
Non sorprenderà nessuno quindi se anche Alessandro Del Piero, il 37enne capitano della Juventus che lascerà i bianconeri nel prossimo giugno, nelle rumoreggiate trattative per un suo sbarco oltre l'Oceano Atlantico abbia espresso la preferenza per la "grande mela" o per "la città degli angeli".
Nulla di nuovo, verrebbe da dire quindi apprendendo della dichiarazione rilasciata dal direttore generale dei Montreal Impact Nick De Santis che pur confermando implicitamente che il team del Quebec abbia espresso il suo interesse, se non avanzato una vera e propria offerta, si sarebbe visto rispondere il "no, thanks..." ed aggiungendo che Del Piero sarebbe più interessato per i team delle due grandi metropoli.
Il fascino indiscusso delle due città porte teoriche degli States ad Est ed Ovest non è in discussione, sportivamente non si discute neppure il prestigio e la solidità dei due team principali Red Bulls e Galaxy (e tralasciamo i pur presenti Chivas USA), eppure nel nostro piccolo ci permettiamo di sottolineare come ci siano team e città che avrebbero maggior vantaggio dal disporre di un "Pinturicchio" e lo stesso di esser maggiormente valorizzato, ciò senza incorrere in un atto di lesa maestà...
Pensate che Del Piero sfigurerebbe ai Philadelphia Union piuttosto che ai DC United, o ai New England Revolution o piuttosto nella Toronto che ha ospitato altri ex bianconeri illustri ai tempi della NASL come Morini e Bettega. Già perchè la vera forza della Major League Soccer è, a nostro avviso, nell'equilibrio dato dalle regole di equità e dal lavoro svolto in queste città trascurate dai grandi nomi.
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