E verosimilmente questo sogno non aveva neppure accarezzato Herculez Gomez, quando ai primi di gennaio lasciò "out of contract" i Kansas City Wizards per indossare la maglia del Puebla in Messico con cui debuttò nella Superliga che assegna due posti per i turni preliminari della Coppa Libertadores.
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Ciò a dispetto che nel Puebla solo occasionalmente abbia trovato posto nell'undici titolare (guidato da un'altra vecchia conoscenza della MLS, il guatemalteco Carlos Ruiz), e che ha dovuto saltare l'ultima gara del torneo del Bicentenario a causa della doppia ammonizione patita nel match precedente contro il Cruz Azul.
Con dieci reti Herculez Gomez si laurea capocannoniere del torneo 2010, seppur a pari merito con Javier "Chicarito" Hernandez del Chivas (e già annunciato nuovo acquisto del Manchester Utd) anch'egli assente per infortunio nell'ultimo turno e del peruviano Johan Javier Fano dell'Atlas che nonostante a differenza dei colleghi sia sceso in campo non è riuscito a segnare e staccarli per lo scettro di miglior marcatore.
Dieci gol pesanti quelli di Gomez, per di più inattesi che ovviamente hanno solleticato le fantasie degli sportivi americani, anche perchè l'attacco è uno dei punti dolenti della selezione Usa del ct Bob Bradley. Del resto la storia dei mondiali è piena di capocannonieri inattesi a coronamento di una stagione di straordinaria "grazia" sportiva come ad esempio fu il celebre caso dell'azzurro Totò Schillaci ad Italia '90.
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E pare che Bradley voglia premiare il giocatore riportandolo in nazionale per lo stage preparatorio al mondiale per valutarne gli ultimi progressi, ed anche questo sarebbe il segno di un fato benevolo.
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