
Come si ricorderà sotto la sua presidenza gli Usa hanno ospitato l'edizione delle fasi finali della competizione maschile del 1994, ma anche quella femminile del 1999 ed i Giochi Olimpici del 1996. Tutti grandi eventi che hanno portato notevoli utili agli organizzatori, ed una ricaduta economica consistente per i settori del turismo e dei servizi delle aree coinvolte.
L'ex numero uno della White House, però, non presenziò alla finalissima del "Rose Bowl" di Pasadena tra Brasile e Italia, delegando l'allora vice Al Gore.
Per certi versi la USSF e Sunil Gulati in persona ha espressamente voluto Bill Clinton alla presidenza onorario del comitato consapevole dell'immutato prestigio internazionale di cui gode l'ex presidente anche per le molteplici attività no-profit portate avanti in questi anni dalla sua fondazione che ha sede ad Harlem da New Orleans allo Tsunami nel Sud Est dell'Asia e ad Haiti.

Clinton ha ricordato come il "soccer" è uno sport giovane e sempre più praticato dagli americani che lo hanno scoperto solo da tre decadi, e spesso il primo approccio è stato quello dei padri e delle madri che accompagnavano e sostenevano i loro figli nelle gare scolastiche.
In effetti a rileggere la storia del movimento negli Usa, più ancora che l'esperienza offerta dalla defunta Nasl, il vero volano per la crescita è stato ed è tutt'oggi il numero di praticanti a livello giovanile di ambo i sessi.
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