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Freddy Adu è un nuovo giocatore dei Philadelphia Union. Il trequartista del Maryland, ma nativo del Ghana, ha approfittato della convocazione con la nazionale del neo c.t. Klinsmann per la gara disputata proprio nella città della dichiarazione d'Indipendenza dei nascenti Stati Uniti per svincolarsi dal contratto che lo legava ai portoghesi del Benfica, ma in una condizione di scomodo elemento in esubero.
Il curioso della vicenda è che come ripotato nei giorni scorsi da Steve Goff (Washington Post) ad imbastire la trattative per riportare Adu in MLS, dove era approdato all'età di 14 anni con i DC United e prima di emigrare in Europa era stato ceduto ai Real Salt Lake, fossero stati i Chivas Usa.
Ma ad inserirsi nella trattativa a quel punto è stata la compagine della Pennsylvania che aveva dalla sua più carte da giocare nella trattativa. Intanto in primis più denaro, avendo un roster che nelle ultime settimane aveva perso tre elementi (Harvey, il terzo portiere Holder e sopratutto "el pescadito" Ruiz) e denaro da investire.
A ciò va aggiunto che Philadelphia rientrava nelle scelte di Adu perchè lì c'è il suo vecchio mentore e tecnico Peter Nowak, già suo coach ai DC United e nella nazionale olimpica alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Poi il fatto che il roster dell'undici di Philly sia pieno di tanti giovani di prospettiva più o meno coetanei del 22enne ex enfant prodige del soccer, unitamente alla vicinanza al Maryland dove risiede la famiglia ed infine anche da non trascurare il calore del tifo degli Union e l'attuale posizione in classifica del team hanno fatto propendere la bilancia in modo netto, e la notizia era ormai divenuta una certezza nei corridoi già nel dopo sfida della nazionale dove il ragazzo si era accomodato in tribuna "coccolato" dai suoi nuovi dirigenti e tifosi.
Dal canto suo l'opportunità è ghiotta Adu raggiunge Philadelphia a
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L'esperienza europea di Adu certo non può dirsi felice: promettente agli esordi con il Benfica, disastroso nelle succesive parentesi ai francesi del Monaco e del Belenenses, contraddittorio nelle due mezze stagioni vissute all'Aris Salonicco, bocciato nei trials con Sion e Ingolstadt 04, lo scorso gennaio era finito nella Serie B della Turchia con il Rizespor che nonostante il suo ausilio ha fallito il pronto ritorno nella massima serie del Bosforo.
Ora per Adu, ancora giovanissimo, l'opportunità di rinascere e tornare a splendere come nelle premesse di una carriera, magari non da stat assoluta, ma almeno da giocatore di buon livello specie per gli standard della MLS e per la felicità dei suoi personali sponsor (Nike) che punteranno ancora su di lui perchè c'è quella America appena assaggiata, ora da conquistare.
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