I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


venerdì 16 aprile 2010

Prima gioia per Toronto nel prologo alla Week 4

La Week #4 del torneo MLS 2010 si è aperta giovedì notte con il prologo tra Toronto e Philadelphia Union, e diversamente da quanto fatto nelle precedenti settimane scriviamo da subito un breve sunto al match in un post che sarà destinato ad ospitare in work in progress anche i commenti delle gare in programma nel week-end.

Una sfida quella del "BMO Field" tra due team ancora cantieri aperti. I Phillies erano giunti in Canada galvanizzati dal loro primo successo assoluto nella lega contro i DC, mentre Toronto appare ancora attardata soprattutto nell'idea concettuale di una squadra, forse assemblata senza un vero e proprio disegno.
Preki - reduce dal poker di reti subite nella seconda frazione di gioco al "Foxboro" di Boston - vara una difesa inedita davanti al portiere svizzero Frei, con Attakora e il debuttante Adrian Cann in mezzo, e gli altri due nuovi arrivi sulle fasce: a destra il russo Maksim Usanov ed a sinistra il lettone Raivis Hscanovics (già in campo contro i Revs). Folto centrocampo a cinque alle spalle di De Rosario: con De Guzman nel ruolo di incursore offensivo, Gargan a destra, La Brocca a sinistra, Saric e Sanyang in mezzo.

Nowak guida i suoi ancora dalla tribuna e lascia la guida del team al suo secondo John Hackworth e risponde riproponendo l'undici iniziale che ha superato i DC: Seitz in porta, Arrieta, Califf, Orozco e Harvey nel reparto arretrato; Fred, Jacobson, Miglioranzi, e Torres in mediana, Le Toux e Alejandro Moreno davanti.

Toronto dovrebbe fare la partita anche perchè sospinta dai quasi 22.000 tifosi presenti e tutti imbardati in reds, ma sono gli Union a farsi preferire per la prima mezz'ora di gioca per le trame. Anche perchè Toronto si distingue per lo più per entrataccie, come quella da rosso diretto di Hscanovics sull'italo-americano Arrieta, ma il lettone rimedia un giallo. Poco dopo da un giallo sacrosanto è graziato anche il mediano argentino Martin Saric (foto dx, con la maglia dei sloveni del Celje), ma non il russo Usanov.

La svolta della gara arriva al 33', il "mohicano" Danny Califf effettua un normale retropassaggio al portiere Seitz che si appresta al rinvio, ma nel mentre l'esperto difensore alza il gomito contro il volto di De Guzman che era andato in pressing.

Inevitabile il cartellino rosso per il gesto antisportivo oltrechè falloso di Califf, punizione dal limite calciata da Dwayne De Rosario, un rasoterra che sembra destinato comodamente in bocca alle braccia di Seitz, ma l'ex numero uno del team olimpico combina la "frittata" (la seconda in due gare) e il pallone rotola oltre la linea bianca.

Ora le parti sembrano essersi invertite, Toronto ha dalla sua fattore campo, un gol di vantaggio e superiorità numerica, eppure in conclusione di primo tempo un'azione manovrata degli Union porta al pari: lo sigla con un preciso diagonale da dentro l'area il laterale mancino di difesa Jordan Harvey in sganciamento offensivo su assist del promettente colombiano Torres (foto dx).

Toronto incassa un gol a difesa schierata con il russo Usanov che non si accorge del movimento alle sue spalle di Harvey. Inevitabile con questo quadro di eventi che nell'intervallo Preki attui dei cambi e ridisegni il suo undici. Dentro due prime punte, O'Brien White e Chad Barrett, e fuori Usanov e Saric. Gargan scala a terzino destro, La Brocca si sposta sull'out destro della mediana con De Guzman in mezzo e De Rosario defilato a sinistra.

Ciò crea inevitabili problemi alla difesa degli Union che non aveva modificato il proprio assetto dopo l'espulsione di Califf. Ed Hackworth è costretto ad inserire il jamaicano Shavar Thomas togliendo quel "peperino" di Torres e posizionare Le Toux sull'out destro della mediana.

Nonostante la crescente pressione di Toronto che agisce con verticalizzazioni lungo verso la testa di Barrett e White e sugli inserimenti di De Rosario, Philadelphia tiene bene il campo con molto fraseggio e può rendersi anche pericolosa.

La gara sembra destinata al pari, ma all'80' ancora Seitz sposta l'ago della bilancia con un uscita bassa sui piedi di White che tagliava l'area in direzione opposta alla porta. Seitz devia il pallone, ma travolge anche l'attaccante dei reds: nessuna esitazione dell'assistente che indica all'arbitro il rigore. Sul dischetto De Rosario che calcia a mezza altezza sul palo alla destra di Seitz che intuisce ma non ci arriva, è il 2-1 e la terza marcatura stagionale per lui.

Nel finale Union sbilanciati e Toronto vicini al tris: contropiede White in profondità a Barrett, questi per De Rosario che sottomisura calcia sulla traversa l'occasione più comoda per la personale hat trick.

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