Due le notizie più importanti dell'ultima ora che giungono di là dell'Oceano Atlantico: l'ufficialità dell'acquisto di Micheal Orozco da parte dei Philadelphia Union, e soprattutto l'addio di Steve Ralston alla maglia dei New England Revolution.
L'addio di Ralston è un brutto colpo per chi come il sottoscritto ha iniziato a seguire la MLS sin dalla sua nascita nel 1996, perchè lui è, o era, uno degli ultimi "highlander"! Cioè quel sempre più esiguo gruppo di calciatori presenti nei roster dei club sin dal 1996, per di più nel suo caso in modo ininterrotto e con un ruolo da protagonista.
All'origine di tutto Ralston è scelto nel draft dai Tampa Bay Mutiny proveniente dalla Florida International University (FIU), e diviene ben presto uno degli elementi più interessanti della squadra guidata sul campo dal colombiano Carlos Valderrama e trascinata dalle reti di Roy Lassiter (un breve passato al Genoa in B per chi non los sapesse). E non a caso Ralston meritò il titolo di miglior Rookie nel 1996.
Già nel 1997 entra nel giro della nazionale a stelle e strisce con cui colleziona 35 presenze e 4 reti, vincendo due Gold Cup (2005 e 2007). Nel 2002 con la scomparsa del team della Florida, emigra a Boston e con i Revs colleziona 201 gare di regular season e 25 di play-off con 44 gol all'attivo e decine di assist.
Sempre con i New England conquista i galloni di capitano, l'US Open Cup (2007) e la Superliga Nord Americana (2008). Autentica icona della MLS di cui detiene i record complessivi per presenze (412) ed assist (142).
L'addio alla maglia dei Revs, in realtà, potrebbe per Ralston non voler dire appendere al chiodo gli scarpini. Il giocatore nativo del Missouri, classe 1974, potrebbe far gola ai Wizards di Vermes e ai Philadelphia Union, e troverebbe l'interesse di due dei neonati team dell'USSF D2: St. Louis e Tampa Bay.
Ralston, contrattualmente era un out of contract con i Revs, ed ha rifiutato l'offerta di rinnovo proposto dall'head coach scozzese Steve Nicol. Non è da escludere che alla base dell'addio vi siano ragioni di ordine economico, del resto da anni i Revs attuano una politica di risparmi e tagli che è notoriamente fonte di dissidi con i loro giocatori (A. John, Dorman, Larentowicz, Albright). Per di più va ricordato come Ralston abbia saltato gran parte della stagione, ed in particolare il finale proprio per quella tipologia di infortuni dal lungo decorso che per la MLS è spesso ragione di risoluzioni contrattuali.
L'altra notizia del giorno riguarda appunto i Philadelphia Union che hanno raggiunto l'accordo con i Red Bulls per l'allocation lottery che assegnava i diritti del giovane difensore della nazionale Michael Orozco.
Gli Union avevano già raggiunto l'accordo con il giocatore che aveva espresso il desiderio di chiudere la propria esperienza in Messico nel San Luis (tre anni) per ritornare agli ordini di Piotr Nowak, suo ex ct nella selezione olimpica americana ai giochi di Pechino.
L'ostacolo da superare era rappresentato dall'indennizzo economico da assegnare ai Red Bulls che in quel momento erano i primi nell'elenco dell'allocation lottery, ovvero il sistema che assegna ai team i giocatori americani di interesse nazionale provenienti da formazioni estere. Dopo qualche scaramuccia tra i team, l'accordo è arrivato grazie ad un congruo assegno di cui però come abitudine la Mls tende a mantenere il più assoluto riserbo.
Infine, un movimento estero per uno dei giocatori americani tecnicamente più dotati, ma ancora non esploso appieno. L'ex Dallas, Kenny Cooper lascia in prestito i tedeschi del Monaco 1860 (Serie B, club sempre attanagliato da difficoltà economiche) per i paricategoria inglesi del Plymouth Argyle.
Il club della Championship inglese è impelagato nei bassi fondi della classifica e rischia di scivolare in terza serie, e punta molto su Cooper per risollevarsi. Almeno questa è la speranza dell'head coach Paul Mariner e del suo assistente John Carver. Due nomi noti anche ai tifosi della Mls per la lunga carriera di Assistent Coach del primo ai Revs, e della parentesi del secondo alla guida di Toronto.
Per il venticinquenne ('84) attaccante di Baltimora si tratta di un ritorno in Inghilterra visto che vi mosse i primi passi di calciatore nel settore giovanile del Manchester Utd e poi all'Oldham, senza considerare che il padre sia di nazionalità inglese. Il trasferimento ai "Pilgrins" è una ghiotta occasione per conquistare l'attenzione del ct Bob Bradley in vista dei prossimi mondiali in SudAfrica.
Piccola curiosità nei Plymouth Argyle milita il difensore Réda Johnson: nativo di Marsiglia, con cittadinanza francese, algerina (madre), americana (padre) che difende i colori della nazionale del Benin. Più che un caso sportivo, uno da interrogazione all'ONU.
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Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",
il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.
Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.
Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.
Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.
Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.
Giuseppe
sabato 30 gennaio 2010
Ralston lascia i Revs, Orozco agli Union, Cooper agli inglesi del Plymouth
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