Partiamo dalla capitale, dove i DC United hanno ufficializzato la composizione dello staff tecnico che affiancherà il nuovo head coach Curt Onalfo. Le scelte sono state fatte all'insegna della tradizione del club puntando su ex giocatori rossoneri come lo stesso Onalfo: assistenti Kris Kelderman, già vice del tecnico ai Wizards, e l'appena ritiratosi Ben Olsen, mentre Mark Simpson continuerà la preparazione dei portieri.
Novità in tempo reale, anche i New York Red Bulls hanno il loro nuovo tecnico. Ampiamente prevedibile che la scelta del norvegese Erik Soler, nuovo general manager del team, cadesse su un tecnico europeo e possibilmente di provata esperienza internazionale.
La lieta novella , e se sia lieta lo vedremo nel tempo, è stata la scelta sul prossimo 58enne svedese Hans Backe, recentemente alla guida per appena nove gare del Notts County in Inghilterra. Backe per certi versi può essere considerato la controfigura di Sven Goran Eriksson, di cui è grande amico e collaboratore: recentemente al Manchester City e nella selezione del Messico, e per finire al Notts County.
La carriera di Backe per lo più si è svolta in Scandinavia: tra Svezia, Norvegia e più recentemente Danimarca (Aalborg, Copenaghen) dove ha conseguito i migliori risultati. Piccole parentesi anche al Salisburgo e ai greci del Panathinaikos. La sensazione che la scelta di Backe sia funzionale ad un progetto di medio termine che innanzitutto punti ad un lavoro sulle fondamenta del club sia a livello organizzativo di compiti e competenze che tecnico-tattico.
Tuttavia, Backe non sembra un tecnico abile a gestire le pressioni di dirigenti, tifosi e tecnici, e questo in una piazza tritatutto come New York potrebbe essere fatale. Nel suo compito sarà coadiuvato dai confermati Richie Williams e Des McAleenan.
Anche il mercato inizia a registrare novità nella "grande mela", un arrivo e soprattutto un addio: torna in Venezuela (al Deportivo Tachira) il contestatissimo centrocampista Jorge Rojas, ex pupillo di Juan Carlos Osorio; mentre arriva il jolly difensivo costaricano Roy Miller Hernandez (1984), reduce da una pluriennale esperienza sempre nel calcio scandinavo tra Bodo Glimt, Rosenborg e Orgryte.
Un solo team dei sedici resta ad oggi ancora al palo, senza aver scelto il proprio futuro tecnico: sono i Chicago Fire. Qui il g.m. Frank Klopas è pronto a scommettere sul tecnico messicano Carlos De Los Cobos (ex ct di El Salvador). L'alternativa è rappresentata da Tom Soehn.
L'eventuale arrivo di De Los Cobos porterebbe in dote anche l'ala destra salvadoregna Julio Enrique Martinez (1985), attualmente in forza ai messicani del Leon (seconda divisione) ma destinato a lasciare il club.
Nella città del vento, però, è in atto una vera ricostruzione per sopperire ai disastri della gestione Denis Hamlett legati principalmente alla gestione del parco giocatori. I Fire hanno perso Blanco ritornato in patria al Vera Cruz, Soumare (ceduto ai francesi del Boulogne a settembre), il ritirato Prideaux, Rolfe ed ora è anche ufficiale l'addio di Gonzalo Segares.
Il duttile difensore mancino costaricano dopo essersi proposto a vari team scandinavi, ha trovato un ingaggio con i ciprioti dell'Apollon Limassol. Quello cipriota è un calcio in forte crescita, seppur ancor molto grezzo, come testimoniano i risultati della nazionale e la partecipazione con buoni risultati di due club ad altrettante fasi a gironi della Champions League.
A Chicago, dopo i rinnovi dei veterani Brown e McBride, e la fondamentale conferma del guatemalteco Marco Pappa puntano a trattenere anche il giovane ghanese Patrick Nyarko, ma anche per lui c'è qualche sirena europea da fermare. In entrata, stando ai rumors che rimbalzano vi sarebbe il difensore polacco Kryszystof Krol, un giovane (1987) con esperienze nel settore giovanile del Real Madrid e che attualmente milita con l'ex Fire Frankowski allo Jagellonia.
Nel vicino Missouri, a Kansas City il tecnico Vermes non è riuscito a trattenere l'esterno offensivo Herculez Gomez, giocatore dal grande talento sin dagli esordi ai Galaxy ma assai discontinuo. Per lui si sono aperte le porte del Puebla, compagine della massima serie messicana in cui milita l'ex capocannoniere Mls Carlos Ruiz. Il centravanti guatemalteco dopo alcune stagioni in tono minore nella lega, e lasciato partire da Toronto alla volta del Paraguay, sembra aver ritrovato il feeling con il gol che sembrava aver smarrito.
Sempre a proposito di rumors, i Wizards che puntano ad uno dei difensori colombiani acquisiti dalla MLS, avrebbero messo gli occhi sul difensore argentino Facundo Imboden (1980), ex Boca Juniors ed il cui contratto con i cileni dell'Universidad Catolica è appena scaduto. Il giocatore, però, è inattivo dallo scorso aprile a causa di un grave infortunio.
Infine, tappa verso sud direzione Texas, dove segnaliamo il provino in corso di Stuart Holden con il Burnley (Premier League). Il centrocampista degli Houston Dynamo è tecnicamente anch'egli "out of contract" ed ha diverse proposte sul tavolo: dal rinnovo offerto dalla Mls a proposte di diversi club britannici, anche perchè per lui non servirebbe il permesso di soggiorno essendo nato in Scozia ed avendo doppio passaporto.
A Dallas, il tecnico Schellas Hyndman ha ufficializzato il primo rinforzo per la difesa degli Hoops: o il 29enne ghanese Aziz Ansah. Ansah lo scorso 18 novembre ha anche fatto parte della selezione delle "black star" che ha giocato contro l'Angola e vanta nove presenze con la nazionale maggiore del paese africano.
Ansah nelle ultime due stagioni ha giocato in Nigeria nell'Heartland, ma nel passato ha girovato un pò tra il Ghana (Asante Kotoko e Great Olympics) e l'Europa tra Belgio, quindi nella stagione 99-00 una militanza nella primavera del Napoli, ed infine Israele e Bahrein, prima del ritorno in patria e la nuova esperienza in Nigeria.
Ansah nelle ultime due stagioni ha giocato in Nigeria nell'Heartland, ma nel passato ha girovato un pò tra il Ghana (Asante Kotoko e Great Olympics) e l'Europa tra Belgio, quindi nella stagione 99-00 una militanza nella primavera del Napoli, ed infine Israele e Bahrein, prima del ritorno in patria e la nuova esperienza in Nigeria.
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