I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


domenica 16 maggio 2010

Recap MLS 2010: 8th Week

La Week 8 conferma i valori emersi nelle precedenti settimane, tra luci ed ombre sulle qualità individuali e generali dei sedici team.

Alla luce dei risultati odierni emerge in modo chiaro come i team della Western Conference siano arrivati più pronti e preparati degli omologhi dell'Eastern Conference in questo avvio di torneo 2010.

Nel prologo di metà settimana i Real Salt Lake hanno superato gli Houston Dynamo per 3-1: gara senza storia, dopo poche battute arriva il vantaggio del team di Kreis (foto sx) con la prima rete stagionale di Robbie Findley (3', foto dx). Il team dello Utah, detentore in carica della MLS Cup, chiude la pratica con una doppietta del centravanti costaricano Alvaro Saborio (23' e 60'). Gli "orange" di Domenic Kinnear sbandano a più riprese in difesa, e trovano con Mullan (72) la rete della bandiera.

La prima gara del sabato è andata in scena a "Lincoln Financial Field" di Philadelphia, dove i locali Union in extremis trovano la rete di un meritato pari sospinti sugli spalti da 25.000 spettatori contro Dallas. La formazione di Piotr Nowak continua a pagare lo scotto di essere un'expansion team assemblato più strizzando l'occhio al futuro con tanti giovani inesperti, ma senza un impianto di gioco ancora ben consolidato.

I Phillies poi continuano
a regalare facili occasioni da gol agli avversari di turno, e per fortuna che Dallas sciupa con Cunningham una favorevolissima occasione per chiudere il match. L'attacco inoltre non punge sufficentemente sebbene contro gli Hoops si rendono più volte pericolosi, ma a difendere la porta degli Hoops vi è un rigenerato Kevin Hartman che si oppone alla grande in più occasioni ad Alejandro Moreno e compagni.

La formazione di Schellas Hyndman, assai modesta nel suo complesso, trova il vantaggio con il sempre più continuo Shek Shea (sx) al 12' con una pregevole conclusione dal vertice destro dell'area, dopo aver eluso con una finta la pressione di Arrieta. Gli Union sprecano molto, e quando ormai sembra profilarsi una nuova sconfitta, nel recupero arriva la conclusione vincente del rookie congolese Danny Mwanga (dx).

La gara di cartello della giornata, invece, era pochi chilometri più a nord: la "Red Bulls Arena" ospitava il match tra il team di Backe ed i Seattle Sounders di Sigi Schmid: troppo smaniosi di riscatto dopo le ultime non convincenti prestazioni, gli "emeralds" che ripropongono uno strano tridente con Nyassi e Zakuani esterni ed Evans centravanti con Ljungberg alle loro spalle protetto da due mediani (Ianni e Vagenas).

La gara è viva e divertente, e la bilancia pende verso i Sounders: macinano gioco ma non trovano la rete anche perchè Borman è tempestivo nel salvare sulla linea una conclusione del gambiano Sanna Nyassi. Nel finale Schmid getta nella mischia il centravanti colombiano Fredy Montero che prima è anticipato di giustezza da un'uscita a terra di Coundoul, e all'85', su lancio di Evans, ha la meglio su Petke e sottomisura batte il portiere senegalese. I Red Bulls sono apparsi poco dinamici, ed in avanti Angel è apparso un pò troppo isolato, specie dopo che il tecnico svedese aveva richiamato in panca Richards ed Ibrahim.

Al "RFK" di Washington naufragano ancora i DC United superati per 0-1 dai Colorado Rapids. La formazione di Onalfo tiene il campo solo per la prima frazione, poi concede il fianco alle veloci ripartenze di quella dell'inglese Gary Smith (foto sx). La rete porta la firma del fantasista marocchino Mehdi Ballouchy all 66', per gli ospiti da registrare anche un palo del subentrante Colin Clark ed un'incrocio colpito da Conor Casey con una punizione dal limite.

Per i DC continuano le amarezze stagionali per un team che sembra peccare di personalità e carattere, ed al triplice fischio le immagini seguono l'uscita solitaria dal rettangolo di gioco di Curt Onalfo dopo aver stretto la mano agli ospiti. Ed in settimana potrebbero registrarsi novità in merito alla guida tecnica.

Altro team in evidente difficoltà sono i New England Revolution che impattono per 0-0 al "Foxboro" contro i San Josè Earthquakes che forse ai punti avrebbero meritato i tre punti. Nicol può recriminare sulle numerose assenze che hanno falcidiato l'organico dei Revs (pericolosi in chiusura di prima frazione con Sainey Nyassi, e colpito un palo con Niouky in avvio di ripresa con un tiro dai venticinque metri), mentre il gioco espresso non può consolare Yallop per le ghiotte occasioni fallite da Ryan Johnson e compagni (incredibile quella del 68' dal difensore Burling) anche perchè la classifica della Western Conference si presenta particolarmente livellata.

Altro pari a reti inviolata all'Home Depot Center, dove inaspettatamente i Toronto di Preki mettono il bavaglio ai Los Angeles Galaxy: anzi il team canadese è quello a rendersi più pericolo per la prima ora di gioco, poi un palo (su Buddle) e l'ottimo Stefan Frei (sx) nel finale lo salvano dal ritorno di fiamma finale di Donovan e compagni. Il numero dieci al pari del compagno di reparto e capocannoniere del torneo Edson Buddle ora lasceranno il team per rispondere alle convocazioni di Bradley. Resta da capire qualche effetto potrebbe esserci sul rendimento del team di Bruce Arena.

I Columbus Crew festeggiano gli undici anni di attività del loro stadio, il primo "soccer specific stadium" della Mls, con un successo sofferto per 1-0 sui Chivas Usa. Gara equilibrata, buone occasioni per entrambi i team per sbloccare il match. Nel finale arriva un dubbio rigore a decidere il match, concesso per un atterramento di Chad Marshall ad opera di Justin Braun: dal dischetto (89') è impeccabile la trasformazione di Guillermo Barros Schelotto sebbene Thornton sfiori il pallone senza però riuscire a deviarlo.

Il match più emozionante, almeno per il numero di gol e per le occasioni create è la sfida del Middle East tra i Kansas City Wizards e i Chicago Fire finita sul 2-2. Vantaggio ospite con la prima rete del salvadoregno Julio Martinez, servito sottomisura su assist di Marco Pappa. Formazione di casa vicina al pari in più occasioni anche perchè il giovane portiere Andrew Dykstra alterna interventi thriller a parate spettacolari. Pronti via la ripresa si apre con il raddoppio del neoentrato Brian McBride (48') e con la rete della speranza di Kei Kamara (50'), abile a girarsi al limite e calciare verso la porta.

All'88' il neoentrato rookie canadese Teal Bunbury si smarca con una serpentina in area e conclude con un diagonale sul primo palo: Dykstra si salva con l'ausilio del palo, ma la palla carambola al centro della linea di porta dove arriva l'attaccante della Sierra Leone per un agevole tap in.

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