
Appare chiaro l'intento del team dell'Ontario di perseguire proprio il "modello olandese" e ciò a prescindere dall'esserci tecnici provenienti dal paese dei tulipani: ovvero strutturare una serie di compagini in cui i giovani atleti gradualmente evolvono ed al contempo consegnare loro un "imprinting" tecnico e tattico sul celebre modello dell'Ajax.
Nato ad Amsterdam, Rongen, 55 anni, è un perfetto elemento in grado di conoscere dall'interno sia la realtà nord-americana che le metodiche di lavoro co i giovani avendo anche guidato la nazionale under 20 USA ai mondiali del 2007 e del 2009. Di recente ha svolto il compito di c.t. con la Samoa Americana, alzandone notevolmente gli standard dei risultati nel primo round preliminare delle qualifiche dell'Oceania per i prossimi mondiali di Brasile 2014.

Nel 1996 è scelto dalla MLS quale tecnico dei Tampa Bay Mutiny formazione rivelazione della regular season, così la stagione dopo emigra ai New England Revolution ma l'esperienza di due anni a Boston si rivela deludente. Dal 1999 al 2001 è alla guida dei DC United con cui conquisterà anche una MLS Cup nel primo anno nella capitale.
Chiusa questa prima parentesi gli è affidata la nazionale statunitense under 20 per il quadriennio che si chiude nel 2005 quando ritorna a sedere su una panchina MLS con i neonati Chivas Usa ma è un debutto infelice (una vittoria, un pari, ed otto sconfitte) ed al suo posto è chiamato il connazionale Hans Westerhof (ex c.t. della Nigeria).
Ritorna così a guidare la nazionale under 20 statunitense per un altro quadriennio, certo meno felice e molto discusso anche per situazioni extrasportive che hanno portato alcuni atleti con il caso simbolo di Neven Subotic a disertare le chiamate e finire per scegliere persino altre nazionali.
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