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Come già detto nel primo "recap" il torneo non segue la prassi corrente in tutto il mondo quando si parla di calcio inteso come giornate con tutte le squadre in campo ed un calendario in cui le sfide dell'andata trovano la replica a campi invertiti.
Assistere già alla seconda giornata stagionale ad un "cartellone" dimezzato, però, non consola seppur di fronte ad evidenti ragioni di opportunità dagli aspetti climatici ad alcune scelte di opportunità sportiva per cui taluni team hanno richiesto di non giocare tra le proprie mura in questi giorni della vigilia pasquale.
Andiamo ora ad analizzare le garedisputate, la palma del match-clou va al derby, il "super clasico" di Los Angeles tra Galaxy e Chivas. La squadra di Bruce Arena s'impone per 2-o su quella biancorossa di Martin Vasquez grazie ad una doppietta del centravanti Edson Buddle (tre centri in due gare per il capocannoniere del torneo 2008) in principio e coda del match.
Al 6' si sblocca il risultato con un inzuccata di testa del numero 14 dei Galaxy, abile a rubare il tempo in area a Umana su un cross dalla trequarti destra del terzino Sean Franklin e deviare alle spalle del portiere Kennedy colpevolmente uscito dai pali per cercare l'anticipo.
Poca cosa la reazione dei Chivas nel primo tempo, un pò meglio nel secondo tempo grazie agli ingressi di Padilla e Maicon Santos, ma il brasiliano ha il peso di fallire due ghiotte occasioni (la prima clamorosa e forse in fuorigioco calciando in tribuna ad un metro dalla linea di porta). Nel finale (86') una magia di Donovan che si incunea in anticipo tra le maglie della difesa Goats per poi servire al centro area Buddle per l'agevole raddoppio.
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La formazione di Kinnear ribalta il risultato nella ripresa grazie a due tiri dagli undici metri di Brad Davis (53' e 55'). Entrambi i penalty trovano la causa in due topiche del centrale colombiano Jamison Olave. Per i texani anche una nota negativa per un serio infortunio al centravanti Brian Ching per cui si teme uno stop di circa due mesi.
Andiamo alle tre sfide del sabato, il prologo è il pari per 2-2 tra Colorado e Chicago Fire: al 13' apre le marcature una sassata dai venticinque metri del jamaicano Omar Cummings (il tiro è potente, in ritardo e forse non molto appropriato appare il tuffo del giovane portiere dei Fire Dykstra), e al 26' pari ospite con il liberiano naturalizzato olandese Collins John libero di schiacciare di testa sottomisura un corner calciato da destra con in evidente difficoltà di Marvell Wynne che perde l'uomo in marcatura.
Sul finire della prima frazione, arriva il nuovo vantaggio, Marco Pappa atterra Colin Clark in penetrazione in area di rigore, e dagli undici metri trasforma Conor Casey. Ancora un rigore ad inizio della ripresa per i Fire, qui a riguardare le immagini appare evidente al più una simulazione di Patrick Nyarko che un contatto con Wynne nella corsa, il pari porta la firma di Brian McBride (51').
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Primo gol con deviazione in spaccata di Mansally su cross da sinistra di Tierney all'80' in anticipo sull'esperto centrale boliviano Juan Manuel Pena. Raddoppio all'82' con pennellata sul palo lungo di Mansally che dal limite dell'area sorprende il portiere Perkins. DC storditi da queste prime due gare con sei reti incassate e zero segnate, e troppe cose da rivedere per Onalfo.
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Un risultato che premia oltremisura la discreta organizzazione di gioco dei newyorkesi a testimonianza del buon lavoro profuso dal tecnico svedese Hans Backe. Nota di merito in particolare per la difesa con il giovane rookie Tim Ream sicuro come un veterano. Bene anche Stammler in mediana dove ha sostituito il gallese Carl Robinson.
Di contro la formazione di casa deve recriminare per un'eccessiva leziosità e su alcune ghiotte occasioni fallite per un pari che non avrebbe scontentato nessuno. Da registrare il debutto con il team di Sigi Schmid dell'ultimo arrivo Pat Noonan.
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