La vigilia della seconda sfida del Messico nella Gold Cup 2011 contro Cuba è scossa violentemente dalla notizia di ben cinque positività al test antidoping eseguito lo scorso 21 maggio presso i laboratori dell'UCLA.A darne notizia nella conferenza stampa indetta dalla Federazione Messicana il segretario generale Decio De Maria che di fatto ha anticipato la scelta di escludere i cinque elementi dalla sfida odierna e preannunciato la richiesta alla Concacaf per la sostituzione nel roster agli ordini del c.t. Josè Manuel De la Torre.
I calciatori coinvolti risultano il forte portiere Guillermo
Ochoa ed il centrale di difesa Francisco Rodriguez (PSV Eindhoven), entrambi in campo da titolari nella prima uscita contro El Salvador e per cui la positività è stata ricollegata alla presenza di tracce di clenbuterolo, sostanza spesso legata a cure come l'asma, l'ipertensione e che tuttavia sembra trovare un uso improprio nel combattere i disordini alimentari. Già da tempo la NADA aveva anche emesso un avviso proprio per il rischio di entrare in contatto con il clenbuterolo in modo incosapevole mangiando della carne.Gli altri tre elementi a risultare positivi sono stati: Antonio Naelson “Sinha”, Christián Bermúdez ed Édgar Dueñas. Il primo ed il terzo in forza al Toluca, il secondo all'Atlante.
La Federazione centro-americana ha preannunciato provvedimenti, tuttavia al contempo tenterà di approfondire la situazione per determinarne la causa perchè stando ad alcune considerazioni si teme che tra il 17 e il 20 maggio il gruppo abbia mangiato del cibo contaminato.
In tutto ciò pesa la volontà della Federazione di combattere in modo radicale e netto contro il doping anche perchè non si sono ancora spenti gli echi relativi alla positività - riscontrata nel 2005 durante la Confederation Cup - da parte di Aaron Galindo e Salvador Carmona, con quest'ultimo nuovamente trovato positivo nel gennaio 2006 e squalificato a vita.

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