I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


giovedì 8 aprile 2010

MLS link Italia: Un amore non corrisposto (Seconda Parte)

Pescando tra le cartelle dei file sul mio pc, tra le varie bozze di articoli scritti da pubblicare o incompleti, vi era la seconda puntata di MLS link Italia.

Nella prima parte - cliccate sul link per una veloce rilettura: http://mls-italia.blogspot.com/2010/02/mls-link-italia-un-amore-non.html - abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui quattro calciatori italiani di nascita e carriera calcistica che hanno militato in team della Major League Soccer.

In questo articolo sposteremo la nostra attenzione su quei calciatori che dopo l'esperienza in MLS hanno indossato maglie di compagini italiane, ed in ultimo in un terzo articolo tratteremo di quei calciatori stranieri nel cui curriculum figurano esperienze prima in Italia e poi in MLS.

Piccola precisazione in questo articolo non troveranno riferimenti nè Oguchi Onyewu, ne altri calciatori americani (Vincenzo Bernardo, Giuseppe Nazzani, Scooby Anderson, Bryce Wegerle, Sean Rush, Fabrice Picault) che non hanno mai avuto legami diretti o indiretti con team della MLS.

Il precursore di questo flusso migratorio, dagli States all'Italia, è stato ancora Alexi Lalas che all'indomani dei mondiali del 1994, si trasferisce al Padova neopromosso in Serie A e sotto la guida di Mauro Sandreani centra la salvezza nella prima stagione per poi scivolare tra i cadetti nella seconda con il difensore dai capelli rossi e il pizzetto già da alcuni mesi ritornato in patria per prendere parte nel marzo del 1996 al neonato torneo professionistico.

Nel curriculum italiano spiccano tre reti, curiosamente segnate alle due milanesi Inter e Milan, e al Torino con il cruccio di una quarta rete alla Juventus ingiustamente annullata.

A proposito di Milan, Roberto Donadoni lascia il club rossonero nel maggio 1996 con gli onori della vittoria di uno scudetto per approdare ai Metrostars New York. Un breve assaggio di America per poi rispondere alla chiamata del c.t. Arrigo Sacchi per prendere parte agli Europei in Inghilterra. In MLS Donadoni gioca due tornei, 1996 e 1997, e poi ritorna al Milan (autunno '97), voluto fortemente da Capello e dove disputa altre due stagioni assaporando la gioia di un altro scudetto (98/99 sotto la guida di Zaccheroni) prima di maturare una nuova esperienza "esotica" con Al Ittihad in Arabia Saudita.

Il primo vero prodotto calcistico della MLS ad essere esportato in Italia è l'attaccante Roy Lassiter, capocannoniere del torneo 1996 con l'ancora imbattuto record di 27 reti all'attivo, e che nell'ottobre viene ceduto in prestito dai Tampa Bay Mutiny al Genoa (Serie B) per 1,4 milioni di dollari. Una fugace apparizione perchè dopo poco più di due mesi l'attaccante ritornerà al team della Florida.

L'attaccante nativo di Washington D.C., però, non ebbe molta fortuna nei mesi trascorsi indossando la maglia del "grifone" rossoblu, dodici presenze e zero gol. In realtà lo zampino la dea bendata lo mise visto che in realtà un gol lo segnò con una pregevole rovesciata in area di rigore a Castel di Sangro, ma la gara a causa di una nevicata fu sospesa e vanificò la prodezza dell'americano.

Una curiosità non calcistica: ad inizio carriera Lassiter venne arrestato dalla polizia americana perchè implicato in una serie di furti con scasso, poichè riconosciuto da un agente che guardava un match della nazionale in televisione.

La sfortuna bersagliò anche il "paisà" venezuelano Giovanni Savarese che si distinse quale una delle più piacevoli sorprese della Major League Soccer sin dai suoi primi vagiti e grazie alle sue prestazioni conquistò anche la maglia "vino tinto" della nazionale con cui segnò quattro reti (una all'Argentina in un match di qualificazione ai mondiali).

Il cui primo assaggio con il calcio italiano arriva con il Perugia che nel 2000 lo ingaggia, ma i Gaucci poi lo dirottano alla Viterbese in C1 dove non riesce a ritagliarsi uno spazio. Quindi un breve ritorno negli Usa, poi l'approdo in team minori inglesi, e infine nel 2003 un nuovo ritorno in Italia alla Torres con appena una gara giocata a causa di un infortunio. Nel mezzo anche alcuni provini in giro, ed un incerto passaggio al Brera (CND) nel 2000/01 allenato da Walter Zenga.

Un tentativo in Italia, dopo le esperienze in MLS ai New England e ai Fire, anche per Jamar Beasley, fratello maggiore del più famoso DaMarcus (attualmente ai Rangers in Scozia) che nel 2002 trovò ingaggio alla Puteolana (C2). Lasciato il calcio per frequenti problemi fisici, Jamar è uno dei volti più rappresentativi del futsal, il calcio a cinque, e con la nazionale americana ha preso parte agli ultimi mondiali in Brasile nel 2008.


Nella stagione 2002-03 fa una comparsa in Italia, con la Sanremese nel Campionato Nazionale Dilettanti, il fantasista argentino Alberto Naveda, prodotto del vivaio del Boca Juniors e poi al Quilmes in patria, e tra i protagonisti dei Revs nelle stagioni '96 e '97, e per poi girovagare tra i campionati israeliani e scozzesi, prima dell'esperienza italiana.

Sull'onda lunga dei risultati ottenuti dalla nazionale under 20, hanno trovato estimatori in Italia l'attaccante newyorkese Gabriel Enzo Ferrari e il centrocampista Danny Szetela.

Szetela si mette in gran mostra al torneo under 20 in Canada, dove arriva già con alle spalle due stagioni con i Columbus Crew, passa agli spagnoli del Santander e poi nella finestra successiva di gennaio al Brescia che ne conferma il prestito anche per la stagione successiva. Con la maglia delle rondinelle Szetela, grande amico dell'azzurro (ma nativo del New Jersey) Giuseppe Rossi, gioca con sufficente regolarità seppur nel ruolo è il vice di Roberto Baronio, poi il team lombardo decide di non esercitare il riscatto ed esce dal gruppo della prima squadra. La scorsa estate il ritorno negli Usa ai DC United che però lo tagliano alla vigilia del torneo 2010. Szetela è attualmente in prova ai Philadelphia Union.

Ferrari viene ingaggiato dalla Sampdoria nel gennaio 2008 proveniente dal settore giovanile dei Red Bulls New York, compie un pò di apprendistato nella squadra primavera, esordisce in Coppa Italia contro l'Inter e poi inizia il classico giro di formazione con prestiti prima al Perugia, ed in questa stagione passa al Foggia e poi a gennaio si trasferisce alla Ternana. Ferrari è un centravanti molto fisico, ma ancora assai grezzo.

Sempre al Foggia, proprio in questa stagione è approdato l'attaccante argentino Franco Caraccio che dopo i mondiali under 20 era stato ingaggiato dagli Houston Dynamo dove però il ragazzo non si ambientò ed ottenne la rescissione preferendo ritornare in patria.

Nel luglio 2008 i San Josè Eartquakes ingaggiano il centrocampista brasiliano Francisco Gouvinho Lima, una lunga carriera in Italia (Lecce, Bologna, Roma, Brescia) e non solo. Nonostante le proposte di rinnovo offerte dal tecnico dei californiani Frank Yallop, Lima decide di ritornare in Italia e concludere il torneo 2009/10 con il Taranto.


Infine dalla MLS al calcio italiano è anche il percorso seguito in queste ultime due stagioni da David Beckham, ma la storia del part-time al Milan dello "spice boy" sotto contratto con i Galaxy è nota ad ogni latitudine.

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