Al termine di un azione manovrata sul centro-sinistra del fronte d'attacco americano, Fabian Johnson crossa in area, dove Jozy Altidore riesce in un non semplice controllo spalle alla porta e serve l'accorrente giocatore texano del Fulham che con un preciso tiro in diagonale calcio alla destra di Buffon proteso in tuffo.
La partita vive di un primo tempo che dopo le prime immediate scintille tra cui una paratona d'istinto con il piede di Howard su Thiago Motta, progressivamente si spegne di emozioni. Iniziativa azzurra con il tandem Matri-Giovinco a cercarsi, ma non sempre a trovarsi a testimoniare quanto sia difficile sopperire al tandem Cassano-Pepito Rossi.
Americani aggressivi e molto corti, con qualche iniziale sbandamento della coppia centrale di difesa che soffre la velocità del duo d'attacco degli azzurri, la cui manovra viaggia su ritmi lenti che agevolano il compito dell'interdizione americana e gambe e testa forse troppo rivolte verso il campionato.
All'intervallo Prandelli lancia nella mischia Montolivo e Chiellini rispettivamente per Nocerino e Criscito, con il difensore bianconero che va in mezzo con Ogbonna che scala a sinistra. Il vantaggio è un fulmine che scuote gli azzurri che subito dopo passano al tridente con l'ingresso del debuttante Borini (prova positiva per l'under 21 della Roma) e di Pazzini.
Arrivano anche le prime occasioni, ma senza incisività e freddezza, tutte le opportunità di pervenire al pari sfumano. A dare ulteriore slancio alla manovra azzurra anche l'inserimento sull'out destro di Abate che attacca a spron battuto sulla sua fascia approfittando di qualche defaillance prima di Shea, e poi di Kljestan. Anche Howard nel suo piccolo mette ansia con uscite a vuote e corte respinte, ma il fortino ordinato e pronto al sacrificio degli americani regge.
Da segnalare tra le fila degli ospiti l'esordio del giovanissimo attaccante del Borussia Dortmund Terrence Boyd, ma il forcing azzurro si infrange sulla selva del bunker americano che può sospirare per un tiro da brividi di Montolivo e poi con orgoglio festeggiare un successo storico che manda alle ortiche decenni di complessi palesi di inferiorità calcisitica.
Come sempre ci tocca sentire commenti superflui e supponenti di alcuni telecronisti, segno evidente di scarsa conoscenza del calcio internazionale in generale se non per i grandissimi club, e di una lezione non ancora ben compresa - quella dei mondiali di SudAfrica 2010 - quando team di secondo piano come Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia rimandarano l'Italia arruffona a casa.
Per gli americani è il quarto successo consecutivo (quinto complessivo) della gestione Klinsi: dopo Slovenia, Venezuela e Panama, ecco servito lo "scalpo" illustre dell'Italia.
ITALIA-USA 0-1
MARCATORE: Dempsey (U) al 10’ s.t.
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Maggio (dal 25’ s.t. De Rossi), Barzagli, Ogbonna, Criscito (dal 1’ s.t. Chiellini); Marchisio (dal 25’ s.t. Abate), Pirlo, Nocerino (dal 1’ s.t. Montolivo); Thiago Motta (dal 14’ s.t. Pazzini); Matri (dal 14’ s.t. Borini), Giovinco. (De Sanctis, Sirigu, Viviano, Astori, Balzaretti, Bonucci). All. Prandelli.
USA (4-2-3-1): Howard; Cherundolo, Goodson, Bocanegra, Johnson (dal 31’ s.t. Spector); Bradley, Edu; Williams, Dempsey (dal 47’ s.t. Buddle), Shea (dal 27’ s.t. Kljestan); Altidore (dal 34’ s.t. Boyd). (Rimando, Parkhurst, Cameron). All. Klinsmann.
ARBITRO: Aydinus (Tur); Assisenti: Ok-Tasçioglu (Tur);
NOTE: spettatori 15000 circa, per un incasso di 129.148 euro. Ammoniti Chiellini, Bocanegra. Recupero 0’ p.t., 4’ s.t.;
2 commenti:
ciao giuseppe, io non ho visto la partita; mi dici quali sono i commenti superflui e supponenti fatti dai nostri telecronisti? mauro
ciao frizione,
scusami per il ritardo della risposta, ciò per prima cosa. Non mi piace fare polemiche se queste non costruttive. La sottolineatura nel pezzo riguarda alla presunzione di essere più forti a parole di quanto lo si dimostri sul campo.
Chi conosce il calcio internazionale, oggi deve osservare e rispettare chiunque. Ti faccio un'esempio stupido come quello sulla "veridicità" dei ranking FIFA più volte evidenziato dagli stessi, eppure tutti sanno che sono sempre alquanto relativi.
L'Italia è indubbiamente più forte degli USA come movimento, conoscenza del gioco, competenze tecnico-tattiche. Ma un mio vecchio allenatore di quando ero un ragazzo diceva sempre, in campo si scende sempre undici contro undici, poi tutto può succedere ed ogni gara fa storia a sè, non è mai una sentenza definitiva.
Come On! Andiamo avanti!!!
Posta un commento