
Niente America per il momento almeno per l'attaccante "girovago" d'Europa sempre alla ricerca di contratti più ricchi e forse quell'unico cruccio di aver sfiorato l'Italia ai tempi della famosa serrata corte della Lazio del presidente Cragnotti e che oggi si consola con la controfigura Cissè.
Altri tempi, si e no, già perchè per l'ex attaccante della nazionale d'Oltralpe si era anche mosso il Milan, ed ovviamente la lega americana con sondaggi vecchi e nuovi, sfruttando anche la non certo esemplare esperienza del fratello Claude da tecnico in USSF D2 nel 2010 con i poi falliti AC St. Louis.
Nella "french invasion" il nome di Anelka era più volte saltato fuori dal cilindro per associarlo ai Red Bulls dell'amico Henry, ai Philadelphia Union, ai Los Angeles Galaxy e da ultimo ai francofoni Montreal Impact con tanto di conferma del tecnico Jesse Marsch dell'abboccamento.
Tutto inutile, tutto troppo tardivo. Anche perchè era difficile in tempi di crisi economica globale eguagliare per i pur sempre "cauti" team MLS quando si parla di ingag

A quasi 33anni Anelka, forse non prenderà la buonuscita da Abramovich per l'addio anticipato rispetto al contratto a scadenza in giugno, e volerà da gennaio nel paese della Muraglia per vestire la maglia dello Shanghai Shenhua che con un biennale prevede un ingaggio per il primo anno di 5,5 milioni di euro, ed a salire ad 11,5 nel secondo anno (cifre riportate dalla Gazzetta dello Sport, anche se da altre parti si parla di circa 12 milioni complessivi) lo renderà un nuovo "paperone". Per la MLS forse ci sarà tempo solo più in là con cifre più "modeste"...
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