
Un ponte tra il Vecchio Continente e l'America, classe 1934, nasce nel 1934 in Tessalonica, e muove i primi passi della sua carriera da difensore nell'Aris Salonicco e con i cui colori manterrà sempre un particolare rapporto di amore.
Conseguita la prima laurea in patria decide di emigrare negli States per continuare gli studi, ma la passione calcistica riprende il sopravvento ed assume la guida della squadra della comunità dei New York Greek Americans (detti anche dell'Atlas): conquistando tre consecuitve U.S. Open Cup tra il 1967 e il 1969 e dove rimane sino al 1971, record recentamente eguagliato dai Seattle Sounders.


Varca nuovamente l'Oceano Atlantico ed assume la guida delle nazionali statunitensi con l'obiettivo di preparare la squadra per i Giochi Olimpici di Los Angeles 1984 ed anche per questo gli viene affidato l'esperimento del Team America (una versione rivista e corretta poi con Milutinovic per i mondiali del 1994) con sede a Washington D.C. che parteciperà al torneo 1983 della gloriosa NASL registrando un negativo ultimo posto e scomparendo l'anno seguente.
Nel 1985 ritorna alla guida dell'Olimpiacos centrando il titolo nel 1987, lasciando da vincente la formazione di Atene per assumere la guida dell'Aris fino al 1990. Nel 1992 ritorna al timone della nazionale e conduce Saravakos e compagni alla loro prima qualificazione ad una fase finale di World Cup, è ironia della sorte USA 1994, dove però la formazione arriva fisicamente "cotta" e con uno spogliatoio spaccato tra i vari clan dei principali club, e venendo travolta dall'Argentina di Maradona, la Bulgaria e la Nigeria (0 gol fatti e 10 subiti in tre gare).
Poi si ritira di nuovo in America, dove di recente gli era stato riconosciuto anche l'ingresso nella Hall of fame dell'U.S. Soccer Federation. Ha scritto qualche anno addietro anche un'autobiografia e nella prossima sfida degli Europei la Grecia giocherà con il lutto al braccio contro la Germania.
Nessun commento:
Posta un commento