I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


martedì 15 novembre 2011

New England Revolution: Jay Heaps promosso Head Coach

L'ex difensore dei Revs Jay Heaps è il nuovo Head Coach dei New England Revolution che hanno puntato su di lui preferendo una soluzione che coniugasse il rinnovamento e la continuità al tempo stesso oltre lo strizzare l'occhio ai tifosi per la successione allo scozzese Steve Nicol.

John F. Heaps IV, da tutti noto come "Jay", nato e cresciuto nel piccolo New Hampshire, ha dalla sua una curiosa storia sportiva. Infatti approda alla prestigiosa Duke University dove per le sue qualità atletiche entra nella locale squadra di calcio dei "Blue Devils" (triennio 1996-1998), ma anche in quella di basket sotto la guida del leggendario allenatore Mike Krzyzewski.

Nel 1999 partecipa al Super Draft MLS è viene scelto dai Miami Fusion (con conseguente rinuncia al basket era nel suo anno di "senior" dopo tre anni e mezzo) disimpegnandosi con merito sia in mediana che in difesa e venendo alla fine della stagione premiato quale miglior rookie. In principio del torneo 2001 lascia la Florida per approdare al team bostoniano di cui diviene uno dei recordman di presenze .

Nell'estate del 2009 corona l'atteso sogno di vestire la maglia dell'U.S. Team prendendo parte alla Gold Cup dove viene impiegato in quello che è divenuto negli anni il suo ruolo stabile di esterno di sinistra di difesa.

Tuttavia a dicembre dello stesso anno, anche in modo del tutto inaspettato viste le premesse, decide di lasciare il calcio giocato ed accettere un ruolo presso la Morgan Stanley, una delle discusse societarie del trading finanziario internazionale. Heaps, in verità, non si allontana del tutto dai Revs prima collaborando in un ruolo esterno e poi divenendo un commentatore per i match.

Stando ad alcuni rumors erano dieci i nomi sulla lista del trio Jonathan Kraft, Bilello e Burns che era chiamato alla scelta del settimo tecnico della storia del team bostoniano (i predecessori: l'irlandese Frank Stapleton nel 1996, l'olandese Thomas Rongen, l'italiano Walter Zenga, l'ex nazionale Fernando Clavjio ed ovviamente il lungo regno dello scozzese Nicol ben coadiuvato a lungo da Paul Mariner). I concorrenti principali erano l'ex compagno Steve Ralston (attuale assitente di Kinnear ad Houston) e Bobby Clarke dei Puerto Rico Islanders.

Durante la propria carriera agonistica ai Revs per tre stagioni Heaps ha anche svolto part-time il ruolo di assistant coach presso università dell'area: nel 2004 al Boston College sotto Ed Kelly, e nel 2005 e nel 2006 alla NorthEastern sotto Brian Ainscough. Nove delle undici complessive stagioni della sua carriera MLS le ha spese a Boston dove ha vinto un U.S. Open Cup nel 2007 ed una Superliga nel 2008, e sfiorato la vittoria della MLS Cup in più occasioni tra cui quella del 2006 quando un suo errore dal dischetto contro gli Houston Dynamo risultò determinante.

Tra i tanti commenti sulla nomina nel tourbillon delle dichiarazioni di rito dei diretti interessati nella scelta, spicca anche quella di Krzyzewski che ha detto: "Sono realmente entusiasta dalla nomina di Jay quale head coach. Non c'è nessuno che ha la sua combinazione di spirito, energia, carisma e talento insieme. Nel basket, venendo dal calcio, era un walk-on (comparsa) ma tutti nel gruppo lo ascoltavano quando parlava. Gli auguro il meglio, lui è un leader eccezionale ed è un ragazzo speciale, e penso che ripagherà la fiducia del management".

Nessun commento: