A Milanello, nel corso della partitella pomeridiana del 5 novembre, scoppia una vera e propria rissa tra due giocatori del Milan. Protagonisti della "singolar tenzone" l'attaccante svedese di origini slave Zlatan Ibrahimovic ed il difensore statunitense di origini nigeriane Oguchi Onyewu.
Nulla di nuovo per il calcio, dove le "scintille" tra compagni di squadra in campo di allenamento sono ben più frequenti di quel che si crede, e talvolta rivelano in modo salutare le tensioni di chi gioca e magari chi non vede l'ora di scendere in campo per offrire il contributo.
I fatti : nel corso della partitella brutto intervento in tackle di Ibrahimovic ai danni di Onyewu. Un fallo duro, ma non propriamente cattivo che manda su tutte le furie il centrale americano che reagisce prendendo per il collo il compagno di squadra, seguono spintoni e parole grosse.
Per separare i due, entrambi fisicamente robusti ed impostati, serve l'intervento di oltre una decina di compagni e componenti dello staff rossonero. Il tecnico Massimiliano Allegri è costretto ad interrompere l'allenamento per poi riprenderlo quando il clima si fosse rasserenato. Con i due giocatori che a nervi distesi si sono chiariti prima di lasciare il centro sportivo.
A minimizzare i fatti, impossibili da tacere per la presenza di telecamere e di oltre una trentina di tifosi a bordo campo, vi ha pensato l'amministratore delegato del club Adriano Galliani: "È stato uno scontro molto vivace ma nulla di drammatico, e per entrambi tutto si è risolto. Ho parlato con Ibra e Onyewu e ho la certezza che per entrambi l'incidente è chiuso».
«È successa una cosa che capita spesso in una squadra di calcio - ha osservato Galliani - A volte le notizie non escono ma questa volta sì perché i ragazzi si allenavano sul campo esterno e c'erano un po' di tifosi. Comunque non è nulla di drammatico. Dopo 25 anni di Milan, so che questi episodi sono di buon auspicio, vuol dire che c'è la carica giusta. Meglio certo che allenamenti alla camomilla...»
L'edizione on line della Gazzetta dello Sport (Gazzetta.it) rimarca che il nervosismo del calciatore americano nasca anche da un lungo stop per un grave infortunio (oltre che per il mancato utilizzo, possiam aggiungere noi tranquillamente senza timore di smentita), ricordando che questo fosse avvenuto nel match con lo Zurigo nella passata edizione della Champions League.
Il match con lo Zurigo invece rimane l'unica uscita "ufficiale" tra campionato e coppe di Onyewu con il Milan ad oggi, e come pochi giorni addietro ricordavamo il calciatore è stato escluso dai convocati anche nelle condizioni di grande emergenza del reparto difensivo come il match con il Napoli.
Tuttavia, per una corretta informazione, è bene ricordare che il serio infortunio nulla ha che vedere con quella partita, bensì Onyewu si infortunò nella successiva sfida con la nazionale americana contro il Costa Rica nell'ultimo match di qualificazione (14 ottobre 2009) ai mondiali di SudAfrica 2010 in cui prese parte ma in evidenti precarie condizioni fisiche forzando molto i tempi di recupero.
Il nostro auspicio, leggendo tra le righe anche le parole di Galliani, è che nell'immediato futuro anche Onyewu possa ritagliarsi uno spazio in campo con il Milan.
Blog sul "soccer", ovvero un calcio ancora da pionieri tra Stati Uniti e Canada. Visto con il "cannocchiale" di un appassionato italiano di calcio che segue a distanza l'evolversi di MLS, WPS, D2 (USL-1 e NASL), USL-2 e delle competizioni internazionali della Concacaf.
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MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!
Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",
il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.
Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.
Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.
Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.
Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.
Giuseppe
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