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Una sfida che arriva troppo presto per offrire contenuti tecnici e tattici interessanti nel dopo mondiale, soprattutto in casa Usa. Già perchè il Brasile si presenta con tanti giovani ed attingendo a molti talenti ancora militanti in patria e già oggetto delle desiderate di club europei.
La formazione di Bob Bradley è molto compassata, e probabilmente neppure troppo pronta all'evento tra scorie legate alle fatiche della stagione in corso in MLS e quelle dei carichi della preparazione atletica dei militanti europei, con la fatica aggiuntiva di sobbarcarsi in poche ore tante miglia di volo per un tenue allenamento pre-gara.
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Il match poi mette a nudo croniche vecchie difficoltà degli americani: il primo gol nasce da una penetrazione sull'out sinistro con un cross che sembrerebbe controllabile, ma Howard non esce in presa, la coppia centrale composta da Bocanegra e Gonzalez lascia sfilare, e Neymar è lesto ad anticipare un Bornstein che ingenuamente non accorcia la linea rinviando di testa ma attende che il pallone sfili. Così non succede, Neymar taglia alle sue spalle e di testa schiaccia battendo Howard.
Il raddoppio ricorda tanti gol che la difesa americana ha subito in altre gare, e concerne i movimenti sul fuorigioco con una linea che si alza in contro al portatore di palla, e centralmente diviene vulnerabile per l'inserimento di un avversario che può presentarsi a tu per tu con il portiere.
Ciò avviene nel recupero della prima frazione con la
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Il secondo tempo è senza storia, il Brasile conduce le danze e sfiore in più occasioni il tris, mentre gli americani giochicchiano ma senza troppo convinzione e voglia di ribaltare un pronostico che per tradizione rimane precluso aspettando il prossimo "gollazzo" alla Preki (Gold Cup 1998). Anzi è bravo il secondo portiere Brad Guzan a salvare il team da un passivo più pesante.
Mercoledì 10 agosto, 2010 - New Meadowlands Stadium – East Rutherford, NJ
USA vs. Brasile 0-2
Marcatori:
BRA - Neymar (Andre Santos) 29'
BRA - Pato (Ramires) 45'+1'
USA: 1-Tim Howard (18-Brad Guzan, 46); 2-Jonathan Spector, 5-Omar Gonzalez, 3-Carlos Bocanegra (cap.) (21-Clarence Goodson, 62), 12-Jonathan Bornstein; 11-Alejandro Bedoya (9-Herculez Gomez, 67), 4-Michael Bradley, 19-Maurice Edu, 22-Benny Feilhaber (16-Sacha Kljestan, 46); 10-Landon Donovan (20-Robbie Findley, 62), 14-Edson Buddle (17-Jozy Altidore, 46)
Non entrati: 6-Steve Cherundolo
CT: Bob Bradley
BRASILE: 1-Victor, 2-Dani Alves, 3-Thiago Silva, 4-David Luiz, 6-Andre Santos, 5-Lucas, 8-Ramires (18-Hernanes, 59), 10-Paulo Henrique Ganso (17-Jucilei, 89), 7-Robinho (capt.) (20-Diego Tardelli, 81), 11-Neymar (19-Ederson, 72; 16-Carlos Eduardo, 75), 9- Pato (21-Andre, 67)
Non entrati: 12-Jefferson, 13-Rever, 14-Henrique, 15-Marcelo, 22-Renan, 23-Rafael
CT: Mano Menezes
Ammoniti: BRA – David Luiz 70'
Arbitro: Silviu Petrescu (CAN), A1: Joe Fletcher (CAN), A2: David Belleau (CAN), Quarto uomo: Mark Geiger (USA)
Spettatori: 77.223
Man of the Match: Neymar (BRA), Brad Guzan (USA)
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