Una scelta obbligata, seppur fosse quella favorita in seno alla FIFA, poichè l'altra nazione in corsa per ospitare la competizione, ovvero lo Zimbabwe, avesse in ultimo rinunciato a competere per l'assegnazione.
Per la nazione dalla foglia d'acero sulla bandiera si tratta di una grande occasione per compiere un ulteriore step in avanti nella crescita dell'intero movimento e al contempo per la Canadian Soccer Association (CSA) di reperire fondi per sviluppare i futuri programmi sia in ambito maschile, con la selezione maggiore assente da una fase finale dall'ormai lontano Messico 1986, tanto in quello femminile.
Infatti, ha destato un certo scalpore lo scorso 11 febbraio la minaccia del tecnico italiano Carolina Morace - ct della nazionale, vincitrice a sorpresa della Gold Cup 2010 e prima qualificata della Concacaf ai prossimi mondiali - e delle sue calciatrici di boicottare con uno sciopero i prossimi impegni.
La ragione del contendere chiaramente non potevano essere che di natura economica con le atlete che chiedevano maggior considerazione e un miglior trattamento a fronte dei risultati ottenuti in considerazione del fatto che la CSA pagasse loro in funzione dei tornei disputati ed un fisso di 1500 dollari al mese.
La protesta sembra essere rientrata, almeno parzialmente, visto che la nazionale nordamericana è partita alla volta dell'Europa per disputare la Cyprus Cup dove tra le altre nazionali affronterà anche la nazionale azzurra.
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