E ciò inevitabilmente sorprende poichè i "kiwi" di Herbert, a torto o a ragione, erano ritenuti una delle squadre più modeste fra quelle arrivate alla fase finale della competizione. Ed in realtà va detto che dell'esito della sfida di Rustenburg chi ha da recriminare siano Hamsik e compagni per le occasioni create e fallite, sebbene il gol segnato da Vittek in avvio di ripresa sia viziato da un fuorigioco non segnalato.
Gli "All White", considerati senza retorica i "cugini" del soccer americano visto il numero di atleti con un passato o un presente negli Usa tra college e team di varie divisioni, trovano il pari all'ultimo assalto in pieno recupero con il difensore Winston Reid, cresciuto in Danimarca (ed ex nazionale under 21 danese) che ha sciolto le riserve sul rispondere alla chiamata di Herbert solo alla vigilia dei mondiali.
Pari a reti inviolate tra Portogallo e Costa d'Avorio: gli africani sotto la guida del redivivo Sven Goran Eriksson imbrigliano bene il gioco dei lusitani di Queiroz. L'emozioni sono in avvio quando Cristiano Ronaldo con un tiro dai venti metri colpisce il palo, ma poi la stella del Real Madrid si spegne per cimentarsi in duelli personali con gli ivoriani e la sterilità del possesso offensivo lusitano non trova alcuna finalizzazione. Anzi, nel finale Eriksson gioca la carta Didier Drogba, recupero a tempo di record per il centravanti del Chelsea, e rischia di raccogliere l'intera posta in palio.
Lo 0-0 nella sfida delle dirette rivali favorisce il Brasile che al debutto era chiamato ad affrontare la non irresistibile e poco nota Corea del Nord. Il "cucciolo" Dunga presenta a Johannesburg l'undici che in linea teorica rappresenta quello titolare: anche in risposte alle critiche piovute dai media brasiliani sui tanti esclusi eccellenti e sulle scelte poco offensive.
La gara è giocata sotto ritmo per l'intero primo tempo, i nordcoreani sono ben asserragliati in fase difensiva, ma è l'indolenza dei verdeoro a lasciare il segno con una prima frazione incolore e priva di emozioni. Kakà sofferente per la pubalgia si estranea dal gioco, Robinho sulla sinistra dell'attacco produce dribbling ma non assist per un Luis Fabiano poco incisivo.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0, e tutti siamo pronti ad immaginarci cosa avrà detto Dunga ai suoi negli spogliatoi. E la sterzata appare subito evidente, si alza il ritmo, si cercano scambi nello stretto per portare scompiglio nel muro rosso dei coreani.
Per sbloccare il match, però, serve la giocata del singolo: è il 9' quando Elano cerca la profondità dentro l'area per l'inserimento di Maicon, il terzino destro dell'Inter, arriva sul pallone quasi sulla linea di fondo e da lì scocca un esterno destro che s'infila tra palo e portiere - colpevolmente non copre il suo palo - e regalo il vantaggio ai verdeoro.
Svegliatosi dal torpore il Brasile inizia a macinare gioco, ed al 27' Robinho serve un palla sulla corsa di Elano sulla destra, con un pallone filtrante che taglia la difesa come una lama nel burro, ed il diagonale del numero sette è perfetto per il raddoppio.
La partita è virtualmente chiusa, il ritmo cala e Dunga richiama Elano e Kakà, e nel finale anche la zavorra Felipe Melo; non di meno però i nordcoreani - tra le loro fila hanno alcuni atleti militanti nella Japan League - non demordono e all'89' firmano il gol della bandiera con il numero otto Yun Ji che raccoglie una palla vagante al limite e s'incunea in velocità tra le maglie della difesa brasiliana per trafiggere Julio Cesar con un diagonale.
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NUOVA ZELANDA-SLOVACCHIA 1-1
MARCATORI: Vittek (S) Al 5', Reid (NZ) Al 48' S.T.
NUOVA ZELANDA (4-5-1): Paston; Reid, Nelsen, Vicelich (Dal 33' St Christie), Smith; Bertos, Elliott, Lochhead, Fallon, Smeltz; Killen (Dal 26' St Wood) (Moss, Bannatyne, Sigmund, Brown, Barron, Mcglinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Brockie). All. Ricki Herbert.
SLOVACCHIA (4-4-2): Mucha; Zabavnik, Durica, Skrtel, Cech; Weiss (Dal 46' St Kucka), Strba, Sestak (Dal 35' St Holosko), Hamsik; Vittek (Dal 38' St Stoch), Jendrisek (Pernis, Kuciak, Pekaric, Kozak, Sapara, Pernis, Jakubko, Kopunek, Salata, Petras). All. Vladimir Weiss.
ARBITRO: Jerome Damon (Sudafrica).
NOTE - Spettatori: 23.871. Ammoniti Lochhead, Strba Per Gioco Scorretto E Reid Per C.N.R. Angoli: 9-3 Per
COSTA D'AVORIO-PORTOGALLO 0-0
COSTA D'AVORIO (4-3-3): Barry; Demel, K. Toure, Zokora, Tiené; Eboue (Dal 43' S.T. Romaric), Y. Toure, Tioté; Kalou (Dal 20' S.T. Drogba), Dindane, Gervinho (Dal 36' S.T. Keita). (Zogbo, Bamba, Yeboah, Boka, Angoua, Gohouri, Gosso, Kone, Doumbia): All.: Eriksson.
PORTOGALLO (4-2-3-1): Eduardo; Paulo Ferreira, Alves, Carvalho, Coentrao; Mendes, Meireles (Dal 40' S.T. Amorim); Ronaldo, Deco (Dal 17' S.T. Tiago), Danny (Dal 10' S.T. Simao); Liedson. (Beto, Fernandes, Miguel, Rolando, Costa, Duda, Pepe, Veloso, Almeida): All.: Queiroz.
ARBITRO: Larrionda (Uruguay).
NOTE: Spettatori: 37.034. Ammoniti Zokora, Demel, Ronaldo. Angoli: 6-4. Recupero: 1' P.T., 3' S.T.
BRASILE-COREA DEL NORD 2-1
MARCATORI: 10' Maicon (B), 27' Elano (B), 44' St Ji Yun (C)
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo (39'st Ramires); Elano (27'st Dani Alves), Kakà (33'st Nilmar), Robinho; Luis Fabiano. (Doni, Luisao, Thiago Silva, Josuè, Baptista, Kleberson, Grafite). All. Dunga 6.
COREA DEL NORD (5-3-2): Ri Myong Guk; Cha Jong Hyok, Pak Chol In, Ri Jun Il, Ri Kwang Chon, Ji Yun Nam; Mun In Guk (Dal 35' S.T. Kim Kum Il), An Yong Hak, Pak Nam Chol; Jong Tae Se, Hong Yong Jo. All. Kim Jong Hun.
ARBITRO: Kassai (Hun).
NOTE: Serata Fredda, Terreno In Buone Condizioni, Spettatori 65.000. Ammonito Ramires (B). Angoli: 7-3 Per Il Brasile. Recupero: 0'pt, 2'st.
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