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Ad annunciarlo il 17 novembre è stata
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Sei, e non sette perchè ancora in bilico è la posizione dei Chicago Red Stars, e sino all'inizio del 2011 non sarà possibile sapere sulla loro partecipazione, quindi con un nuovo probabile forfait salvo l'ingresso nuovi investitori.
I tremori per il futuro della lega professionistica però crescono poichè dopo aver perso prima dell'inizio del torneo 2010 i Los Angeles Sol, e durante la stagione i St.Louis Athletica. Senza considerare della rinuncia alla ventilata expansion di Dallas.
Ora si registra la rinuncia del Gold Pride, ciò nonostante il forte seguito in California, ma appare chiaro che qualcosa non funzioni nella gestione del soccer al femminile e specie si paghini i costi elevati di gestione e spostamento per una lega ancora troppo fragile.
Eppure la stessa Eileraas parla delle prospettive 2012, e dicendo che c'era un gruppo interessato a rilanciare i Gold Pride con un trasferimento della formazione dalla Baia all'Orange County semmpre in California, ma la trattativa non era affatto semplice.
Sempre ad Ovest si starebbe però muovendo qualcosa anche a Seattle, e chissà che nuova linfa possa addirittura arrivare dal Canada con Vancouver.
Verosimilmente, la realtà però palesa più dubbi ed incertezze di quanto gli stessi organizzatori vogliano ammettere, se è vero che il calendario non sarà stilato sino al nuovo anno che il draft di un team ancora senza brain ufficiale come i Western New York è stato rinviato e poi modificato in una scelta di sei giocatrici da ufficializzare, e che l'iscrizione di Washington sia avvenuta solo per nuovi soci.
Ergo, appare chiaro che l'instabilità generale del sistema calcio femminile vacilli, mentre le atlete dell'FC Gold Pride sono state liberate (formula "free agents") con in testa la stella assoluta, ovvero la brasiliana Marta e per la quale si sono fatti avanti tutti i restanti team.
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