I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


mercoledì 31 marzo 2010

Mercato: piccoli aggiustamenti in corso

La finestra di mercato della MLS sarà aperta fino al 15 aprile, e molti team stanno attentamente valutando la situazione del proprio roster in funzione di correttivi ed innesti, anche perchè diversamente poi dovrebbe attendere la seconda finestra di luglio.

A testimoniare quale sia il fermento, e le molteplici considerazioni di natura tecnica ed economica in ballo lo dimostra quanto sta succedendo in questi giorni a Philadelphia.

Già, poichè gli Union hanno tagliato dopo appena una gara il giovane difensore costaricano David Myrie, prescelto all'Expansion Draft proveniente dai Chicago Fire e con cui non era mai sceso in campo nella sua breva permanenza nella città del vento.

Una scelta sorprendente quella di Peter Nowak: perchè il difensore era stato impiegato da titolare nella gara di debutto contro Seattle giocando alquanto male in verità al cospetto di uno scatenato Zakuani, e secondariamente perchè il team ancora non aveva esaurito i posti nel roster.

Altrove si sarebbe messo in naftalina il giocatore in attesa di tempi e forma migliore, in America invece si va direttamente per le vie legali di una risoluzione anticipata, anche questo in piena rispetto di logiche miste tra economicità e veloce consumismo.

In compenso gli Union potrebbero presto annunciare nuovi innesti, sono attualmente in trial il difensore Christian Arrieta, e l'ex bresciano Danny Szetela (recentemente rilasciato dai DC). Nowak ha anche in trial dal preseason il centrocampista JT Noone (ex Temple college) e il difensore di Trinidad Radanfah Abu Bakr.

L'ex portiere dei Chicago Fire, Jon Busch, tagliato non senza sorprese alla vigilia della prima giornata di campionato dal duo Klopas-De Los Cobos, è stato ingaggiato dai San Josè Earthquakes

Sono stati sufficenti un paio di allenamenti con i Sounders a Pat Noonan per convincere Sigi Schmid ad offrirgli un contratto che l'ex ala sinistra di Revs e Colorado ha prontamente sottoscritto. Del resto Schmid conosce bene Noonan per averlo riportato in MLS, dopo la parentesi norvegese all'Aalesund, con i Crew laureatesi campioni.

Capitolo opposto, sempre per il team dell'Emerald Coast relativamente alla situazione del difensore centrale Jeff Parke. L'ex Red Bulls, prescelto nell'expansion draft dei Sounders lo scorso anno, non trovò l'accordo economico lo scorso anno (poi si accasò ai Vancouver Whitecaps in Usl-1) e rischia di non trovarlo neppure in questa stagione.

Schmid ha dichiarato che il team avrebbe presentato al giocatore la sua offerta, e questo stia ancora riflettendo sulla scelta. A far tentennare il difensore nativo di Philadelphia oltre un ingaggio inferiore alle pretese, vi sarebbe anche una vecchia promessa di Garber di favorirne l'eventuale trasferimento agli Union che avrebbero presentato una simbolica offerta di una scelta del prossimo Superdraft ai Sounders che però preferirebbero allocation money.


I DC United in ultima battuta sono andati a rinforzare il pacchetto arretrato riportando a casa Carey Talley (appena tagliato dai Chivas), tesserando il giovane rookie Rice e l'espertissimo centrale difensivo boliviano Juan Manuel Pena, un veterano della Liga spagnola.

Un rumor rimbalza anche dai Colorado Rapids che starebbero corteggiando l'argentino, ex Lazio ed out of contract con i Kansas City Wizards, Claudio Lopez. Altro possibile ritorno di cui si parla è quello del centravanti Scott Sealy ai San Josè Earthquakes, ultimo team MLS del trinidegno prima dell'esperienza nel torneo israeliano.

I tifosi dei Red Bulls, invece, continuano a sperare in un ritorno dell'olandese Dave Van den Bergh, out of contract con Dallas che recentemente lo ha messo anche in waiver list. Il giocatore era presente alla prima gara stagionale del team newyorkese, e pare che Backe avrebbe espresso parere favorevole, qui lo scoglio è l'ingaggio del giocatore e la scelta di effettuare qualche taglio all'attuale roster. Un pensierino sull'ex Ajax l'avrebbe anche fatto Bruce Arena con l'intento di assicurarsi un giocatore di qualità in grado di non far rimpiangere l'assenza di Beckham.

martedì 30 marzo 2010

Arrieta: verso un possibile sbarco in MLS?

Christian Arrieta verso un team MLS? Forse ci siamo, e verrebbe da dire "finalmente".
Non possiamo, perchè in verità si tratta di un training camp con i Philadelphia Union di giusto qualche giorno per convincere il neonato team guidato da Peter Nowak all'ingaggio del difensore italo-americano.


Sbarazziamo il campo da ogni equivoco, agli occhi dei lettori più distratti, parliamo dello stesso Arrieta che vinse il primo reality Mediaset-Endemol "Campioni" giocando in Eccellenza con il Cervia di mister Ciccio Graziani.


Purtroppo la partecipazione a quel reality ha bruciato la carriera italiana del ragazzo che successivamente raccolse parole di elogio da Roberto Mancini durante il prestagionale con l'Inter, un contratto prima a Lecco in C2 e quindi il salto tra i cadetti del Lecce.

Qui l'allora direttore sportivo salentino Angelozzi parlò del suo ingaggio quale un favore di "cortesia" al suo agente; cosa che costò cara ad un ragazzo tecnicamente e tatticamente valido, e di ben altro valore rispetto ad altri suoi ex compagni-tronisti da reality.

Anche per questa ragione, Christian Arrieta decise di ripartire da zero: laddove questo suo background non avrebbe pesato sull'immagine professionale di un ragazzo volenteroso e serio. Conquistò l'interesse dell'head coach Colin Clarke in un training camp dei Puerto Rico Islanders, e con la compagine dell'ex USL-1, in due anni si è ritagliato numerose soddisfazioni tra Concacaf Champions League (semifinali), e titolo di miglior difensore e di MVP assoluto del torneo 2009 della seconda lega pro nord-americana.

Non è un mistero che questo ragazzo, classe 1979, nato ad Orlando in Florida e cresciuto in Italia dal doppio passaporto (senza considerare le origini spagnole), volesse fare il salto verso la Major League Soccer in questa stagione.

Tempo addietro si era parlato di un gradimento da parte di Drew Carey (uno degli investor di Seattle) nei suoi confronti, qualche altra fonte parlava di Toronto nel caso in cui fosse andato via Wynne, ma il nome più volte sussurrato era Philadelphia.

Gli Union: erano la pista più calda perchè avrebbero potuto fare un mercato libero da precedenti vincoli contrattuali essendo l'expansion, e trovare gente che già avesse maturato esperienza nel soccer anche in categoria inferiore poteva risultare più vantaggioso che puntare esclusivamente sui rookies freschi di college o su vecchie glorie.

A dispetto di queste prime supposizioni, però Peter Nowak ha agito proprio in senso opposto, e l'auspicata offerta non arrivava mai, seppur è chiaro che probabilmente qualche trattativa potesse esser stata imbastita.

Le prime uscite stagionali non esaltanti per la difesa degli Union specie sull'out destro della difesa e la possibilità di completare le caselle libere nel roster prima della scadenza dei termini di tesseramento, hanno aperto ad un reciproco tentativo di conoscersi meglio attraverso un breve training camp.

Da osservatori possiamo dire di essere cautamente fiduciosi delle qualità del ragazzo -sebbene non siano queste in discussione - e siamo convinti che meriterebbe un'occasione in MLS. Di contro a Puerto Rico in molti sono in ansia per il suo mancato rinnovo, ed i tifosi lo rivorebbero con loro per il prossimo torneo di D2.

Chiaro - ed un pò rassegnato - è stato il commento del tecnico nord-irlandese degli Islanders Colin Clarke (ex Dallas in MLS): "Arrieta sta provando per gli Union, e se essi non gli offrissero un contratto lui tornerà".

All Star Game: si lavora per il Manchester United?

La Major League Soccer, anzi nello specifico il suo braccio commerciale la Soccer United Manager (SUM), è al lavoro per individuare l'avversario che in luglio dovrà affrontare la selezione dei migliori del torneo nel consueto appuntamento dell'All Star Game (in calendario per il 27 luglio).


La sede prescelta per ospitare l'evento in questa stagione è Houston, ma con la "chicca" che il match non si disputerà al "Robertson Stadium", ma bensì nel più grande e moderno "Reliant"(inaugurato nel 2002, ha una capienza di oltre 70.000 spettatori). La scelta di impiegare un impianto in uso al football americano nasce dalla volontà di premiare i tifosi dell'area e al contempo attraverso una significativa affluenza spingere la governance locale ad approvare il progetto per un nuovo impianto nella città texana.


La SUM è intenzionata ad assicurare all'evento un avversario di blasone internazionale rilevante, e le indiscrezioni confermano che dovrebbe trattarsi del Manchester United di Sir Alex Ferguson.
Dal 2003 la selezione del torneo nord-americano ha iniziato ad affrontare compagini straniere, la prima fu il Chivas Guadalajara, la stagione successiva si strinse un accordo con il Real Madrid ma a causa del preliminare di Champions League le merengues dovettero rinunciare all'ultimo e la MLS ripropose la sfida Est-Ovest.

Dal 2005 si è scelto di puntare su team britannici: Fulham, Chelsea, Celtic, West Ham e lo scorso anno l'Everton, e con molte probabilità il trend sarà confermato con la presenza dei Red Devils.

Tabella Riassuntiva degli All Star Game della MLS:


ANNO

GARA

SCORE

SEDE

SPETTATORI

1996

Est-Ovest

3–2

Giants Stadium

East Rutherford, New Jersey

78,416

1997

Est-Ovest

5–4

Giants Stadium

East Rutherford, New Jersey

24,816

1998

MLS Usa-MLS World

6–1

Citrus Bowl

Orlando, Florida

34,416

1999

Ovest-Est

6–4

Qualcomm Stadium

San Diego, California

23,227

2000

Est-Ovest

9–4

Columbus Crew Stadium

Columbus, Ohio

23,495

2001

Est-Ovest

6–6

Spartan Stadium

San Jose, California

23,512

2002

MLS All Stars-USA

3–2

RFK Stadium

Washington, D.C.

31,096

2003

MLS All Stars-Chivas Guadalajara

3–1

Home Depot Center

Carson, California

27,000

2004

Est-Ovest

3–2

RFK Stadium

Washington, D.C.

21,378

2005

MLS All Stars-Fulham

4-1

Columbus Crew Stadium

Columbus, Ohio

23,309

2006

MLS All Stars-Chelsea

1-0

Toyota Park

Bridgeview, Illinois

21,210

2007

MLS All Stars-Celtic

2-0

Dick's Sporting Goods Park

Commerce City, Colorado

18,661

2008

MLS All Stars-West Ham

3-2

BMO Field

Toronto, Ontario

20,844

2009

MLS All Stars-Everton

1-1

Rio Tinto Stadium

Sandy, Utah

20,124

2010

MLS All Stars-Manchester Utd


Reliant Stadium

Houston, Texas





lunedì 29 marzo 2010

Caraibi: progetti per la nascita di un torneo comune ?

Pensare ai Caraibi, e pensare al gioco del calcio non è proprio facile. Eppure a quanto pare qualcosa sembra muoversi nel mondo del "pallone" di queste piccole nazioni insulari del continente centro-nord americano.

Sulla scia dei risultati ottenuti dalla Major League Soccer, e con l'intento di rafforzare le compagini nazionale e di club sul piano internazionale, vi sarebbe un progetto perchè le rappresentanti calcistiche di varie nazioni caraibiche si possano fondere nella nascita di un unico torneo.

L'idea - già emersa qualche tempo addietro - oggi sembrerebbe praticabile, e su questo progetto ci sarebbe stato qualche contatto anche con l'United Soccer League.

La Caribbean League riguarderebbe compagini di club di Giamaica, Trinidad e Tobago, Puerto Rico, Haiti, Antigua, Bermuda, St.Kitts, Dominica, St.Vincent e forse di altri stati. Basti ricordare le presenze di Haiti alla fase dei mondiali del 1974, e più recentemente quelle dei Reggae Boyz jamaicani o dei Soca Warriors di Trinidad.

L'idea è stata recentemente rilanciata a San Juan dal presidente della Federazione di Puerto Rico Joe Serralta: " Con una popolazione di oltre 40 milioni di persone, questa Caribbean League può e dovrebbe essere sviluppata quale una delle più importanti della Concacaf".

Aldilà delle parole e di un progetto affascinante, restano numerose le difficoltà da superare di natura economica e organizzativa, ma oggi anche le isole dei Caraibi vogliono sviluppare un torneo di interesse internazionale e non solo essere esportatrice di talenti.

domenica 28 marzo 2010

Recap MLS 2010: 1st Week

Inauguriamo con oggi un appuntamento che ci accompagnerà per tutta la stagione ovvero il Recap dei risultati settimanali.

Nel calcio mondiale siamo abituati a ragionare per "giornate" con un calendario stilato su sfide programmate di andata e ritorno su turni rigidi. In America ci si differenzia un tantino di più perchè la stagione 2010 avrà si sedici squadre, e gare di andata e ritorno tra ognuno ma non secondo le regole di un calendario di giornata.

Insomma un calendario molto più flessibile articolato su settimane e senza un preciso ordine cronologico per cui le gare della prima giornata siano destinate a disputarsi a campi invertiti in un turno di ritorno.

I soliti "americani", e con questo il riferimento è più squisitamente agli altri sport dal basket al football che su questi calendari hanno costruito il loro successo di popolarità.

La "Week 1" della Major League Soccer 2010 era molto attesa anche perchè inevitabile era la curiosità di vedere come i team erano cambiati in fase di mercato e di impostazione tecnica visti anche i numerosi cambi di allenatori rispetto alla passata stagione.

Del prologo di mercoledì notte tra Sounders ed Union, per la sua valenza specifica di grande evento che segnava l'inizio della stagione, abbiamo parlato in un topic apposito.

Qui ci torneremo brevemente, in una breve sintesi che riassume le gare, ma prima cosa i risultati della Week 1:
Seattle Sounders-Philadelphia Union 2-0 (Evans, Montero)
Chivas Usa-Colorado Rapids 0-1 (Cummings)
Columbus Crew-Toronto 2-0 (Iro, Schelotto)
Dallas-Houston Dynamo 1-1 (Chabala, Harris)
NewYork RedBulls-Chicago Fire 1-0 (Lindpere)
Kansas City Wizards-DC United 4-0 (Kamara, Arnaud, Smith, Jewsbury rig.)
San Jose Earthquakes-Real Salt Lake 0-3 (Morales, Espindola, Morales)
Los Angeles Galaxy-New England Revolution 1-0 (Buddle)

Per le immagini degli highlights delle gare vi rimando al seguente link del sito della MLS: http://www.mlssoccer.com/content/highlights-mls-2010-opening-weekend

I Sounders hanno vinto nettamente sull'expansion team dell'Union, in virtù di un gioco collaudato e organizzato: il match è stato sbloccato al 12' da Evans che da centro area ha concluso alle spalle di Seitz un assist da sinistra di Zakuani in pregevole percussione. Il raddoppio è arrivato in chiusura del primo tempo da una non semplice deviazione di testa sottomisura di Fredy Montero, su conclusione dal limite del cubano Osvaldo Alonso. Gli Union hanno mostrato ancora problemi di organizzazione in campo inevitabilmente connessi ad essere un neonato team, ed in cui forse ha pesato qualche bizzarra scelta tattica del tecnico Nowak, e l'aver supplito con l'eccessivo agonismo non è stato utile come dimostra il doppio giallo al rookie finlandese Stahl prima del raddoppio del team di casa sostenuto da una splendida cornice di pubblico.

Venerdì notte all'Home Depot Center di Carson, periferia di Los Angeles, si è disputato il secondo match della stagione tra i Chivas Usa e i Colorado Rapids, deciso da un gol dell'attaccante jamaicano Omar Cummings, abile a girarsi in area di rigore su assist di Clark. La formazione di Martin Vasquez è sembrata molto contratta e poco pungente in attacco pur contro una difesa sulla carta non solidissima.

Rimaniamo nella città degli angeli, dove sabato i Galaxy hanno superato di misura i Revs, decisiva una zuccata dopo pochi minuti di gioco del centravanti Edson Buddle - abile a smarcarsi in area e a correggere alle spalle di Burpo - su un calcio piazzato da sinistra di Landon Donovan al rientro negli Usa dopo un'ottima parentesi all'Everton in Premier League.

La formazione di Bruce Arena ha diverse occasioni per raddoppiare ma non le sfrutta già nel primo tempo, nella ripresa i bostoniani di Steve Nicol falliscono un paio di buone occasioni con Kheli Dube cbe non è abile ad aprofittare di alcuni svarioni del difensore Leonardo, finale ancora a marchio Galaxy ma senza il gol della sicurezza.

I Crew superano con un netto 2-0 Toronto, match aperto da una zuccata del giovane difensore inglese Andy Iro su punizione pennellato da Guillermo Barros Schelotto alla mezz'ora. Raddoppio di opportunismo dello stesso fantasista argentino nelle battute finali della gara con un tocco sottomisura.

La formazione di Warzycha sicuramente atleticamente più avanti anche per le gare di Concacaf Champions League, un cantiere aperto invece quella di Preki ancora non ben registrata specie tra difesa e centrocampo, attacco un pò spuntato anche se il giovane O'Brian White ha destato una buona impressione seppur peccando di precisione.

Sorride New York, i Red Bulls inaugurano la guida dello svedese Hans Backe con un successo sui Chicago Fire di De Los Cobos nell'intrigante Red Bulls Arena di Harrison, New Jersey, nuova casa del team in sostituzione dell'immenso e vetusto Giants.

A decidere la sfida in favore del team della Big Apple è il centrocampista estone Joel Lindpere con un drop dal limite che s'insacca sotto la traversa alle spalle dell'esordiente Dykstra. I padroni di casa mostrano buone cose sopratutto quando possono agire in ripartenza sulla destra con il veloce jamaicano Dane Richards. I Fire sembrano ancora in rodaggio e non ben assimilati, ma in vero hanno rischiato di sbloccar loro il match con una mezza rovesciata di Brian McBride che carambola sul palo e finisce sul fondo con Condoul fuori posizione.

Una delle sfide più attese della Week 1 era al Community Park dove i Kansas City Wizards di Peter Vermes sfidavano il loro vecchio coach Curt Onalfo ora alla guida dei DC United. Ed il risultato è stato un sorprendente e pesante 4-0 per i locali: marcature aperte da un tap in di Kamara, raddoppio con un diagonale di Arnaud, tris con una correzione sottomisura dell'anglo-americano, scuola Arsenal, Ryan Smith al debutto ed infine rigore di capitan Jewsbury per il poker. DC in partita fino al secondo gol, seppur non troppo brillanti, e tante cose da rivedere in vista della prossima gara.

Anche il derby del Texas era in programma al Pizza Hut, i padroni di casa dei Dallas non vanno oltre l'1-1 con i sempre solidi Houston Dynamo: match giocato a ritmi bassi, e sbloccato dal primo centro di Mike Chabala in maglia orange per l'erede sulla fascia sinistra dell'ex capitano Wade Barrett, pronta risposta di Atiba Harris tutto nel primo tempo.

La formazione di Hyndman è piaciuta solo a tratti, molto meglio i Dynamo che hanno creato più occasioni ma non sono riusciti a chiuderlo in loro favore con Oduro ed il subentrante Landin. Interessante la prova di Cameron riportato nel cuore del centrocampo da Kinnear, ma con compiti più offensivi dopo una stagione da centrale di difesa o da mediano basso.

Infine, chiudiamo il nostro report con il netto successo e forse inatteso nella forma dei campioni in carica dei Real Salt Lake che sbancano il terreno dei San Jose Earthquakes per 0-3: apre il fantasista argentino Javier Morales con una pregevole conclusione dai venti metri su assist del connazionale Fabian Espindola. Proprio questi trova in contropiede la rete del raddoppio con un perfetto pallonetto a superare Cannon, e nel secondo tempo è ancora Morales a segnare con una pregevole punizione nel sette dal limite dell'area. La formazione della baia è al tappeto, e forse per Yallop servirà qualche opportuno correttivo.

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Tabellini delle gare (in fase di completamento):

Columbus Crew-Toronto 2-0 (Andy Iro 29', Schelotto 87')

Crew: Hesmer, Hejduk (Padula, 89th), Iro, Brunner, O’Rourke , Carroll, Moffat, Rogers, Gaven, Schelotto, Lenhart (Garey, 90+).

Toronto: Frei, Attakora, Brennan, Garcia, Harden, Saric (Sanyang, 66th), de Guzman, Cronin, Gala (LaBrocca, 52nd), De Rosario, White

Ammoniti: Martin Saric, Nana Attakora, Moffat;

Attendance: 13,536

Galaxy-NE Revolution 1-0 (Buddle 5')

Los Angeles Galaxy: Ricketts; Franklin, Gonzalez, Leonardo, Dunivant; Magee (Birchall 67'), Kovalenko, Juninho (Stephens 80'), Lewis (Cazumba 26'); Buddle, Donovan.

New England Revolution: Burpo; Alston (K.Smith 90'), Gibbs, Osei, Sinovic; Nyassi Sai.(Boggs 58'), Phelan, Niouky, Tierney; Dube (Mansally 76'), Schilawski.

Ammoniti: Alston 18', Niouky 41';

Attendance: 21,376

Earthquakes-Real Salt Lake 0-3 (Javier Morales 14' e 54', Espindola 27')

San Jose Earthquakes: Cannon; Leitch, Hernandez, Opara, Corrales; Alvarez, André Luiz, Robles (McDonald 46), Convey (Gjertsen 46); Glen (Amarikwa 83), R. Johnson
Real Salt Lake: Rimando; Russell, Borchers (McKenzie 63), Olave, Wingert; Grabavoy (Williams 64), Beckerman, Morales, W. Johnson; Espíndola (Saborío 72), Findley

Espulso: Chris Leitch 53'; Ammoniti: Ned Grabavoy, Brandon McDonald, Ike Opara;
Attendance: 10,589

Dallas-Houston Dynamo 1-1 (Mike Chabala 36', Atiba Harris 38')

Dallas: Dario Sala, Heath Pearce, George John, Kyle Davies (Eric Alexander 55), Jair Benitez, Atiba Harris, Daniel Hernandez, Dax McCarty (Bruno Guarda 92), Brek Shea (Eric Avila 69), Jeff Cunningham, David Ferreira

Dynamo: Pat Onstad, Andrew Hainault, Bobby Boswell, Eddie Robinson (Ryan Cochrane 43), Mike Chabala, Brian Mullan (Corey Ashe 62), Geoff Cameron, Richard Mulrooney, Brad Davis, Brian Ching, Dominic Oduro (Luis Angel Landin 79)

Ammoniti: Dax McCarty, Atiba Harris, Bobby Boswell;
Attendance: 8,016

Kansas City Wizards-DC United 4-0 (Kei Kamara 9', Davy Arnaud 35', Ryan Smith 54', Jack Jewsbury 70' rig.)

Kansas City Wizards: Nielsen, Harrington, Conrad, Besler, Arnaud, Jewsbury, Auvray, Smith (Aiyegbusi), Espinoza (Leathers), Wolff (Bunbury), Kamara

D.C. United: Perkins, Talley, Jakovic, Wallace, Najar (Allsopp), Morsink, Quaranta, Simms (James), Castillo (Khumalo), Pontius, Moreno

Ammoniti:
Dejan Jakovic, Kurt Morsink, Santino Quaranta, Julius James, Jaime Moreno, Kei Kamara;
Attendance: 10,385

Red Bulls-Fire 1-0 (Joel Lindpere 40')

New York Red Bulls: Bouna Coundoul, Roy Miller, Tim Ream, Mike Petke, Jeremy Hall, Danleigh Borman (John Wolyniec, 70th), Sinisa Ubiparipovic, Joel Lindpere, Dane Richards, Juan Pablo Angel, Macoumba Kandji (Tony Tchani, 90th)

Chicago Fire: Andrew Dykstra, Mike Banner, C.J. Brown, Wilman Conde, Tim Ward, Peter Lowery, Julio Martinez (Collins John, 53rd), Marco Pappa, Logan Pause (Baggio Husidic, 60th), Brian McBride (Justin Mapp, 78th), Patrick Nyarko

Attendance: 24,572

Chivas Usa-Colorado Rapids 0–1 (Omar Cummings 55')

Chivas USA: Kennedy, Trujillo, Bornstein, Umaña, Jazic, Kljestan, Saragosa, Lahoud (63' Padilla), Flores (45' Braun), Galindo (74' Chijindu), Romero

Colorado Rapids: Pickens, Kimura, Moor, Earls (87' Palguta), Wynne, Larentowicz, Ballouchy, Mastroeni (66' Thompson), Clark (77' LaBauex), Casey, Cummings

Ammoniti: Osael Romero, Jeff Larentowicz;
Attendance: 18,653

Seattle Sounders-Philadelphia Union 2-0 (Brad Evans 12', Fredy Montero 43')
Seattle Sounders - Kasey Keller, Zach Scott, Tyrone Marshall, Jhon Kennedy Hurtado, Leo Gonzalez, Roger Levesque, Brad Evans, Osvaldo Alonso, Steve Zakuani (Mike Fucito 76), Freddie Ljungberg (Sanna Nyassi 60), Fredy Montero.
Philadelphia Union - Chris Seitz, Jordan Harvey, Danny Califf, Toni Stahl, David Myrie (Jack McInerney 78), Andrew Jacobson, Danny Mwanga (Stefani Miglioranzi 46), Roger Torres (Amobi Okugo 71), Michael Orozco, Sebastien Le Toux, Alejandro Moreno.

venerdì 26 marzo 2010

Preview: Colorado Wild Rapids

Da tre stagioni i Colorado Rapids falliscono l'accesso ai play-off, e non senza mugugni del patron Stan Kroenke che concentra maggiori attenzioni ai londinesi dell'Arsenal di cui è azionista di maggioranza.

Nell'ultima stagione però il traguardo era davvero alla portata del team guidato dall'inglese Gary Smith, ma nel rush finale Mastroeni e compagni vi sono arrivati fisicamente scarichi e logori, e complici una serie di beffardi pari interni hanno vanificato la più che buona prima parte di stagione.

La stessa conferma di Smith è stata in bilico in questa off season, ma alla fine è arrivata: ciò tenendo conto di alcuni aspetti come il budget modesto, il lavoro svolto con i giovani ed anche l'opportunità di un cambio tecnico senza reali garanzie di un salto di qualità.

Per Smith, però, sarà bene non cullarsi su una fiducia piena perchè potrebbe essere presto disarcionato dal cavallo su cui siede. Non di meno la formazione di Denver ha scelto la via del rinnovamento del parco giocatori.

Scelta finalizzati più a creare una squadra muscolare e solida per quanto concerne difesa e centrocampo, ma un pò povera di tecnica individuale.

La difesa della porta è affidata a Pickens che dovrebbe aver superato una serie di problemi fisici che nel corso del passato torneo l'hanno visto avvicendarsi con Burpo. Alle sue spalle ci sarà Ian Joyce al rientro negli States dopo le esperienzi inglesi al Watford e al Southend. Ceduto ancora on loan in USL-2 invece il giovane Ceus.

Burpo, invece, al pari del difensore Gibbs è stato scambiato con i New England Revolution: da Boston è arrivato il promettente mediano Jeff Larentowicz e l'ala Wells Thompson. Un trio di giocatori è andato a Toronto: Harden, Peterson ed in ultimo La Brocca con in cambio il terzino destro Marvell Wynne. Il terzino sinistro Harvey è volato ai Philadelphia Union nell'Expansion Draft. Tagliati inoltre: Noonan, Diz e Dalby (anche un provino al Siena nel suo passato).

La difesa apperentemente non sembra irrestibile: Wynne sulla destra è una scheggia ma spesso le sue sgroppata si trasformano in un pericoloso tallone d'achille, Palguta e Baudet sono centrali fisici un pò lenti, e quindi probabile che sia l'ex Dallas Drew Moor ad essere dirottato in mezzo dove potrebbe esser impiegato anche Mastroeni, ma occhio al giovanissimo centrale colombiano Murillo che segue le orme di altri connazionali scelti nel ruolo da diversi team MLS.

A sinistra sulla carta non vi è un titolare predestinato potrebbe essere il giovane irlandese Danny Earls (preso dai Rochester Rhinos su indicazione dell'assistant coach Kevin Guppy), ma si giocano le loro chances anche Rob Valentino (un generation adidas che sia ai Revs che in Colorado non si è mai visto) e il giapponese Kosuke Kimura (visto per lo più sulla destra).
Visto l'organico a disposizione potrebbe esserci una svolta tattica per la difesa a tre, ma raramente questa scelta è appartenuta a tecnici britannici.

In mezzo al campo Mastroeni, lo scozzese Jamie Smith e Larentowicz sembrano garantire molta legna, il compito di alzare il tasso tecnico spetterà al marocchino Mehdi Ballouchy, Thompson e al rientrante Colin Clarke (confidando nel suo pieno recupero fisico). Curiosità attorno al rientrante Ciaran O'Brien che bene ha fatto in USL1 lo scorso anno con i Montreal Impact dopo qualche gara anche con gli Austin Aztex, ma le scommesse si chiamano Ross LaBauex (Superdraft) e Andy LoRei (Rochester Rhinos, attualmente in prova).

Davanti le certezze Conor Casey ed Omar Cummings, un tandem che con i propri gol può fare la fortuna di un team in una stagione, ed alle cui spalle oltre al giovane Schunk vi è anche l'atteso debutto dell'ex centravanti della nazionale Under 20 americana e del college di Harvard Andrè Akpan.

Sulla carta una squadra solida, senza troppa fantasia, ma anche con qualche limite su cui lavorare ed eventualmente intervenire con il mercato, ma centrare la qualificazione ai play-off potrebbe essere ancora assai difficile.

Roster

Portieri: Steward Ceus (on loan to Charlotte Eagles-Usl2*), Ian Joyce (Southend-Ing), Matt Pickens;
Difensori: Julien Baudet(Francia), Danny Earls (Eire, Rochester Rhinos), Michael Holody, Kosuke Kimura, Drew Moor, Oscar Murillo (Colombia, Dep. Quindio-Col), Scott Palguta, Rob Valentino, Marvell Wynne (Toronto);

Centrocampisti: Mehdi Ballouchy (Marocco), Colin Clark, Ross LaBauex (Superdraft), Jeff Larentowicz (NE Revolution), Pablo Mastroeni, Ciaran O'Brien (Montreal Impact, fine prestito), Jamie Smith (Scozia), Wells Thompson (NE Revolution);

Attaccanti: Andre Akpan, Conor Casey, Omar Cummings (Jamaica), Ross Schunk;

Preview: always moving Toronto

Il count down della prima giornata della MLS 2010, non blocca le trattative di mercato: molte team sembrano intenzionati ad apportare proprio sul foto finish dell'avvio di stagione alcuni correttivi.

La domanda sarebbe perchè ridursi all'ultimo istante tra preseason, training camp con tanti trialist, e trattative varie? La risposta più logica: in realtà continua ad essere l'assoluta inponderabilità del pallone, e certo neppure oltre Atlantico sembrano esserne immuni.

L'esempio più calzante di uno stato di precaria incertezza è Toronto: precampionato mediocre, addii illustri ed un nuovo tecnico, Preki, apparentemente indigesto allo spogliatoio dei reds da quanto sembra filtrare attraverso i soliti ben informati.

Eppure la posizione di Preki è ben salda proprio in virtù di una profonda amicizia con il responsabile dell'area tecnica Mo Johnston. Ed allora lo scozzese fedele al nickname coniato dai tifosi decide di mettere tutti in "move". Del resto Preki è un tecnico che sembrava poter garantire risultati, e soprattutto quei play-off falliti clamorosamente all'ultima giornata nella gestione di Chris Cummins (subentrato al dimissionario John Carver).

Ecco così maturare lo scambio che vede spedire il terzino destro Marvell Wynne a Denver in cambio del centrocampista Nick La Brocca e di una futura scelta al Superdraft. Tutti felici anche perchè Preki aveva già fatto intendere di apprezzare più il giovane Attakora che il nazionale Usa, e soprattutto era alla ricerca di elementi in grado di garantire dinamismo al centrocampo.

Le spine nel club canadese sono molteplici, l'esempio ormai più noto è quello dell'attaccante Ali Gerba, rimandato ad allenarsi in Canada dopo la prima gara disputata dai reds nel Carolina Challenge Cup. La volontà del team è quella di rilasciare l'atleta che però ha dalla sua un contratto garantito e per cui si sta cercando un accordo.

Il paradosso è che l'attacco, già privo dell'infortunato e poco amato Chad Barrett, necessitava di rinforzi, e si fatica ad individuare chi possa affiancare con continuità e profitto l'ottimo Dwayne De Rosario in prima linea tra i giovani Abdus Ibrahim (spesso provato da ala destra nel preseason) e O'Brian White.


Immutati restano i dubbi poi sul reparto difensivo, dove neppure le parate dell'ottimo svizzero Stefan Frei possono sempre opporsi ai frequenti svarioni di Garcia e compagni, e come noto Toronto necessita di un difensore centrale che guidi il pacchetto arretrato.

I tifosi della città dell'Ontario hanno rinnovato in massa l'abbonamento per il "BMO Stadium", ma i malumori in seno alla tifoseria crescono anche per gli addii illustri dei beniamini Guevara, Robinson e Serioux, soprattutto in modi non indolore a leggere i rispettivi saluti.

Fin qui cosa si è perso, ora quel che si è guadagnato in fase di mercato, pochissimo al Superdraft di Philadelphia con due scelte disponibili nei giri finali, è arrivato il giovanissimo Generation Adidas Zach Herold ed ancora si deve decidere se tesserare il centrocampista camerunense Nana Joseph.

Di sicuro ha funzionato l'asse con Colorado: perchè da Denver sono arrivati prima di La Brocca, l'ala destra Jacob Peterson (sfortunatamente ancora infortunato) e il difensore cenrale o di sinistra Ty Harden.

Il tutto appare troppo poco, anche perchè numerosi sono stati i giocatori trattati, e che hanno svolto il precampionato agli ordini di Preki. Due potrebbero nelle prossime ore essere tesserati, ovvero il centrocampista argentino Martin Saric e il difensore canadese Adrian Cann (danesi Esbjerg). Nelle ultime ore è arrivato per un trial il portiere Jon Conway e ciò perchè potrebbe lasciare il secondo portiere Edwards.

Tra i tanti trialist spiccaNO anche i nomi del difensore italiano Alessandro Zamperini, ma anche di due vecchie conoscenze del nostro calcio l'ex leccese Alexei Eremenko e l'ex juventino Andrade. Una buona impressione era venuta dal centrocampista ugandese Vincent Kayizzi (serbi del Srem) e dal terzino destro Dan Gargan.

Ad oggi il roster è alquanto contingentato, e quindi forzatamente andrà rimpinguato almeno per bissare la Voyageurs Cup dello scorso anno - contro Vancouver e Montreal - che vale un posto nei preliminare della Concacaf Champions League.

Roster

Portieri: Stefan Frei (Svizzera, GA), Brian Edwards (Usa);

Difensori: Nana Attakora, Jim Brennan, Nick Garcia (Usa), Emmanuel Gomez (Gambia), Ty Harden (Usa, Colorado Rapids), Zach Herold (Usa, GA, Superdraft);

Centrocampisti: Sam Cronin (Usa), Julian De Guzman (DP), Gabe Gala, Nick La Brocca (Usa, Colorado Rapids), Jacob Peterson (Usa, Colorado Rapids), Amadou Sanyang (Gambia);

Attaccanti: Chad Barrett (Usa), Dwayne De Rosario, Ali Gerba, Abdus Fuad Ibrahim (Usa, GA), O'Brian White;

* Nota Bene: Toronto ha successivamente tagliato il portiere Edwards, e tesserato il portiere Jon Conway (ex Chivas Usa), il difensore Dan Gargan (ex Puerto Rico Islanders) e il centrocampista argentino Martin Saric (ex NK Celje in Slovenia);

Mercato
Cessioni: Guevara (c, out of contract, Motagua-Hon), Serioux (d, Houston Dynamo), Wynne (d, Colorado Rapids), Fellinga (d, waived), Vitti (c/a, Independiente-Arg, fine prestito), Robinson (c, Red Bulls);

Trialist: Vincent Kayizzi (c, Uganda), Alexei Eremenko (c, Finlandia), Paul Dickov (a, Scozia), Hunter Gilstrap (p, Usa), Milos Kocic (p, Serbia), Costa Bajic (a, Serbia), Ibrahim Said (d, Egitto), Dan Gargan (d, Usa), Jorge Andrade (d, Portogallo), Ibad Muhammadu (c/a, Olanda), Junior Ischia (c, Argentina), Martin Saric (c, Argentina), Alessandro Zamperini (d, Italia), Adrian Cann (d, Canada), Abdou Jammah (d, Gambia), Nana Joseph (c, Camerun, Superdraft), Peter Ijeh (a, Nigeria), Jon Conway (p, Usa);

Kick Off: Seattle batte 2-0 Philadelphia

E finalmente arrivò il giorno in cui a parlare fu il campo... La stagione 2010 della Major League Soccer è partita ufficialmente: con la gara del QWest Stadium tra Seattle Sounders e Philadelphia Union.

Spettacolare la cornice presente nell'impianto, con un audience vicino ai 40.ooo tifosi presenti e ciò a testimoniare quanto felice sia stata la scelta dell'expansion team 2009 e di quanto l'area del Nord Ovest degli States segua il soccer. Ed in tal senso sarà interessante vedere gli effetti dei futuri ingressi di Portland e Vancouver.

Interesse notevole anche per i Philadelphia Union alla loro prima assoulta guidati dal polacco Piotr Nowak, senza considerare le notevoli attese alla ricerca di conferme per il tem di Sigi Schimd.

Gli Union pagano lo scotto dell'esordio con tanta emozione e probabilmente anche qualche problema inevitabilmente tattico connesso ad un gruppo totalmente nuovo e con alcune scelte bizzarre. Nowak poi non può disporre del brasiliano Fred, e lascia fuori dall'undici titolare il mediano Miglioranzi e il centrale jamaicano Thomas.

Questo il primo undici schierato da Philadelphia: Seitz in porta; Myrie, Stahl, Califf e Harvey in difesa; in mediana Jacobson, due fuori ruolo Orozco e Mwanga, e il giovane colombiano Torres; Le Toux e Alejandro Moreno in attacco.

Risponde Seattle: Keller tra i pali; Scott, Marshall, Hurtado, e Gonzalez nel pacchetto arretrato; Alonso, Evans, Ljungberg e Zakuani in mediana; e il duo Levesque-Montero in avanti.

Il pallino del gioco è sin dalle prime battute in mano ai giocatori in maglia verde smeraldo che costringono spesso al fallo i giocatori degli Union, e il fischietto del match il sig. Ricardo Salazar è pronta ad annotare sin da subito i nomi di Califf e soci anche se si dimostra alquanto indulgente sugli atteggiamenti di Ljungberg.

Al 12' i Sounders sbloccano il match con il centrocampista Brad Evans su assist di Steve Zakuani da sinistra, ed è poi l'attaccante colombiano Fredy Montero a chiudere il match al 43' deviando di testa in porta una conclusione di Alonso dal limite dell'area, con gli Union da poco in inferiorità numerica per il doppio giallo al finlandese Toni Stahl. Poco prima del raddoppio e dell'espulsione gli Union avevano trovato il pari con l'ex Sebastian Le Toux, ma il francese era in posizione di fuorigioco quando aveva superato Keller.

Piccola curiosità: anche lo scorso nel prologo del torneo tra Sounders e Red Bulls (3-0), Evans e Montero scrissero il loro nome nell'albo dei marcatori.

Ad inizio ripresa Nowak corre ai ripari inserendo Miglioranzi per il congolese Mwanga al fine di riequilibrare la formazione, ma risulta impossibile riaprire il match con i Sounders che festeggiano il primo successo stagionale.

Da rimarcare che questa gara ha segnato oltre il ritono di Califf in MLS, anche l'esordio assoluto di molti elementi: il subentrante Fucito nei Sounders, e di ben sette elementi tra gli Union, ovvero Orozco, Myrie, Stahl, Torres, Mwanga, Okubo e McInerney

Teams
Seattle Sounders-Philadelphia Union 2-0
Marcatori: 12' Brad Evans, 43' Fredy Montero

Seattle Sounders

18 Kasey Keller - 20 Zach Scott, 34 Jhon Kennedy Hurtado, 14 Tyrone Marshall, 19 Leonardo Gonzalez - 3 Brad Evans, 6 Osvaldo Alonso, 10 Freddie Ljungberg (59' Sanna Nyassi), 11 Steve Zakuani (75' Michael Fucito) -24 Roger Levesque 17 Fredy Montero; [Panchina: 28 Terry Boss, 4 Patrick Ianni, 5 Tyson Wahl, 12 Nathan Sturgis, 23 Sanna Nyassi, 2 Michael Fucito, 16 David Estrada] Head Coach: Schmid

Philadelphia Union
1 Chris Seitz - 21 Dave Myrie (84' Jack McInerney), 4 Danny Califf, 12 Toni Ståhl, 2 Jordan Harvey - 8 Andrew Jacobson, 16 Michael Orozco, 10 Danny Mwanga (45' Stefani Miglioranzi), 20 Roger Torres (70' Amobi Okugo) - 9 Sébastien Le Toux,15 Alejandro Moreno; [Panchina: 18 Brad Knighton, 5 Shavar Thomas, 6 Stefani Miglioranzi, 23 Nick Zimmerman, 13 Kyle Nakazawa, 14 Amobi Okugo, 19 Jack McInerney] Head Coach: Nowak

Referee: Ricardo Salazar
Yellow Cards: Danny Califf, Toni Ståhl, Dave Myrie, Alejandro Moreno;
Red Cards : Toni Ståhl (40')