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Sembra così proseguire la striscia negativa di morti premature ed insolite (incidenti stradali mai troppo chiari) per i calciatori della "reggae boyz" dopo quelle di Winston Anglin, Peter Cargill e Stephen Malcolm.
Griffitths approda nel soccer seguendo le trafila degli anni del college all'Università di Rhode Island, poi nel 2001 l'approdo ai Connecticut Wolves nella USL First Division. Al SuperDraft 2002 viene scelto dai Dallas Burn, ma poi viene scambiato con i New York MetroStars che in cambio cedono il portiere Countess ai texani.
Nella "grande mela" però i centrocampista resterà poco e dopo aver totalizzato tre presenze è ceduto ai Los Angeles Galaxy. Anche in California poche apparizioni appena sei con un gol all'attivo, quindi il ritorno ad Est ai New England Revolution per l'ultimo rush della stagione con 8 presenze.
Curiosamente Galaxy e Revs si ritrovano contro nella finalissima della MLS Cup 2002, e proprio Griffiths è un protagonista "mancato" della sfida fallendo una ghiotta occasione per scrivere il suo nome in modo indelebile ed il successo dei californiani acuisce anche il rimpianto.
Nel 2003 ritorna in patria al Portmore United, nel corso del 2004 ritorna nel soccer nord-americano con i Vancouver Whitecaps in USL1 giocando 23 gare e segnando 2 gol e fornendo 5 assist. Ritorna ancora in patria all'Arnette Gardens, nel mezzo una nuova parentesi in Canada nella Toronto pre-MLS Lynx e Supra. Attualmente era in forza sempre in patria con lo Sporting Central, anche se i bei giorni erano ormai andati. Per lui anche 28 presenze e 2 gol con la selezione dei Caraibi.
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