I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


martedì 27 aprile 2010

MLS 2010: Infortuni "tegole" di stagione

Gli assenti, spesso si suol dire, sono più rumorosi dei presenti. E nella Major League Soccer 2010 il capitolo riguardante i calciatori indisponibili per lunghi periodi o poche settimane rischia di essere alquanto corposo.

Il torneo nord-americano con le sue rigide regole sulla composizione dei roster e del salary cup, vede come una grande iattura il problema connesso agli infortuni dei calciatori ed al loro recupero. Non di rado molti team una volta collocati i calciatori alle prese con seri problemi fisici nella speciale "Injured Recovery List" puntano con molta ritrosia al loro pieno e veloce reintegro.

Suona quasi paradossale dirlo in una nazione in cui tanto sviluppata è la disciplina della medicina sportiva, ma ad ogni infortunio la carriera agonistica di un calciatore della MLS sembra destinata ad accorciarsi a dismisura.

Nell'ultimo week-end il torneo ha "perso" due giocatori: il centrocampista jolly dei Dynamo Geoff Cameron infortunatosi seriamente e per cui già si parla di stagione anzitempo conclusa, e il leader dei Revs Shalrie Joseph che sempre per problemi fisici (ed anche per ragioni familiare) ha annunciato che salterà una parte della stagione.

Ultimi casi in ordine di tempo di un'annata apparsa sin dal suo prologo segnata per tanti team da fattori extra tecnici, e con il rischio di veder compromessi anche importanti sforzi di natura economica.

Basti pensare all'infortunio occorso all'inglese David Beckham durante il suo prestito al Milan che inevitabilmente ha sconvolto i programmi dei Galaxy se non dell'intera lega visto il ruolo di "ambasciatore" del soccer assegnato allo spice boy.

Anzi, proprio poche ore addietro, in un'uscita pubblica Beckham ha parlato di un suo ritorno al calcio giocato soltanto per il mese di novembre, mentre in molti a Los Angeles nutrivano speranze nel rivederlo in settembre. Se davvero il suo ritorno avvenisse per il mese di novembre, nei fatti l'ex Manchester Utd e Real Madrid salterebbe l'intera regular season e la stessa presenza nei play-off potrebbe risultarne compromessa.

Infortuni in serie a New York: al di là di quelli ordinari, Backe ancora attende il recupero dei difensori Albright, Mendes e Goldthwaite, ed i giovani Da Luz e Chirgadze, mentre la scorsa settimana la tegola è arrivata per il senegalese Mac Kandji (la sua assenza è stimata tra le sei ed otto settimane).

A Boston Nicol, oltre a Joseph, attende il ritorno agonistico di Taylor Twellman e Matt Reis, dopo aver potuto riaggregrare solo nell'ultimo match il centravanti lituano Jankauskas.

I Fire lamentano da inizio stagione le assenze in mediana di Pause e Thorrington, i Wizards hanno perso probabilmente per l'intera stagione l'ungherese Zoltan Hercegfalvi. A Seattle si attende con ansia il recupero di Jaqua (e di Graham).

I DC hanno tagliato a causa di un infortunio il portiere Wicks, mentre i tempi di recupero dei difensori Namoff, Pena e Burch e del mediano Simms non sembrano affatto certi. Situazione analoga in casa Chivas (lo scorso anno la sua IL ha sfiorato un intero undici che sarebbe potuto scendere in campo) per quanto riguarda Galindo e Jazic, mentre a Dallas si sono perse le tracce dell'honduregno Marvin Chavez ed a Toronto di Emmanuel Gomez.

Houston come detto ha perso Cameron, ma la lista degli infortunati in casa orange include anche gli attaccanti Weaver e Ching, con quest'ultimo che rischia di perdere il treno per il mondiale. A Columbus Warzycha ancora non ha recuperato il secondo portiere Gruenebaum, Marshall, Oughton ed ora rischia di perdere Padula, e ciò sperando che nessun raffreddore possa colpire Schelotto.

Una situazione che desta non pochi allarmi nei vertici dei singoli team anche per la numerosa serie di vincoli imposti dalla MLS sul roster e sui budget, ma forse allora opportuno - oltre munirsi di una buona polizza assicurativa e creare staff specializzati nel recupero atletico - sembra incrementare lievemente la composizione numerica dei roster.

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