Non sarà la maledizione di Montezuma, ma continua a resistere il tabù che vede le formazioni statunitensi incapaci di strappare ancora successi sul suolo dei grandi rivali messicani ad ogni livello e competizioni.
E dire che i Crew dell'head coach polacco Robert Warzycha hanno davvero accarezzato il sogno dell'impresa storica dopo il 2-2 della gara d'andata in Ohio. I gialloneri che rispetto alla precedente sfida recuperavano Frankie Hejduk e Guillermo Barros Schelotto (ma non il difensore Chad Marshall e perdevano l'argentino Gino Padula) avevano chiuso la prima frazione in vantaggio, proprio grazie ad un rigore trasformato dall'ex Boca Juniors.
In realtà il match aveva visto sin dalle prime battute i "diablos rojos" del Toluca cercare sin da subito di chiudere il match e di qui la scelta del tecnico De la Torre di schierare un tridente con Naelson Sinha alle loro spalle. Dopo appena quattro minuti il messicano Brizuela colpisce la traversa di Hesmer con una conclusione dal limite che si spegne poi sul fondo.
Passano i minuti ed i Crew riescono ad alzare il baricentro, ma rischiano di andare sotto al 27' quando una violenta conclusione dalla distanza del centravanti cileno Hector Mancilla supera Hesmer picchiando sul lato inferiore della traversa e ritornando in gioco dopo aver toccato terra sulla linea bianca, con parte del pallone probabilmente oltre la stessa.
Al 45' il rigore dei Crew con Schelotto frutto di un tocco in area con la mano di Duenas, e vantaggio degli americani. Ad inizio ripresa, e sempre dagli undici metri arriva il pari dei padroni di casa: Naelson in percussione cade in area a contatto con Gaven, la decisione dell'arbitro canadese Ward potrebbe anche essere eccessiva, ma va detto che il fischietto ignora la regola del vantaggio visto che il pallone era finito a Raul Nava che da centro area aveva depositato in rete.
Sul dischetto si presenta Mancilla che firma l'1-1 quando siamo al 47'. La bilancia della sfida inizia a pendere in favore del Toluca, anche per i Crew pagano l'evidente ritardo di condizione nel confronto con gli sfidanti che hanno anche il vantaggio dell'altura che sembra tagliere le gambe ai gialloneri.
E puntuale arriva anche il raddoppio, al 57' con una conclusione su punizione dai venticinque metri di Antonio Naelson "Sinha" (o Zinha, nell'originale versione portoghese del soprannome), trequartista brasiliano di nascita, ma naturalizzato messicano e convocato in nazionale "tri" ai tempi in cui era ct Hugo Sanchez.
La qualificazione sembra in cassaforte per i messicani, ma al 70' arriva il secondo pari dei Crew: discesa sull'out sinistra di O'Rourke e cross tagliato nell'area piccola, uscita a vuoto del portiere del Toluca e deviazione da posizione quasi impossibile di Lenhart che s'infrange sul palo, su cui puntuale è il facile tap in di Guillermo Schelotto per il 2-2.
La gara potrebbe avviarsi ai supplementari, se non fosse che ancora una prodezza balistica di Naelson riporta il Toluca avanti appena dopo due minuti dal precedente gol, con Hesmer immobile anche perchè la barriera sembra coprirgli la visuale sul tiro.
A questo punto per i Crew si apre anche uno scenario inatteso, quello del possibile pareggio per 3-3 che potrebbe valere la qualificazione ed infatti Warzycha sostituisce gli esterni Gaven e Rogers con il nigeriano Ekpo ed il venezuelano Renteria.
A complicare la difficile rincorsa al pari, però, è un'ingenua espulsione di Lenhart e la gara si conclude con la meritata standing ovation per Naelson richiamato in panchina al 90' dal proprio tecnico.
Per i Crew nel complesso una buona gara, ma appare chiaro che manca qualcosa per un ulteriore salto di qualità a livello internazionale. Ed allora a rileggere la formazione si deve sottolineare che il team vincitore dell'edizione 2008 della Mls Cup sia sceso in campo senza alcun nuovo innesto di questa stagione, ed ancora in naftalina è rimasto l'attaccante colombiano Herrera acquistato per rimpiazzare il venezuelano Alejandro Moreno.
Forse un innesto di mercato di qualità a livello internazionale oltre che dal pronto impiego avrebbe fatto più comodo alla formazione di Warzycha per affrontare al meglio questa difficile sfida dei quarti dell Concacaf Champions League.
Oltre al Toluca avanzano in semifinale il Pachuca (2-1 nel ritorno ai guatemaltechi del Comunicaciones, 1-1 all'andata) e il Cruz Azul (3-0 nel ritorno ai panamensi dell'Arabe Unido, 1-0 l'andata). Nell'ultimo ritorno i messicani del Pumas ribaltano in casa, con un clamoroso 6-1, il 2-o inflitto nell'andata dagli honduregni del Marathon.
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Toluca-Columbus Crew 3-2
Marcatori: Schelotto (C)
Toluca :
Crew: 1 W. Hesmer (GK) -
-
Ammoniti: Naelson, Lenhart, Duenas, Schelotto, Carroll, Gonzalez;
Espulso: Lenhart
Referee: P. Ward (Can); Assistants: H. Vergara-D. Clark (Can); Fourth official: M. Morales (Mex).
9/3, Columbus Crew-Toluca 2-2 (Naelson Sinha 19', A.Rios 45'; Lenhart -C- 66' e 84')
17/3, Toluca-Columbus Crew 3-2 (Schelotto 45'rig. e 70' -C-; Mancilla 47' rig., Naelson Sinha 57' e 72')
10/3, Comunicaciones-Pachuca 1-1 (R.Martinez 1';R.Fonseca 72' -C-)
16/3, Pachuca-Comunicaciones 2-1 (P.Aguilar 72', L.Montes 88';R.Fonseca 75' -C-)
10/3, Marathón-Pumas 2-0 (W.Martinez 18', C.Meija 53')
18/3, Pumas-Marathón 6-1 (P. Barrera 3', I. Iniguez 20'e 35', M. Bravo 50', J. Chiapas aut -M- 53', F. Palencia 63'e 90')
11/3, Arabe Unido-Cruz Azul 0-1 (Riveros 70')
17/3, Cruz Azul-Arabe Unido 3-0 (J.Orozco 50' e 75', Villaluz 63')
Semifinali
30/3, Toluca-Pachuca
7/4, Pachuca-Toluca
31/3, Pumas-Cruz Azul
6/4, Cruz Azul-Pumas
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