
| | A | Usa 0-2 | University of Phoenix Stadium, Glendale, | 64,462 |
| | A | | 63,328 | |
| | A | | 47,416 | |
| | A | | Dick's Sporting Goods Park, Commerce City, | 17,737 |
| | A | Brasile 1-3 | | 67,584 |
| | A | | 42,349 | |
| | GC | | Giants Stadium, East Rutherford, | 20,230 |
| | GC | | Giants Stadium, East Rutherford, | 68,123 |
| | GC | | Reliant Stadium, Houston, |
|
| | GC | | Reliant Stadium, Houston, | 70,092 |
| | GC | Guadalupe 1-0 | Soldier Field, Chicago, | 50,760 |
| | GC | | Soldier Field, Chicago, | 60,000 |
| | A | | Reliant Stadium, Houston, | 70,103 |
| | A | Cina 1-0 | Qwest Field, Seattle, | 56,416 |
| | A | | 68,498 | |
| | A | Perù 4-0 | Soldier Field, Chicago, | 33,608 |
| | A | Cile 0-1 | 32,924 | |
| | A | | 20,000 *non ufficiale | |
| | QM | | Reliant Stadium, Houston, | 50,137 |
| | A | Svezia 0-1 | 46,550 | |
| | A | | Dick's Sporting Goods Park, Commerce City, | 18,296 |
| | A | | Georgia Dome, Atlanta, | 51,115 |
| | A | Guatemala 0-0 | 30,624 | |
| | A | | Cotton Bowl, Dallas, | 51,012 |
| | QM | | Columbus Crew Stadium, Columbus, | 23,776 |
| | GC | Nicaragua 2-0 | Oakland-Alameda County Coliseum, Oakland, | 32,700 |
| | GC | Panama 1-1 | Reliant Stadium, Houston, | 47,713 |
| | GC | Guadalupe 2-0 | University of Phoenix Stadium, Glendale, | 23,876 |
| | GC | Haiti 4-0 | Cowboys Stadium, Arlington, | 85,000 |
| | GC | Costa Rica 1-1, 5-3 rig. | Soldier Field, Chicago, | 55,173 |
| | GC | | Giants Stadium, East Rutherford, | 79,156 |
| | A | Bolivia 5-0 | Candlestick Park, San Francisco, | 34,244 |
| | A | Nuova Zelanda 2-0 | 90,526 | |
| | A | Islanda 0-0 | Bank of America Stadium, Charlotte, Nord Carolina | 63,227 |
| | A | Ecuador 0-0 | Meadowlands Stadium, East Rutherford, | 77,507 |
| | A | Senegal 1-0 | Soldier Field, Chicago, | 60,610 |
| | A | Angola 1-0 | Reliant Stadium, Houston, | 70,099 |
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