All'orizzonte c'è il rischio di dover assistere ad un replay di quanto successe nel novembre 2011 quando prima la federazione statunitense concesse una sanzione provvisoria, per poi revocarla sei settimane più tardi e quindi ritornare sui propri passi quattro settimane ancora più tardi.All'origine di questo "balletto" i requisiti finanziari richiesti per concedere lo status di "D2" ad una lega nata anche per ovviare alle storiche criticità emerse nella piramide calcistica statunitense negli ultimi cinque anni. Per tutti basta ricordare l'imposizione nel 2010 dell'USSF tra le litiganti USL di Marcos e i team ribelli della TOA, fondatori poi della North American Soccer League.
Il Commissioner David Downs ha con orgoglio espresso la convinzione che già il Board of Directors dell'USSF fissato a Los Angeles in occasione della MLS Cup 2011 potrebbe dare un'implicita conferma al mantenimento dello status di D2.
Il direttore delle relazioni con i media dell'U.S. Soccer Neil Buethe ha espresso l'esigenza che una lega professionistica presenti una relazione annuale a riguardo la conformità di tutti gli standard dell'ultimo anno ed i piani per il prossimo anno. Lo stesso Buethe ha rivelato che la Nasl al pari di MLS, WPS e USL ha inviato la propria relazione che è andata alla task force, questa poi invierà le proprie "raccomandazioni" all'USSF. A rappresentare la Nasl ci saranno il Commissioner Downs ed il CEO Aaron Davidson.
Lo scorso anno uno dei problemi nel rilascio della sanzione federale su la richiesta che ogni team presentasse una garanzia di 750.000 dollari. Il rinnovare quelle della passata stagione non dovrebbe essere un problema perchè, come ha ricordato Downs, non è come ottenerle per la prima volta.
L'aspetto più critico appare legato al team dei Minnesota NSC Stars, vincitore del torneo grazie ad un'incredibile fase di play-off, e la cui proprietà è ancora della lega e per cui si cerca una soluzione di compromesso con una garanzia presentata dalla stessa lega Nasl.
L'impressione è che sia l'USSF e la Traffic Sport (finanziatrice di tre formazioni) dovrebbero contribuire a sostegno di Minnesota in attesa che arrivino nuovi proprietari che possano finanziare le squadre ed anche l'allargamento del campionato come conferma sempre Downs: "Stiamo attivamente cercando investitori in Minnesota e in misura minore, ci sono altre squadre sempre alla ricerca di investitori. Vogliamo arrivare a una posizione in cui ci sono 16 squadre con 16 proprietari diversi".
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