I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


giovedì 14 gennaio 2010

Mondiali 2018-2022: l'USSF presenta la candidatura

SudAfrica 2010, Brasile 2014: chi ospiterà le fasi finali dei mondiali del 2018 e del 2022?


Gli Usa hanno avanzato la propria candidatura per entrambe le edizioni, sebbene appare altamente probabile che la prima delle due edizioni sia destinata all'Europa, mentre una candidata forte extra-europea potrebbe essere l'Australia. Decisioni attese tra poco più di dieci mesi dalla FIFA.

In America, però, ci credono: del resto - ricordano dall'USSF al massimo organismo calcistico - i mondiali del 1994 sono ancora commercialmente il miglior risultato per incassi e presenze allo stadio rispetto anche le successive tre edizioni ed il dato non potrà lontanemente essere eguagliato dalla prima kermesse in terra africana.

I mondiali del 1986 erano destinati ad essere ospitati dalla Colombia che però nel 1982 vi rinunciò per problemi principalmente economici, d'urgenza si decise di riassegnarli: tre pretendenti il Messico che li aveva accolti già nel 1970, il Canada e gli Usa.

Vinse il Messico, anche perchè alla Fifa c'era scetticismo verso un'edizione negli Stati Uniti che vedevano emergere le prime difficoltà di una NASL spendacciona e non ben radicata nel tessuto sociale come testimoniava il modesto seguito di pubblico in quasi tutti gli stadi. Chissà se quel mondiale fosse stato ospitatato in Nord America forse si sarebbe potuta evitare la bancarotta della Nasl due anni più tardi, ma questo non è dato saperlo...


Il mondiale di calcio negli Usa vi arriva nel 1994, anche grazie alle spinte dell'ex statista Henry Kissinger: la nazionale di casa già all'edizione italiana era finalmente tornata a calcarne il palcoscenico da cui mancava dall'edizione del 1950. E sebbene il pubblico americano non era molto competente, però puntualmente rispose presente ed insieme arrivarono turisti da ogni dove per l'occasione. Piccola chicca la mascotte era il cane Dingo.


Ciò che rimane più di ogni cosa nelle memoria degli organizzatori era il caldo rovente l'umidità, anche perchè per esigenze televisive si scelse di giocare ad orari tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. Nella memoria dei tifosi rimangono le prodezze dei campioni, ma anche quelle storie tristi del nuovo doping di Maradona o dell'assassinio di Escobar al rientro dell'eliminata Colombia.


Merito di quel mondiale è anche la crescita della pratica del calcio negli Usa,, e soprattutto la nascita di una nuova lega: la Major League Soccer. Volano anche per l'attività del calcio femminile in cui le atlete americane hanno più volte eccelso.
Secondo Alan Rothenberg, ex capo della macchina organizzativa di quei mondiali, la nazionale americana potrebbe essere competitiva per il titolo già nel 2018. Probabilmente questa rappresenta un'illusione a dispetto della crescita del "soccer".
Prendendo per buona questa teoria, l'USSF, e forte anche del sostegno del presidente Barack Obama, vorrebbe che ciò avvenisse sul suolo americano e consacrasse definitivamente questo sport nel cuore degli americani.

In ballo come detto ci sono le assegnazioni dei mondiali del 2018 e del 2022, e la candidatura è rivolta ad entrambe le edizioni. Il presidente dell'USSF Sunil Gulati ha presentato a supporto della domanda un'offerta di 18 città che potranno ospitare le gare. In realtà stando alla FIFA queste poi dovranno essere ridotte tra 9 e 12.

La bid americana comprende soli impianti già esistenti, per lo più stadi in uso alle franchigie di football americano vista la politica della MLS dei SSS: Atlanta, Baltimore, Boston, Dallas, Denver, Houston, Indianapolis, Kansas City, Los Angeles, Miami, Nashville, New York, Philadelphia, Phoenix, San Diego, Seattle, Tampa e Washington, D.C.

A sorpresa escluse rispetto all'edizione del 1994, per vari motivi: Chicago, Detroit, Orlando e San Francisco. Ma anche altre appetibili: Charlotte, Cleveland, Jacksonville, Oakland, Tulsa, Birmigham, St. Louis e New Orleans.

Nonostante una grande macchina organizzativa ed economica, però, gli Usa non sembrano essere tra le favorite. La candidatura europea più forte, insieme a quella dell'Inghilterra, pare essere quella della Russia che contese quando ancora si chiamava Unione Sovietica l'edizione del 1990 all'Italia.

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