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La selezione statunitense in tutte le uscite del 2010 è apparsa assai fragile sia sotto l'aspetto tattico che della personalità del gruppo, e la sfida contro la Repubblica Ceca ha confermato questi limiti, anzi li ha in parte amplificati poichè in molte delle precedenti gare disputate si era fatto ricorso a tante seconde linee.
In verità, anche contro la selezione ceca, il ct americano ha giocato a mascherare il volto del proprio gruppo escludendo dal match diversi elementi (Howard, Donovan, Dempsey, Bocanegra, Bradley, DeMerit, Altidore, Clark, Spector e Feilhaber oltre all''assodata indisponibiltà di Davies) del gruppo che bene si era disimpegnato lo scorso giugno in Confederation Cup.
Troppi evidentemente per non pagarne dazio, ma il punto in realtà non è la sconfitta in sé con la Rep.Ceca, quanto il modo in cui essa sia arrivata. Un 2-4 quello maturato in un gremito "Rentschler Field" che inevitabilmente farà suonare un campanello d'allarme allo staff Usa, e speriamo che non sia troppo tardi poichè quest'oggi verranno ufficializzati i 23.
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Un recupero forzato, quasi obbligatorio per gli Usa che nel pacchetto arretrato palesano le maggiori lacune, e che però rischia di essere controproducente perchè il centrale - aldilà di un pessimo look con testa rasata e barbone - si è dimostrato assai in ritardo sia sotto l'aspetto atletico (uscito sfinito dopo più di un'ora di gioco) che quello della tenuta mentale.
E con gli altri due centrali Bocanegra e DeMerit, rispettivamente reduci uno da un intervento d'ernia e l'altro agli occhi, poco si spiega la scelta di Bradley di non testare in mezzo alla linea arretrata insieme a Goodson quel Chad Marshall che è senza dubbio alcuno il miglior centrale statunitense della Major League Soccer. Sempre in difesa resta aperto il problema del terzino sinistro perchè nè Heath Pearce nè tantomeno Jonathan Bornstein sembrano idonei al palcoscenico internazionale.
Il match è vivo e combattuto nel primo tempo anche perchè i cechi non vogliono bissare la pessima gara persa per 2-1 contro la Turchia alla Red Bulls Arena, e forse gli Usa meriterebbero di più per quanto prodotto. La sensazione è quella di un "cake" che dopo essersi gonfiato velocemente si afflosci alla distanza repentinamente.
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Il pari del team di Bilek, è quasi la fotocopia a parti invertite ed arriva al 44': punizione laterale da destra di Plasil sul secondo palo, Onyewu con molte titubanze stacca in duello e in ritardo con l'ex Udinese Tomas Sivok (ora al Besiktas) e la palla con traiettoria beffarda s'infila nell'angolo a sinistra di Guzan.
La ripresa si apre con l'inevitabile girandola di cambi, e al 58' un taglio di Lafata con un passaggio tra le maglie della difesa americana favorisce l'inserimento del centrocampista Jan Polak: questi spunta alle spalle di Pearce che non copre sufficentemente e batte sottomisura Guzan.
Gli Usa, però, reagiscono bene e sfiorano prima il pari con una combinazione Ching-Gomez, e riescono a trovare il 2-2 al 66': corner di Holden, sponda di testa di Goodson sul palo opposto dove irrompe Herculez Gomez, e per l'attaccante distintosi con il Puebla in Messico con dieci reti nel torneo del Bicentenario è la prima rete con l'US Team. Per il giocatore ex Galaxy, Rapids e Wizards - fresco di contratto con il Pachuca sempre in Messico - prosegue un momento personale magico in cui trova la via della rete con puntuale regolarità.
La gara sembra ora incanalata verso un sostanziale equilibrio con l'iniziativa più negli americani che sfiorano il terzo gol con una conclusione a lato di capitan Steve Cherundolo. Al 77' però la difesa americana si fa infilare in velocità dai cechi, riesca a salvarsi su una prima conclusione, ma colpevolmente non è brava ad allontanare il pericolo ed è punita da Fenin per il 2-3.
Il copione inevitabilmente vede gli Usa sbilanciarsi nel finale alla ricerca del pari, e puntuale in pieno recupero (92') arriva il poker degli ospiti con un contropiede dell'attaccante del CSKA Mosca Necid, abile ad eludere su un contrasto aereo sulla trequarti Edu ed involarsi verso la porta e superare Guzan per il 2-4.
Il prossimo impegno amichevole prima della partenza per il SudAfrica sarà il prossimo 29 maggio contro la Turchia del neo ct Guus Hiddink al "Lincoln Financial Field" di Philadelphia.
Usa-Rep.Ceca 2-4 (Edu 17, Gomez 66'; Sivok 44, Polak 58, Fenin 77, Necid 92)
Usa: Guzan - Cherundolo, Onyewu (66' Bedoya), Goodson, Bornstein (46' Pearce) - Holden, Edu, Torres (49' Kljestan), Beasley (46' Rogers) - Johnson (49' Ching), Buddle (46' Gomez).
(Subs: Hahnemann, Spector, Marshall, Clark, Findley) All: Bob Bradley
Rep.Ceca: Cech - Kusnir, Hubschman, Sivok Rajnoch - Sionko (85' Moravek), Plasil (91' Limbersky), Polak (90' Holek), Pudil - Fenin (78' M.Cerny), Lafata (67' Necid).
(Subs: Danek, Lastuvka, Pekhart, Skacel, J.Cerny) All: Michal Bilek
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