Risultato positivo, ma anche parzialmente bugiardo perchè soprattutto nel primo tempo la "seleccion albiceleste" ha messo alla frusta la difesa americana con il trio offensivo DiMaria-Messi-Lavezzi e solo l'imprecisione oltre che la bravura di un sempre reattivo Tim Howard evitano un passivo pesante.
Il primo tempo è quasi a senso unico, la prima occasione del match, al 4' è per Clint Dempsey ma il suo diagonale è fuori misura. Da qui inizia un monologo argentino fatto di palleggio stretto, dinamismo, ed accellerazioni individuali del trio dei "tenori" dell'attacco argentino che costringe non di rado gli americani anche ad interventi spesso rudi.
L'unico tentativo di break americano è un contropiede corale con Donovan che offre a Dempsey una nuova occasione, il primo tentativo dell'ala del Fulham è ribattuto da Rojo, il secondo tentativo centrale si spegne tra le braccia del portiere Andujar. Sotto l'aspetto tattico nella formazione di Bradley non convince principalmente la posizione di Maurice Edu che spesso si ritrova ad agire a ridosso di Altidore, senza in realtà costituire un elemento di appoggio per i compagni.
Altra cosa il "tango" argentino con Lionel Messi show che duetta al limite, poi accellera ed arriva sul fondo da dove serve Di Maria la cui conclusione sottomisura è ribattuto da Howard, sulla corta respinta si catapulta il centrocampista dell'Inter Esteban Cambiasso (42') che spedisce il pallone sotto la traversa.
Nell'intervallo Bradley ridisegna la propria formazione inserisce la giovane punta dei Red Bulls New York Agudelo al fianco di Altidore, arretra Edu nel suo ruolo più naturale di mediano lasciando negli spogliatoi Jermaine Jones. L'altro cambio avviene sul ruolo di terzino destro, dove Jonathan Spector lascia al debuttante Timothy Chandler. Il giovane ventenne militante nel Norimberga offre subito una maggior iniziativa sulla fascia con molta irruenza e forse emozione rimediando subito un cartellino giallo.
L'atteggiamento americano finalmente muta, e con le due punte di ruolo si registra subito una maggior profondità, e non è un caso che il gol arrivi su un calcio di punizione conquistato da Altidore ai venticinque metri: Donovan pennella in area, testa di capitan Bocanegra al centro area, respinge Andujar, ma è lesto il neoentrato Juan Agudelo (59') a ribadire in rete. Bissando la rete segnata al suo debutto contro il SudAfrica nell'ultima uscita del 2010.
L'Argentina prova a riprendere le redini della sfida, ma gli spazi sono diminuiti gli americani difendono meglio, chiudendo con puntuali raddoppi le sortite di Lavezzi e Di Maria, e poi c'è un indomito Lionel Messi che sino all'ultimo prova ad impensierire Howard, e raccogliendo con i suoi spunti gli applausi sia dei tifosi argentini che di quelli americani che alla fine possono applaudire un risultato ben più positivo di quanto forse era preventivabile alla vigilia.
Il 29 marzo Usa nuovamente in campo a Nashville in Tennessee contro il Paraguay (ieri sconfitto ad Oakland per 3-0 dal Messico, doppietta di Hernandez e Guardado), mentre l'Argentina disputerà una seconda amichevole a San Josè in Costa Rica.
Usa-Argentina 1-1
Marcatori: Cambiasso 42’, Agudelo 59’
Usa (4-5-1: Tim Howard - Jonathan Spector (Timmy Chandler 46’), Jay DeMerit, Ogucho Onyewu, Carlos Bocanegra - Clint Dempsey, Jermaine Jones (Juan Agudelo 46’), Michael Bradley, Maurice Edu, Landon Donovan; Jozy Altidore. A disposizione: Hahnemann, Ream, Bornstein, Kljestan, Buddle; Allenatore: Bob Bradley.
Argentina : Mariano Andújar - Javier Zanetti, Nicolás Burdisso, Gabriel Milito, Marcos Rojo - Éver Banega, Javier Mascherano, Esteban Cambiasso (Lucas Biglia 75’)- Ezequiel Lavezzi, Lionel Messi, Ángel DiMaría. A disposizione: Gabbarini, Marchesin, Garay, Otamendi, Sosa, Pastore, Fazio, Angeleri, Belluschi, Gaitan, Bolatti, Salvio; Allenatore: Sergio Batista
Arbitro: Roberto Garcia (Messico); Assistenti: Marcos Quintero-Victor Calderon (Messico); Quarto Uomo: Edvin Jurisevic (Usa);
Ammoniti: Edu, Chandler, Donovan, Bocanegra;
Spettatori: 78.936;
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