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Parto da questo insolito incipit, per elogiare uno dei calciatori più corretti ed al contempo sfortunati che ricordi di aver visto in questi miei pochi anni trascorsi ad ossservare di qua dall'Oceano le sorti del "soccer" a stelle e strisce.
Olsen all'impatto con il torneo "pro" ha cambiato il suo ruolo arretrando in mediana prima in una veloce ala, e infine in un mediano sempre combattivo. Una carriera infastidita da tanti infortuni che non gli hanno concessoo le ribalte che forse avrebbe meritato.
Non era un giocatore qualunque, era un leader dello spogliatoio e quindi inevitabile alla decisione di appendere gli scarpini al chiodo il passaggio nello staff tecnico dei DC United, nonostante un'offerta giunta dal team della sua città natale Philadelphia, quale assistente di Curt Onalfo.
Lo scorso agosto i DC delusi dai pessimi risultati esonerano Onalfo ed affidano ad interim la prima squadra ad Olsen, quest'oggi il team annuncia la sua conferma alla guida della formazione con più MLS Cup in bacheca (4) che punta a ritornare protagonista già dal 2011.
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