
Così Beitashour si sono mossi gli osservatori, quelli della nazionale statunitense, ma anche quelli della federazione dell'Iran, attualmente guidato in panchina dal portoghese Carlos Queiroz (ex guida dei MetroStars nel 1996) con uno staff tecnico in cui forti e molteplici sono i links nel soccer nord-americano degli assistenti Antonio Simoes e Omid Namazi, e Mick McDermott.
Infatti, a Teheran hanno posto la propria attenzione al ragazzo, il cui nome tradisce le origini "farsi" (persiane) del padre, mentre la madre è statunitense, e da qui l'ipotesi per il giocatore di compiere lo "switch" in nome delle origini familiari e dell'opportunità - forse unica - di partecipare ai prossimi mondiali di Brasile 2014.
Nessun commento:
Posta un commento