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Tre anni, tanto è durato il secondo torneo femminile professionistico americano. Una durata che tristemente allinea la WPS alla sua antecedente WUSA. Quest'ultima lanciata sulla spinta del titolo mondiale del 1999, si è disputata dal 2001 al 2003 e incentrata sulla presenza dell'idolo locale Mia Hamm, la Michelle Akers, la Brandi Chastain (quella del rigore decisivo e della corsa in reggiseno) e straniere come la brasiliana Sissi.
La rinascita nel 2009, con giocatrici del calibro della brasiliana Marta o della giapponese Homare Sawa, nonchè di tutte le atlete nel giro della nazionale femminile statunitense e di gran parte di quelle canadesi.
Ad acuire una fase di disagio presente da tempo nella lega è stata l'estromissione dal torneo 2012 dei Magic.Jack, team dislocato a Boca Raton in Florida nel 2011 raccogliendo il testimone dai Washington Freedom, per delle presunte inadepienze del proprietario Dan Borislow che ha intrapreso una battaglia legale che ha messo in scacco l'intera WPS.
L'evoluzione del torneo era stato segnata nei suoi tre anni da molteplici difficoltà economiche, ma anche da un più recente impulso di crescita anche grazie al ruolo mediatico dell'ultima World Cup in Germania (2011), e si erano avviati nuovi progetti di expansion grazie a nuovi investitori.
Nel 2009 la lega si presenta ai nastri di partenza con otto squadre: Boston Breakers, Washington Freedom, Sky Blue FC New York, Athletica St. Louis, Chicago Red Stars, FC Gold Pride e Los Angeles Sol. Proprio quest'ultimi dominano il torneo, ma sono beffati nella finale play-off dagli Sky Blue FC.
Il risultato segna anche l'epilogo del team californiano di proprietà dell'AEG (proprietaria dei Galaxy e azionista dei Dynamo) che decide di ritirarsi dall'attività, nel mentre entrano in gioco due delle tre expansion previste, ovvero Atlanta Beat e Philadelphia Independence (mentre un previsto team a Dallas non vedrà mai la luce). I problemi, però, crescono il passare delle settimane nonostante gli sforzi profusi dal Commissioner Tonya Antonucci che non riesce a scongiurare il precoce fallimento del team di St.Louis e a fine anno cede il mandato ad Anne-Marie Eileraas e poi a Jennifer O'Sullivan.
Il torneo 2010 è vinto dall'FC Gold Pride, ma il team californiano al pari di quello di Chicago, gettono la spugna. Il torneo 2011 si apre con la novità da rappresentato da una seconda formazione nell'East Coast, i Western New York Flash che opera tra Rochester e Buffalo e vinceranno il titolo, ma anche come detto con una relocation last minute di un titolo che emigra da Washington alla Florida.
Il futuro sembra essere quello intrapreso nel presente, con molti team operanti in un regime semiprofessionistico dell'USL, la W-League con tornei di ambito geografico e fasi finali nazionali congiunte.
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