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Dallas, la MLS e l'intero movimento del soccer "made in Usa" sono costrette a piangere, obbligati a rassegnarsi ad un volto amico che non rivedranno più quello di Bobby Rhine, stroncato lunedì 5 settembre da un presunto infatti durante una breve vacanza con la famiglia
Nato nella culla del soccer, St. Louis, il 18 aprile del 1976, approda all'Università del Connecticut e viene votato nell'All-American. Il passo successivo è l'approdo in MLS nel Super Draft del 1999 quando gli allora ancora Dallas Burn lo scelsero quale sesta scelta assoluta.
La carriera di Rhine agli Hoops è esemplare per l'assoluta attaccamento alla maglia, alla più totale dedizione al lavoro in campo e fuori, oltre che una disponibilità alle esigenze del club che lo portano a diventare un jolly duttile e prezioso: da attaccante scala a centrocampo e quindi anche in difesa per sopperire alle esigenze del club.
L'ultima apparizione in campo lo vede con la fascia da capitano
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La notizia ha destato uno shock ed una profonda tristezza nella famiglia dei Dallas. "Bobby era uno dei più rispettati ed apprezzate figure nella storia del club. Ci mancherà la sua passione per il bel gioco, la sua dedizione ai Dallas ed ai nostri tifosi, e lo spirito sportivo che ha condiviso con tutti noi" ha detto Clark Hunt, presidente dell'Hunt Sports Group.
"Un giorno estremamente triste nella storia dell'FC Dallas: Bobby era la voce e la faccia del nostro club ed era sempre popolare con i nostri fans. Tutti sono scossi dalla tragica notizia e vogliono porgere le condoglianze alla famiglia. Noi desideriamo nella circostanza ringraziare Bobby per il lavoro svolto e per tutto quello che ha fatto per aiutare la crescita del gioco del calcio nella nostra comuunità. Ci mancherà enormemente" ha detto il presidente dei Dallas FC Doug Quinn.
Sui profili twitter e facebook di molti calciatori, compagni ed ex compagni, ma anche avversari in molti hanno voluto esprimere lo sconforto per la perdita di un caro amico, un mentore, un esempio.
Nella storia del team texano c'è un precedente luttuoso che nel 2001 riguardò l'ex attaccante e nazionale trinidegno Mickey Trotman. A 35anni nel 2010 si era spento nel totale anonimato l'ex centrocampista dei Metrostars (uno degli originals, anzi uno dei primi quattro assegnati alla nascita del club con Meola, Ramos e Donadoni) e Wizards Damian Silvera. Lo scorso gennaio l'intera lega era rimasta sconvolta dal suicidio dell'ex difensore dei Wizards e della nazionale nigeriana Uche Okafor.
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