A richiamare alla mente la storia di Barclay è stato il recente Super Bowl che ha visto Pittsburgh Steelers imporsi al foto finish gli Arizona Cardinals, senza dimenticare un vecchio post sul SoccerBlog di Play.it Infatti, nella pagina dedicata alla MLS spicca da tempo il racconto sul difensore degli Houston Dynamo Craig Waibel e di un suo calcio da record Nfl.
Per noi europei il calcio è semplicemente il “football” in rispetto dei suoi anglosassoni fondatori, non così sull’altra sponda dell’oceano Atlantico dove i calciofili per affermare l’identità del loro amato sport si sono dovuti piegare all’uso del termine “soccer”.
Del resto il football americano, al pari del baseball, riveste un’accezione culturale e sociale imprescindibile della società Usa, travalicando in un vero e proprio assioma d’identità nazionale differenziandoli da qualsiasi altra attività.
Un messaggio filtrato anche attraverso la cinematografia hollywoodiana, basti a pensare alla trasposizione di un regista affermato quale Oliver Stone nel celebre Ogni maledetta domenica. Sempre da Hollywood è arrivato un film di ben altro spessore rispetto al precedente, ovvero Le riserve, in cui Gene Hackman (notevole somiglianza tra l’altro con il tecnico brasiliano Felipe Scolari) nei panni del manager di un team è costretto dalla serrata contrattuale attuata dalle star della lega ad allestire una formazione con un eterogeneo gruppo di scarti capitanati dal quarterback Falco (interpretato da Keanu Reeves) e nel cui cast spicca un fantomatico ex calciatore gallese Nigel “chiodo d’acciaio” Gruff che tra una sigaretta ed una birra si distingue nel ruolo di kicker del team.
Non sorprenderà quindi come le qualità balistiche dei giocatori di soccer siano molto apprezzate nel football americano. Tanto che avviene abbastanza spesso che le formazioni delle high school ed addirittura delle università reclutino per il delicato ruolo di kicker nelle loro fila anche dei calciatori.
Questa lunga parentesi era indispensabile per introdurre la storia di Devin Barclay, ex promessa della Mls ed oggi tra i kicker dei Buckeyes. Nel 2001, ad appena 18 anni Barclay approda nel Major League Soccer, e segnatamente nelle file dei Tampa Bay Mutiny.
Il ragazzo di Annapolis nel Maryland (una delle aree in cui il soccer è maggiormente praticato) è un attaccante rapido e tecnico su cui si posano gli occhi dei tecnici della federazione. Barclay così passa dalla McDonagh High School al calcio professionistico rinunciando al college, grazie anche al varo del programma Project 40 dalla Mls in collaborazione con la Nike (antenata dell’odierna Generation Adidas).
La stagione di Barclay da “rookie” con il team della Florida è complessivamente positiva: 23 presenze di cui 12 dal primo minuto, 3 gol e due assist. Contestualmente Barclay è uno degli elementi di spicco della formazione Pro-40 ed annovera convocazioni per le selezioni Usa Under 18, 20 e 23.
La stagione 2002 si apre con la decisione della Mls di sospendere l’attività dei Mutiny (congiuntamente ai Miami Fusion), così diviene inevitabile per Barclay cambiare casacca. Sono i San Josè Earthquakes a sceglierlo quale ottavo assoluto dell’allocation draft, e così il ragazzo del Maryland emigra sulla West Coast per militare nella formazione che si aggiudicherà la Mls Cup (dodici i suoi gettoni di presenza).
Il ruolo di riserva nel team californiano ed il desiderio di riavvicinarsi a casa ne facilitano il trasferimento ai DC United, dove il tecnico Ray Hudson è molto restio a concedere spazio ai giovani ed alla fine saranno appena tre le presenze di Barclay. Nel 2004 l’attaccante alla ricerca di maggiore spazio si trasferisce ai Columbus Crew: dove, però, rimane ai margini della prima squadra complici i frequenti infortuni. In due stagioni trascorse in Ohio saranno appena quattro le presenze in prima squadra. Nel novembre 2005 Barclay viene rilasciato dai Crew, ed il giocatore sempre afflitto dai problemi fisici (frattura da stress al piede) decide di ritirarsi.
La “rinascita” sportiva di Barclay avviene quasi per caso all’Ohio State University: all’ex promessa dei Mutiny viene offerta la chance d’imparare a calciare i field goals. Devin Barclay veste la maglia dei Buckeyes e diviene il terzo miglior kicker per profondità dell’Ohio State.
Dal calcio al football americano è la storia di Jesus Mariano Angoy, ex terzo portiere del Barcellona e genero di Johan Cruyff che è divenuto un kicker nel Nfl europea, prima con la maglia dei Barcellona Dragons e più recentemente con i Bergamo Lions. Altro calciatore statunitense con trascorsi nel football è Daniel Hernandez, place kicker della S.M.U. ai tempi del college. Hernandez, difensore/centrocampista classe 1976, ha vestito le maglie di Galaxy, Mutiny, Metrostars e Revs nella Major League Soccer, e in Messico quelle di Necaxa, Puebla ed attualmente in forza ai Jaguares de Chiapas (ndr, nel 2009 è tornato in Mls con Dallas FC).
[Questo mio articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2009, al seguente link http://www.playitusa.com/articolo.php?id=8801]
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