L'Olanda ha superato venerdì in rimonta il Brasile per 2-1 a Port Elizabeth. La formazione di Carlos Dunga esce di scena in modo del tutto imprevedibile specie alla luce di quanto succede nel primo tempo. La selecao al 10' trova il vantaggio con Robinho (a cui già nelle prime battute viene annullata una rete) su una verticalizzazione di Felipe Melo, ma poi non riesce a trovare il raddoppio che le consentirebbe di amministrare il match.
Il canovaccio del match muta radicalmente nella ripresa, ed è un festival "oranje" che riscattano un primo tempo a tratti confusionario e sconcluso. Il beffardo pari è casuale, un lungo traversone dall'out destro di Wesley Sneijder, complici una mezza deviazione di testa di Felipe Melo ed un'incomprensibile uscita alta di Julio Cesar in contrasto con lo juventino, si spegne sul fondo della rete quando siamo all'8' del secondo tempo.
Il Brasile potrebbe tornare a condurre quando Kakà ha sui piedi il possibile vantaggio, ma la conclusione del numero dieci si perde di un nulla fuori. La beffa arriva poco dopo con il raddoppio della formazione di Van Marwijk: angolo di Robben, sponda di testa di Kuyt e deviazione di testa vincente ancora di Sneijder colpevolmente lasciato ibero ancora da Felipe Melo, quest'ultimo diviene il personaggio negativo della serata beccando anche un rosso che condiziona il vano tentativo di rimonta.
Sempre venerdì la sfida tra Ghana ed Uruguay riserva palpitanti emozioni in un match al cardiopalma che dai regolamentari si trascina ai supplementari ed infine ai rigori. I novanta minuti regolamentari si concludono sull'1-1 per le reti di Muntari e Forlan, il supplementare sembra destinato a non registare emozioni, ma proprio allo scadere arriva un sussulto di emozioni.
L'unica superstite del continente "nero" ha la grande occasione all'ultimo assalto: per due volte il centravanti della "celeste" Luis Suarez salva per due volte di seguite sulla linea di porta, ma la seconda è un'evidente parata al colpo di testa di John Mensah.
Dagli undici metri si presenta Asamoah Gyan il cui tiro s'infrange sulla traversa, e subito dopo l'arbitro fischia la fine e decreta i calci di rigore. Fallito il match ball del successo, alla "lotteria" si presenta un Ghana frastornato dal precedente errore, sbagliano Mensah e il giovane milanista Adiyah che esaltano i riflessi di Muslera, per la formazione di Oscar Washington Tabarez risulta decisivo il "cucchiaio" di Sebastian Abreu.
Nella giornata di sabato, la Germania asfalta l'Argentina con un poker di reti. Il "polipo" tedesco non sbaglia il suo pronostico e la formazione del ct Joachim Loew, sotto gli occhi della gongolante cancelliera Angela Merkel, punisce un'inconcludente e smarrita "seleccion" che naufraga dopo minuti in difesa e paga l'infelice giornata dei suo attacco.
Su tutti risalta la prova anonima di Lionel Messi, il pallone d'oro in carica, marcato a zona dai tedeschi e lascia il torneo senza reti all'attivo. La formazione di Diego Armando Maradona saluta il mondiale seguendo l'altra favorita dell'edizione Brasile. La Germania è, invece, attenta in difesa e tonica in avanti con il giovane Ozil a deliziare le platee con la sua fantasia.
Il match si sblocca già al 3' con Muller, l'attaccante del Bayern però rimedia anche un giallo che lo costringerà a saltare per squalifica la semifinale. Il raddoppio porta la firma di Klose al 23'. La reazione degli argentini è anemica, e le ripartenze tedesche affettano la difesa sudamericana che è nel pallone in un'incursione di Schweinsteiger che dal fondo serve il difensore Friedrich (29' st) che corregge alle spalle di Romero. Allo scadere arriva anche il poker, con la doppietta personale di Miroslaw Klose che come ai vecchi tempi festeggia con una capriola acrobatica anche perchè entra nella storia della sua nazionale eguagliando il mitico Gerd Muller con 14 reti ai mondiali, ed ora ritorna ad essere il capocannoniere di questa edizione.
L'ultima semifinalista esce dal match serale dell'Ellis Park di Johannesburg tra Spagna e Paraguay: i sudamericani si rivelano formazione sempre rognosa da affrontare, e riescono ad imbavagliare il gioco delle furie rosse per l'intera prima frazione. Anzi a trovare il gol in chiusura di prima frazione sono i biancorossi di Martino con Valdez sottomisura, ma la rete è annullata per la posizione di fuorigioco di Cardozo.
Dopo 10' del secondo tempo Del Bosque richiama in panchina Fernando Torres per inserire Cesc Fabregas, cercando di non dare riferimenti agli avversari ed avanzando a prima punta David Villa, fin lì costretto ad agire molto largo.
L'occasione d'oro, però, arriva due minuti più tardi alla "rojablanca", Piquè trattiene vistosamente Cardozo e per l'arbitro guatemalteco Batres è rigore: dagli undici metri calcio lo stesso centravanti del Benfica, decisivo nella precedente sfida contro il Giappone, ma Casillas si esalta e para in tuffo.
Rovesciamento di fronte, ed il rigore arriva per i campioni d'Europa in carica: Villa è atterrato da Alcaraz, dal dischettoo si presenta Xabi Alonso che trasforma, ma Batres vede l'ingresso di alcuni giocatori in area prima del tiro e fa ripetere. Questa volta Villar intuisce la conclusione del centrocampista iberico e respinge, poi sulla ribattuta interviene su Fabregas in modo assai dubbio. La sensazione è che possano esserci gli estremi per un rigore che il fischietto centroamericano non vede o non si sente di assegnare.
Il finale è un'assedio delle "furie rosse", Del Bosque richiama Xabi Alonso per Pedro, e la tecnica dei palleggiatori spagnoli mette in difficoltà i sudamericani che non riescono più ad alleggerire la pressione avversaria, Nel finale Iniesta ispirea per Pedro che al limite spara colpendo il palo, il più lesto è il futuro compagno al Barca Villa, il cui tiro è imparabile per Villar e la Spagna vola così in semifinale: eguagliando il miglior piazzamento di sempre ottenuto nell'edizione del 1950 del torneo iridato.
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Olanda-Brasile 2-1
Marcatori: Robinho (B) al 10' p.t.; Felipe Melo (autorete) all'8' e Sneijder (O) al 23' s.t.
Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Ooijer, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Kuyt; Van Persie (dal 40' s.t. Huntelaar). (Vorm, Boschker, Boulahrouz, Braafheid, Schaars, De Zeeuw, Afellay, Van der Vaart, Babel, Elia). All. Van Marwijk.
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos (dal 17' s.t. Gilberto); Gilberto Silva, Felipe Melo; Dani Alves, Kakà, Robinho, Luis Fabiano (dal 32' s.t. Nilmar). (Gomes, Doni, Luisao, Thiago Silva, Josue, Kleberson, Julio Baptista, Grafite). All. Dunga.
Arbitro: Nishimura (Giap).
Note: spettatori 40.186. Espulso al 28' s.t. Felipe Melo; ammoniti Heitinga, Bastos, Van Der Wiel, De Jong, Ooijer. Angoli 8-4 per il Brasile. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Uruguay-Ghana 1-1, 5-3 dopo calci di rigore
Marcatori: 47' pt Muntari; 10' st Forlan
Sequenza rigori: Forlan (gol), Gyan (gol), Victorino (gol), Appiah (gol), Scotti (gol), Mensah (parato), Pereira (fuori), Adiyiah (parato), Abreu (gol);
Uruguay (4-3-3): Muslera; M. Pereira, Lugano (38'pt Scotti), Victorino, Fucile; Perez, Arevalo Rios; A.Fernandez (1'st Lodeiro), Forlan, Cavani (31'st Abreu); Suarez. (A disp.: Castillo, Silva, Godin, Gargano, Eguren, A.Pereira, I.Gonzalez, S.Fernandez, Caceres). All.: Tabarez
Ghana (4-2-3-1): Kingson; Pantsil, Mensah, Vorsah, Sarpei; K.Asamoah, Annan; Inkoom (29'st Appiah), K.Boateng, Muntari (43'st Adiyiah); Gyan. (A disp.: Agyei, Ahorlu, D.Boateng, Tagoe, Amoah, I.Ayew, Addy, Owusu Abeyie). All.: Rajevac
Arbitro: Benquerenca
Note: serata fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori 84.017. Angoli: 12-8 per l'Uruguay. Espulso al 15'sts Suarez per fallo di mano a porta vuota. Al 15'sts Gyan ha calciato un rigore sulla traversa. Ammoniti: Fucile, Arevalo Rios, Pantsil, Perez, Sarpei, Mensah. Recupero: 2'; 3'; 1'; 1'.
Argentina-Germania 4-0
Marcatori: Muller al 3' p.t.; Klose 23', Friedrich 29', Klose 44' s.t.
Argentina (4-3-1-2): Romero; Otamendi (25' s.t. Pastore), Demichelis, Burdisso, Heinze; Maxi Rodriguez, Mascherano, Di Maria (30' s.t. Aguero); Messi; Higuain, Tevez. All Maradona.
Panchina: Andujar, Pozo, C.Rodriguez, Garce, Samuel, Bolatti, Veron, Gutierrez Jonas, Palermo, Milito.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng (27' s.t. Jansen); Khedira (33' s.t Kroos), Schweinsteiger; Muller (39' s.t. Trochowski), Ozil, Podolski; Klose. All: Loew.
Panchina: Wiese, Butt, Aogo, Tasci, Badstuber, Marin, Kiessing, Cacau, , Gomez.
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)
Note: ammoniti Otamendi, Muller, Mascherano.
Paraguay-Spagna 0-1
Marcatore: Villa al
Paraguay (4-1-3-2): Villar; Veron, Da Silva, Alcaraz, Morel; V. Caceres (Dal
Spagna (4-1-3-2): Casillas; Sergio Ramos, Piqué, Puyol (Dal
Arbitro: Batres (Gua).
Note: Spettatori 55.359. Ammoniti Piqué, Alcaraz, V. Caceres, Morel, Santana. Recupero
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