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Il Comitato etico della Fifa, riunitosi a Zurigo, lo ha giudicato colpevole dell'accusa di corruzione nell'ambito della campagna elettorale per la presidenza della Federazione internazionale da cui ritiro' la sua candidatura prima di essere sospeso per 7 settimane, e che si era chiusa lo scorso 1 giugno con la rielezione di Joseph Blatter.
Bin Hammam, qatariota, grande "sponsor" dell'assegnazione proprio al Qatar dei mondiali del 2022: una decisione che potrebbe tornare nuovamente in discussione, viste alcune voci circolanti di nanipolazioni e corruzioni perpetuate prima della votazione.
La vicenda aveva coinvolto anche l'ex potentissimo uomo d'affari di Trinidad Jack Warner, presidente del club caraibico del Joe Public e dal 1990 guida autoria della Concacaf, che a seguito dell'avvio di un procedimento a suo carico si era dimesso lo scorso 21 giugno.
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