The importance of being... David Beckham! Già, sembra quasi scontato, ma vien proprio voglia di parafrasare il titolo della celebre commedia teatrale scritta da Oscar Wilde quando sentiamo di club disposti a tutto per avere tra le loro fila lo "spice boy" per far comprendere quanto il mondo del calcio oggi viva principalmente attorno al cosidetto show business.
Sia chiaro che non mettiamo in discussione le qualità tecniche del giocatore e neppure la sua professionalità, restiamo però perplessi quando vediamo una sfilza di club disposti a tutto pur di avere giusto per qualche mese appena un calciatore trentacinquenne nelle loro fila.
Eh già, il potere della comunicazione e il glamour di una società spesso più attenta al gossip tendono a distrarci, ed allora le vecchie ipocrisie della società vittoriane denunziate di Wilde ci appaiano minuzie rispetto alle ingegnose astuzie del marketing del calcio.
Il Tottenham del manager Harry Redknapp e del presidente Daniel Levy sembrano disposti a tutto pur di garantirsi per poco meno di tre mesi al "White Hart Lane" David Beckham e la sua piccola corte dei miracoli mediatica.
Levy è così volato con la "scopa magica" della Befana fino a Los Angeles per trattare per il prestito per almeno due mesi con l'entourage di agenti dell'ex Manchester Utd nonchè con i dirigenti dei Galaxy.
Soldoni alla mano gli Spurs verserebbero, stando alle indiscrezioni una cifra di 80.000 sterline mensili per le casse del team californiano che però sulla scorta del grave infortunio patito dallo stesso giocatore al tendine d'Achille durante la sua seconda parentesi al Milan avrebbe imposte talune clausole assicurative, mentre per il giocatore si parlerebbe di benefits vari ed imprecisati.
Sia chiaro che non mettiamo in discussione le qualità tecniche del giocatore e neppure la sua professionalità, restiamo però perplessi quando vediamo una sfilza di club disposti a tutto pur di avere giusto per qualche mese appena un calciatore trentacinquenne nelle loro fila.
Eh già, il potere della comunicazione e il glamour di una società spesso più attenta al gossip tendono a distrarci, ed allora le vecchie ipocrisie della società vittoriane denunziate di Wilde ci appaiano minuzie rispetto alle ingegnose astuzie del marketing del calcio.
Il Tottenham del manager Harry Redknapp e del presidente Daniel Levy sembrano disposti a tutto pur di garantirsi per poco meno di tre mesi al "White Hart Lane" David Beckham e la sua piccola corte dei miracoli mediatica.Levy è così volato con la "scopa magica" della Befana fino a Los Angeles per trattare per il prestito per almeno due mesi con l'entourage di agenti dell'ex Manchester Utd nonchè con i dirigenti dei Galaxy.
Soldoni alla mano gli Spurs verserebbero, stando alle indiscrezioni una cifra di 80.000 sterline mensili per le casse del team californiano che però sulla scorta del grave infortunio patito dallo stesso giocatore al tendine d'Achille durante la sua seconda parentesi al Milan avrebbe imposte talune clausole assicurative, mentre per il giocatore si parlerebbe di benefits vari ed imprecisati.
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