Debutto per il Gruppo C, spettacolo e tatticismi in campo in un atteso "classico" del Vecchio Continente nella sfida tra i Campioni d'Europa e del Mondo in carica della Spagna e l'Italia. La sfida vive sul una corda di equilibrio in cui ogni sussulto, ogni azione e ogni mossa nello scacchiere potrebbero rivelarsi decisiva.
Grande agonismo, ma anche tatticismi, difesa a tre per gli azzurri di Prandelli con il duo Cassano-Balotelli (quest'ultimo apparso inconcludente) davanti. iberici con il loro tradizionale posseso palla, ma senza offrire punti riferimenti offensivi visto che Del Bosque opta per un "falso" centravanti schierando nel ruolo Fabregas.
Le occasioni non fioccano, ma il ritmo è intenso, ed i rispettivi portieri si dimostrano sempre attenti. Nella ripresa sblocca il risultato un diagonale del neo entrato Di Natale innescato da una verticalizzazione di Pirlo, immediata la replica della Spagna che perviene al pari con un'azione fraseggiata al limite che mette Fabregas davanti a Buffon.
La sfida si trascina sino alla fine nel suo precedente copione, con nuove occasioni dall'una e dall'altra parte, ma peccando nella misura e terminando sull'1-1.
Totalmente diverso il copione dell'altra sfida, dove la Croazia supera per 3-1 l'Eire di Trapattoni e dell'attaccante dei Los Angeles Galaxy Robbie Keane.
Avvio pirotecnico gol croato con Mandzukic al 3', reazione irlandese che si traduce nel pari sottomisura del difensore St. Ledger al 19'. In chiusura di frazione slavi ancora in rete con Jelavic che trae vantaggio da un'iniziale posizione di fuorigioco su una conclusione di Modric, improvvidamente deviata all'indietro da un calciatore dell'Eire.
Nella ripresa arriva subito il tris slavo ancora Madzukic il cui colpo di testa sbatte sul palo e carambola in rete dopo aver toccato il capo dell'estremo Given già proteso in tuffo. La Croazia gioca sul velluto, correndo pochi rischi nei vani tentativi dell'undici in maglia verde che forse in modo troppo tardivo tenta il forcing con le palle alte, e denotando tutti i limiti del suo reparto di centrocampo dove manca un elemento in grado di guidare la squadra.
SPAGNA-ITALIA 1-1
MARCATORI: Di Natale (I) al 16’, Fabregas (S) al 19’ s.t.
SPAGNA (4-3-3): Casillas;
Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso;
Silva (dal 20’ s.t. Navas), Fabregas (dal 29’ s.t. Fernando Torres),
Iniesta. (Valdes, Reina, Albiol, Martinez, Juanfran, Pedro, Cazorla,
Mata, Negredo, Llorente). All. Del Bosque.
ITALIA (3-5-2): Buffon; Bonucci,
De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta (dal 44’
s.t. Nocerino), Giaccherini; Balotelli (dal 12’ s.t. Di Natale), Cassano
(dal 20’ s.t. Giovinco).(De Sanctis, Sirigu, Abate, Ogobonna,
Balzaretti, Montolivo, Diamanti, Borini). All. Prandelli.
ARBITRO: Kassai (Ung).
NOTE: ammoniti Balotelli, Bonucci, Jordi Alba, Chiellini, Arbeloa, Fernando Torres, Maggio. Recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.
IRLANDA-CROAZIA 1-3
MARCATORI: Mandzukic (C) al 3', St. Ledger (I) al 19', Jelavic (C) al 43' p.t.; aut. Given (I) al 4' s.t.
IRLANDA (4-4-2): Given; O'Shea,
St. Ledger, Dunne, Ward; McGeady (dal 9' s.t. Cox), Whelan, Andrews,
Duff; Doyle (dall'8' s.t. Walters), Keane (dal 30' s.t. Long).
(Westwood, Forde, Kelly, McShane, O'Dea, Gibson, Hunt, Green, McClean).
All.: Trapattoni.
CROAZIA (4-4-2): Pletikosa; Srna,
Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic (dal 47' s.t. Dujmovic),
Vukojevic, Modric, Perisic (dal 44' s.t. Eduardo); Jelavic (dal 27' s.t.
Kranjcar), Mandzukic. (Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Vrsaljko,
Vida, Pranjic, Badelj, Kalinic). All.: Bilic.
ARBITRO: Kuipers (Olanda).
NOTE - Serata piovosa, terreno
scivoloso, temperatura intorno ai 16°. Spettatori 16mila circa. Ammoniti
Andrews, Modric e Kranjcar per gioco scorretto. Angoli: 0-7. Recupero:
3' p.t.; 5' s.t..
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