Tempo di nuovi esperimenti tra le fila della compagine a stelle e strisce, e persino di debutti come ufficiali come quella della nuova divisa con una retrò banda trasversale (consimile a quella in uso nei mondiali del 1950 quando gli americani batterono gli inglesi). Il test che come tale và sempre preso con le opportune molle, però, lascia più di qualche perplessità sul gruppo guidato dal ct Bob Bradley.
Premesso che l'Olanda è avversario di rango e spessore internazionale consolidato, basti ricordare che è stata la prima compagine europea a conquistare il pass per i prossimi mondiali di giugno, e sempre difficile da affrontare per un avversario che scende in campo con parecchie titubanze fisiche e tattiche.
Il 2010 della nazionale a stelle e strisce fin qui - una sconfitta con Honduras ed una vittoria con El Salvador, ma con in campo la quasi totalità di atleti in forza ai team della Major League Soccer - ha destato non poche preoccupazione in taluni sostenitori.
E probabilmente anche in alcuni dirigenti dell'USSF che si erano illusi di un salto di qualità conseguente la Confederation Cup, e dalla finale della successiva Gold Cup - malamente persa con il Messico - devono registrare alcuni problemi di personalità a livello internazionale in quel nutrito gruppo di atleti che compongono le seconde linee del ct Bradley.
Il selezionatore statunitense, infatti, è alla costante ricerca di delineare il valore e lo spessore a livello internazionale di quei giocatori chiamati a completare l'elenco dei 23 in SudAfrica, ed in grado all'occorrenza di tamponare le eventuali assenze dei più esperti e rodati a livello internazionale. Preoccupa soprattutto lo scarso peso del duo offensivo Altidore-Findley.
Anche perchè l'US team da qualche tempo sembra essere un pò jellato: basti pensare all'incidente automobilistico di Charlie Davies, agli infortuni in serie che hanno colpito Oguchi Onyewu, Clint Dempsey, Steven Cherundolo, Ricardo Clark, Jermaine Jones, Chad Marshall, Benny Feilhaber e da ultimo ieri Stuart Holden (colpito duramente da Nigel De Jong e costretto a lasciare il campo alla mezz'ora).
Il dato più allarmante in generale è l'aspetto mentale di alcuni atleti, troppo timorosi e impauriti nel calcare le scene internazionali, come detto. Non di meno anche l'attuale condizione atletica di taluni elementi appare non ottimale, ed è chiaro che il lungo periodo di inattività della MLS abbia inciso.
Infine, anche talune delle scelte di uomini del ct Bradley hanno agitato le acque in casa americana: per esempio, da ultima in questa gara l'esclusione dall'elenco dei convocati del talentuoso Freddy Adu che finalmente con la maglia dell'Aris Salonicco è tornato a calcare il campo con buona regolarità.
Andando alla gara gli Usa sono apparsi troppo rinunciatari nella prima frazione, ed inevitabilmente vulnerabili di fronte alla dinamicità ed ai cambi di passo che Robben, Sneijder ed Elia e poi nella ripresa Afellay e Van der Vaart hanno proposto.
Non di meno i punti deboli degli Usa sono emersi, a metà campo evanescente la prova del "messicano" Roger Torres, ed in difesa il solito "calimero" pasticcione Bornstein che provoca il rigore del vantaggio atterrando l'interista Wesley Sneijder poi trasformato dall'attaccante del Liverpool Dirk Kuyt al 40'.
Al 73' arriva il raddoppio orange sull'asse di due subentranti: assist di Van der Vaart per il milanista Klaas Jan Huntelaar, il cui tiro dal limite apparentemente non irresistibile gode di una sfortunata deviazione di Bornstein (in quella fase provato al centro della difesa dal suo grande mentore Bradley) che mette fuori causa l'ottimo Howard.
A salvare l'onore in chiusura del match arriva il gol (88') del capitano Carlos Bocanegra su un assist di un positivo come-back DaMarcus Beasley che al pari del compagno di squadra ai Rangers, Maurice Edu va segnalato tra le poche note positive.
March 3, 2010 Amsterdam ArenA; Amsterdam, Netherlands
International Friendly, Nederlands-Usa 2-1
NED – Dirk Kuyt (penalty kick) 40th minute
NED – Klass jan Huntelaar (Rafael van der Vaart) 73
USA – Carlos Bocanegra (DaMarcus Beasley) 88
Lineups:
NED: 1-Maarten Stekelenburg; 2-Gregory van der Wiel, 3-John Heitinga, 4-Joris Mathijsen (20-Ron Vlaar, 46), 5-Giovanni van Bronckhorst (capt.) (15-Edson Braafheid, 67); 7-Arjen Robben (19-Klaas jan Huntelaar, 46), 8-Nigel de Jong (23-Rafael van der Vaart, 60), 10-Wesley Sneijder, 6-Mark van Bommel (17-Ibrahim Afellay, 74); 11-Eljero Elia, 9-Dirk Kuyt (21-Ryan Babel, 81);
Subs not used: 12-Andre Ooijer, 13-Piet Velthuizen, 14-Demy de Zeeuw, 16-Sander Boshker, 18-Orlando Engelaar, 22-Stijn Schaars Head Coach: Bert van Marwijk
USA: 1-Tim Howard; 2-Jonathan Spector, 15-Jay DeMerit (11-Heath Pearce, 70), 3-Carlos Bocanegra (capt.), 13-Jonathan Bornstein (21-Clarence Goodson, 86); 22-Stuart Holden (7-DaMarcus Beasley, 34), 14-José Torres (16-Maurice Edu, 46), 4-Michael Bradley, 10-Landon Donovan (9-Eddie Johnson, 76); 12-Jozy Altidore, 19-Robbie Findley (17-Alejandro Bedoya, 63)
Subs not used: 18-Brad Guzan
Head Coach: Bob Bradley
Attendance: 46,630
Stats Summary: USA / NED
Shots: 8 / 10
Shots on Goal: 3 / 6
Saves: 4 / 2
Corner Kicks: 4 / 3
Fouls: 17 / 17
Offside: 1 / 4
Misconduct Summary:
NED – Nigel de Jong (caution) 31st minute
USA – José Torres (caution) 31
NED – Edson Braafheid (caution) 90
Officials:
Referee: Cüneyt Cakir (TUR)
Assistant Referee 1: Tank Ongun (TUR)
Assistant Referee 2: Bahattin Duran (TUR)
Fourth Official: Serdar Gozübüyük (NED)
Nessun commento:
Posta un commento