In Italia la carriera da tecnico dell'ex attaccante azzurro (molti club tra cui Juventus, Milan, Lazio, e il Verona dello storico scudetto sotto la guida di Osvaldo Bagnoli) non è stata baciata da grande fortuna anche se con alcuni risultati da non sottovalutare tutta spesa su panchine della terza serie italiana.
Quest'oggi il 48enne tecnico ha assunto la guida della Triestina in Lega Pro, pur essendo lo stesso anche in trattative con il Gubbio in Serie B. Solo pochi giorni addietro Galderisi, da ex bianconero e padovano oltre ex MLS, aveva parlato di un possibile futuro in MLS di Alex Del Piero con il collega Marco Conterio su Tuttomercatoweb.com (link: http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=301850) e di cui riportiamo di seguito ampi stralci.
Da Tuttomercatoweb.com (20 ottobre):
L'ultimo anno alla Juve di Del Piero. E poi?
"E poi l'America. Conoscendo 'il Bomberino', come lo chiamavamo noi, rappresenterebbe per lui una tappa bellissima, ne sono certo, è il posto ideale per un calciatore".
Che calcio si gioca, di là dall'Oceano?
"Il soccer è cresciuto molto. Hanno qualità fisiche, numeri e tanti giocatori di qualità, sono in uno sviluppo incredibile ed Alex potrebbe aiutarli molto. Cercano sempre meno star ma quelle che pescano sono sempre più importanti: meno copertina e più sostanza e per questo Del Piero è perfetto, essendo sano sia di fisico che di testa".
Basket, football, hockey, baseball. Il calcio dove e come si inserisce?
"A dispetto di quanto si possa pensare, c'è un amore viscerale per la disciplina, già dai college. Poi l'ambiente è sereno, c'è molta meno pressione e non bisogna scordare che gli Usa sono un grande meltin pot di razze, usi e costumi. E' uno sport seguitissimo, sia dai sudamericani che dagli europei".
C'è una piazza ideale per Del Piero?
"Quando sono andato io facevi il contratto con la federazione, la MLS, che poi sceglieva la piazza ad hoc per te, ma è chiaro che come nei casi di Beckham ed Henry tutto si fa in concerto con le società. I Los Angeles Galaxy potrebbero essere perfetti per lui, visto l'amore che ha per i Lakers. Pensi che anche io, da profano, ho iniziato ad amare la NBA quando ero a Boston...".
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