
Una necessità quella di un giocatore guida in campo che i fan americani spesso identificano con analogia al basket al "play-maker". Un accostamento parzialmente errato sotto il piano tecnico perchè nel calcio l'equivoco è tra chi svolge il compito di regista, spesso posizionandosi basso davanti alla difesa, e chi ha il compito di creare sulla trequarti come un fantasista, un numero dieci che spesso nei rigidi tatticismi è spesso chiamato ad un ruolo di seconda punta.
Mirosevic è certo meno punta di Schelotto, probabilmente meno altruista de "el mellizo" che ha sempre fatto la fortuna dei suoi partner ed in primis del suo storico compagno al Boca Juniors Martin Palermo.
Dotato di estro tecnico e imprevedibilità il calciatore cileno di origini croate si è formato nell'Universidad Catolica con cui debutta in prima squadra giovanissimo nel 1997 e vi rimane fino al 2002. La tappa successiva della sua carriera è il Racing Club in Argentina ed il suo nome inizia a circolare anche in Europa, ma alla fine l'occasione non arriva.
Tuttavia la voglia d'Europa è tale che nel 2006

Così ritorna alle origini tornando a vestire la maglia dell'Universidad Catolica e le sue ultime medie sono strabilianti con 108 presenze e 48 gol, ed in più occasioni ora con Bielsa, ora con Borghi torna a vestire la maglia della nazionale anche se il suo risultato più importante con questa rimane il bronzo olimpico conquistato a Sydney nel 2000.
Radiomercato parla di un accordo biennale, ma non si specificano i termini: sebbene probabilmente i Crew non utilizzeranno una "DP" del resto dal vecchio salary cup sono destinati a sparire anche ingaggi immportanti come quelli di Rogers ed Ekpo che si sommano ai vari non riconfermati.
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