I "Crest" dei team della MLS

I "Crest" dei team della MLS
Gli stemmi delle 19 compagini MLS anche per la stagione 2014

MLS Blog Italia: Proviamo a ripartire!

Cari amici lettori del blog "Major League Soccer Italia",

il 2013 è stato per chi scrive un anno durissimo da affrontare e ciò ha dovuto imporre uno stop all'attività di questa pagina sul soccer nord-americano.

Come vi avevo scritto lo scorso ottobre, la volontà del sottoscritto era di riprendere le pubblicazioni e gli aggiornamenti.

Ora, è il momento di riprovarci! Cambierò gradualmente qualcosa a livello grafico e non solo e proveremo anche a recuperare anche parte del regresso.

Le porte per collaborazioni e suggerimenti, come sempre, sono sempre aperte alle Vostre email.

Un abbraccio "virtuale" a voi tutti che spero di ritrovare ancora al mio fianco in questa passione per il mondo del calcio, soccer come dicono, in Nord America.


Giuseppe


domenica 11 aprile 2010

Recap MLS 2010: 3rd Week

Appuntamento con il consueto sunto sulle gare della terza settimana - Week 3 - di attività del torneo MLS 2010. Un turno davvero interessante, sia perchè in campo vi erano nuovamente tutti i sedici team, pressocchè in contemporanea considerando i fusi orari e senza anticipi infrasettimanali.

Inoltre, le sfide di questo 10 aprile erano alquanto probanti per stabilire i valori in campo in alcuni confronti apparentemente diretti, se non si fossimo stati ancora nel prologo di una lunga stagione.

Questo week-end negli States era ricco di impegni sportivi, e particolarmente significativi quelli per il soccer poichè oltre alla MLS, si registravano i debutti della neonata USSF II° Division e della seconda stagione del torneo femminile ovvero la Woman Professional Soccer.

Andiamo ad analizzare i risultati dalla MLS, in rigoroso ordine cronologico: apertura quindi con la sfida dell'Home Depot Center dove i Chivas Usa di Martin Vasquez trovano il loro primo successo stagionale piegando per 2-0 i New York Red Bulls di Hans Backe.

I "goats" ripropongono nell'undici titolare l'esperto portiere ed ex di turno Zach Thornton, ed in difesa tandem centrale costituito dal duo costaricano Michael Umana-Dario Delgado (ultimo arrivato dal Puntarenas). Vasquez, inoltre, allo scopo di arginare la velocità di Richards propone sul proprio out sinistro una cerniera composta da Jazic dietro e Bornstein davanti. In regia fifucia al rookie Blair Gavin, e tandem offensivo composto da Maicon Santos e Chijndu. I Red Bulls rispondono con il consueto undici proposto nelle prime due uscite, e Stammler in mediana al posto dell'infortunato Robinson come a Seattle.

La svolta del match arriva al 38' quando Vasquez decide di osare qualcosa di più, inserendo sull'out sinistro offensivo Jesus Padilla in luogo di Jazic. La velocità del messicano, nativo però della California, crea non pochi problemi a Jeremy Hall. A spianare la strada ai Chivas è però Bouna Coundoul ad inizio ripresa: tiro di Padilla dal limite dell'area deviato da un difensore che si stampa sul palo, e intervento sciagurato del portiere senegalese che da terra accompagna con un maldestro tentativo di presa il pallone in rete. Errore clamoroso, anche se dalle immagini emerge un particolare effetto a rientrare del pallone. Al 90' arriva il raddoppio, Padilla innescato da un lungo rinvio di Thornton supera Hall e con una conclusione dal limite chiude il match.

I riflettori della giornata sono sull'atteso debutto interno dei neonati Philadelphia Union al "Lincoln Financial Field" (in attesa del completamento dei lavori nel costruendo stadio di Chester) che sfidavano i DC United alla presenza del vice presidente degli Usa Joe Biden (senatore del vicino e piccolo Delaware, ma nativo della Pennsylvania) e dei vertici MLS. Nel 1994 per sopraggiunti impegni alla finale dei mondiali negli Usa presenziò il vice di Clinton, Al Gore; ora il numero due della White House va ad una singola gara e ciò testimonia l'ulteriore crescita ed il seguito verso il "soccer" negli States.

La formazione di Peter Nowak rispetto alla gara della first week, appare più razionale nelle scelte tattiche e degli uomini, e registra il debutto in difesa dell'italo-americano Christian Arrieta (in Italia noto principalmente per essere uno dei vincitori della prima edizioni del reality "Campioni - Il sogno"), ed in mediana di Miglioranzi e Fred. Onalfo mischia un pò le carte alle ricerca di risposte dai suoi visto i deludenti risultati delle prime due gare coincise con altrettante sconfitte (immeritata nel gioco espresso quella con i Revs della passata settimana): lanciando dal primo minuto il centravanti australiano Danny Allsopp.

Dopo appena 3' di gioco è il francese, ex Sounders, Sebastian Le Toux a sbloccare il risultato con un colpo di testa sottomisura su cross da destra del giovane colombiano Torres. Al 39' arriva il raddoppio in contropiede degli Union, rilancio di Arrieta che sulla linea dell'out sinistro riesce a servire il venezuelano Alejandro Moreno che con una veronica serve un filtrante che taglia la difesa dei DC per la corsa di LeToux, diagonale dal limite che supera ancora Perkins.

Al 62' la gara si riapre, Orozco riportato al centro della difesa sbaglia incredibilmente la misura di un facile passaggio per Harvey, sul pallone arriva Santino Quaranta che dal limite fa secco Seitz con un preciso fendente. Il giovane portiere di Philadelphia combina un pasticcio enorme, forse peggiore di quello di Coundoul, fallendo un rinvio palla in mano e regala il 2-2 al top scorer di questi quindici anni di attività del torneo Jaime Moreno.

Il pari sembra poter esser un risultato che accontenta tutti, ma su un rilancio lungo in verticale di Orozco, ingenuamente il centrale dei DC Jakovic trattiene Alejandro Moreno nel tentativo di proteggere l'uscita del portiere Perkins. Per l'arbitro ci sono gli estremi per una punizione dal limite e per il cartellino rosso al difensore canadese, è il 79' sul punto di battuta va Le Toux, conclusione all'angolo basso alla destra di Perkins, con barriera DC aperta come il burro, e "trois" del francese che lo scorso anno Schmid a Seattle impiegava nel ruolo di ala anzichè in quello originario di punta. Grande festa in casa Union per un successo davvero storico, e tante grane per i DC.

A proposito di triplette e di notti fonde per le perdenti, queste caratteristiche le ritroviamo anche nella sfida del "Foxboro Stadium" di Boston dove i Revs di Steve Nicol superano per 4-1 il Toronto. Mattatore della sfida il rookie Zach Schilawski, ex centravanti della Wake Forest autore di un'hat trick.

La gara si sblocca al 27' con un colpo di testa di Dwayne DeRosario su un lungo traversone dall'out destro di Nick Garcia. Nella ripresa si scatenano i bostoniani con Schilawski che prima segna d'opportunismo sottomisura, poi ruba palla al solito imbarazzante Garcia, s'invola e conclude con un preciso tiro alla sinistra di Frei in uscita. La terza marcatura è un bel piatto al volo da centro area su assist da destra di Dube. La quarta marcatura è del gambiano Sainey Nyassi che approfitta di un retropassaggio corto del debuttante Nane Joseph per iscrivere il proprio nome nei marcatori.

Capitolo Toronto: disarmante la prova nel secondo tempo degli uomini di Preki, crollati alla distanza per errori e condizione atletica. Qualcosa non va ed appare chiaro pure a noi di qua dall'Atlantico che il nocciolo di tutto sia la gestione del mercato e tecnica di un gruppo affatto unito. Preki presenta una difesa inedita davanti a Frei, Gargan a destra, il neo acquisto lettone (ex Skonto Riga) Raivis Hscanovics a sinistra in luogo dell'ex capitano Brennan, in mezzo Attakora e Garcia. In mediana fuori sia De Guzman (entrerà nella ripresa) che Cronin, regia affidata all'argentino Martin Saric e al baby Sanyang, debutto del rookie camerunense Nane Joseph sulla sinistra e La Brocca sulla destra. DeRosario a sostegno di un White desolatamente abbandonato in avanti.

Pari "fraterno" invece a Dallas tra gli Hoops e i Crew: un 2-2 utile ad entrambi i team che continuano dalla loro fondazione nel 1996 a restare nelle mani della famiglia degli eredi del grande filantropo del soccer Lamar Hunt.

Vantaggio dei texani al 28' con un rigore trasformato da Cunnigham (fallo di O'Rourke su Ferreira), pari dei gialloneri al 51' con lo scozzese Adam Moffat (servito dal futuro cognato Lenhart) che supera Hartman per l'1-1. Al 51' rigore per i Crew per atterramento di Chad Marshall su azione da corner, dal dischetto Schelotto spara sui guanti di Hartman, ma l'argentino è lesto di testa nel tap in vincente. Finale convulso e pari biancorosso al 92' con una conclusione dal limite del giovane centrocampista Eric Avila, ma il gol pare viziato da un fallo di mano nel controllo.

Rimaniamo in Texas, ed andiamo alla sfida tra Houston Dynamo e Los Angeles Galaxy. Autoritario successo per 0-2 della formazione di Bruce Arena che grazie ad una doppietta di Edson Buddle (quinto centro) si mantiene a punteggio pieno dopo tre gare e senza gol al passivo.

Al 26' pasticcio difensivo della coppia centrale orange Robinson-Boswell, s'invola Buddle che da posizione assolutamente defilata sorprende colpevolmente Onstad sul primo palo con un rasoterra che passa tra il portiere e il montante.

Al 42' la formazione di Kinnear perde l'attaccante messicano Luis Landin, espulso per un calcione rifilato al centrale brasiliano Leonardo che proteggeva lo sfilare di un pallone sul fondo. Un rosso giusto quanto ingenuo per il Designated Player dei Dynamo, ma forse manca un provvedimento disciplinare per il brasiliano che per due volte tenta di colpire l'avversario con il gomito.

Passano due minuti e Donovan e compagni possono gelare il "Robertson Stadium": Onstad si oppone a Magee, Juninho dal fondo pesca al centro area Buddle che con una mezza volé manda il pallone in fondo alla porta incustodita.

Qualche miglia più a nord, i Kansas City Wizards s'impongono di misura per 1-0 sui Colorado Rapids in una gara spigolosa ed equilibrata: decide un colpo di testa, in contro tempo, di Kei Kamara ad inizio ripresa su punizione calciata di giro dalla trequarti dall'anglo-americano Ryan Smith. In controtendenza con le altre gare qui i rispettivi portieri Nielsen e Pickens sono risultati tra i migliori in campo.

Il risultato a sorpresa di giornata lo mettono a segno i San Josè Earthquakes che espugnano per 1-2 il terreno dei Chicago Fire. Vantaggio ospite al 48' con un dolce pallonetto di Arturo Alvarez che deposita in rete un pasticcio difensivo del veterano CJ Brown e del giovane portiere Andrew Dykstra. Risposta puntuale e immediata (51') dei padroni di casa con violenta sassata mancina dal limite del centrocampista guatemalteco Marco Pappa. I Fire falliscono poco dopo una ghiotta occasione per il raddoppio, assist di Nyarko a Collins John, ma la conclusione dell'ex Fulham è respinta sulla linea da un miracoloso salvataggio di Jason Hernandez. All'81' nuovo vantaggio ospite con il rookie Ike Opara che di testa devia in rete un bel suggerimento da destra di Bobby Convey

Ultima sfida, infine, al "Rio Tinto" tra i campioni uscenti dei Real Salt Lake e i Seattle Sounders, vincitori dell'ultima edizione dell'US Open Cup. Gara dai valori tecnici e agonistici elevati per gli standard della MLS: al 10' arriva il vantaggio degli "emeralds" con una percussione centrale di Zakuani su un bell'invito di Montero. L'azione evidenzia sia le qualità tecniche che il lavoro tattico alla base dell'azione.

In avvio di ripresa. 52', è il team dello Utah a trovare il pari con un colpo di testa in tuffo sottomisura del centrocampista canadese Will Johnson. Neppure dieci minuti dopo ancora Seattle avanti: punizione tagliata sul secondo palo di Freddie Ljungberg, la palla si spegne in rete con un dubbio se attribuire la rete allo svedese, o piuttosto assegnarlo in caso di deviazione a Tyrone Marshall piuttosto che ad una sfortunata autorete di Borchers. Inizia quindi l'assalto finale dei RSL alla ricerca del pari: al 93', corner da destra, sbuca la testa del centravanti costaricano Alvaro Saborio che supera Kasey Keller per il definitivo 2-2.

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