I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


sabato 19 novembre 2011

MLS History: 1996-2011 ancora tre gli "originals" in campo

La stagione 2011 volge al termine, e per gli appassionati delle sorti della MLS come il sottoscritto risulta inevitabile guardare indietro partendo dal lontano 1996 quando il "soccer" professionistico ripartì alla ricerca di una ribalta internazionale che mancava in Nord America dallas scomparsa della vecchia NASL.

Tra passato e presente sono volati via sedici anni, ed allora con un pizzico di amarcord vi segnaliamo che ancora nella lega sono presenti tre "originals", allora come oggi in campo e speriamo anche di rivederli nel 2012.

Uno di questi è Frankie Hejduk (1974), il terzino destro che quest'oggi con i Los Angeles Galaxy si giocherà la MLS Cup, la possibile seconda nel suo personale palmares dopo quella vinta con i Columbus Crew tre anni addietro che per una coincidenza si giocherà ancora all'Home Depot Center.

Nel 1996 il capelluto difensore laterale, ex UCLA, e grande appassionato di surf era approdato ai Tampa Bay Mutiny dove ha giocato con Nanù Galderisi e Carlos Valderrama. Lo scorso anno nel Re-Entry Draft lascia i gialloneri dell'Ohio - dove era approdato al rientro dalle esperienze europee in Germania e Svizzera - per transitare allo Sporting KC e da qui essere trasferito ai californiani in uno scambio con Sassano, perchè il giocatore voleva fortemente tornare in California.

Un altro "original" lo troviamo sempre nella città degli angeli, ma questa volta sponda Chivas USA ed alludiamo al portierone Zach Thornton (1973) che nel 1996 e l'anno successivo era il vice di Tony Meola ai MetroStars New York. Poi la lunga militanza con i Chicago Fire, una parentesi ai Colorado Rapids ed un ritorno nella "big apple", e da qualche stagione la difesa della porta dei "goats" anche se in questa stagione il promettente Ben Kennedy l'ha relegato stabilmente in panchina. Per lui anche una breve e sfortunata parentesi al Benfica in Portogallo.

Infine l'ultimo, ci spostiamo poco più a nord, pur sempre in California dove ritroviamo Ramiro Corrales (1977), era ed è San Jose, nel 1996 chiamati però inizialmente Clash e poi ribattezzati Earthquakes.

Anche se la storia di quello che era al tempo un ragazzino che debuttò in MLS neppure maggiorenne! Non molti sono a conoscenza che Corrales nel primo Super Draft del 1996 era stato selezionato dai Columbus Crew, ma proprio per la minore età il calciatore nativo di Salinas in California venne subito scambiato con San Jose dove nella prima stagione collezionò 11 presenze.

Nel 1998 la MLS si sarebbe allargata a 12 team, e nel novembre del 1997 viene scelto nell'Expansion Draft dai Miami Fusion: qui collezionerà appena una presenza poi sarà scambiato con i MetroStars per una giovane promessa di nome Carlos Parra, di cui presto si perderanno le traccie. Nella "grande mela" vi rimane alcune stagioni prima di ritornare nella sua amata San Jose dove è parte della squadra che nel 2001 e nel 2003 vince la MLS Cup.

Out of contract nel 2005, emigra in Norvegia militando Hamarkameratene e poi nel Brann. Nel 2008 ritornano i San Jose Earthquakes come expansion team dopo che lo stesso nel 2006 era stato ricollocato a Houston assumendo il nome Dynamo e portandosi in dote anche i rights di Corrales: l'head coach Yallop lo riacquista ed il giocatore autentica bandiera del team ne diviene il capitano.

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