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L'ex Arsenal, tuttavia, non sembra trovare molti estimatori pronti a scommettere su un suo rilancio, e molti club sono intimoriti da alcune delle richieste espresse da un giocatore che per quanto integro fisicamente, non sembra particolarmente avvezzo al sacrificio e allo spirito di gruppo.
Dopo diversi infruttuosi tentativi in Premier League,
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dove molti ancora ricordano le sue ultime annate incolore tra Arsenal e West Ham; sembra arrivare una buona opportunità nella Scottish Premier League con la maglia del Celtic Glasgow.
I "boys" del team cattolico hanno concesso al giocatore un periodo di trial in gennaio per valutarne le condizioni fisiche e meglio comprenderne la compatibilità tattica con i possibili futuri compagni. Del resto al Celtic vi é una buona tradizione con i calciatori svedesi basti pensare ad Henrik Larsson, all'ex capitano Mijalby e via dicendo.
Senza dimenticare una considerazione anche sul mediocre livello del torneo scozzese ritenuto da non pochi osservatori persino inferiore alla MLS. Da parte della lega nordamerica si continuano a mantenere aperte le porte al giocatore, ma tuttavia non pare esserci la volontà di rilanciare ad ogni costo le offerte per un nuovo contratto.
Del resto nella qualità di Designated Player il giocatore svedese ha per certi versi deluso, soprattutto nello scorso torneo con un atteggiamento non molto gradito nel periodo della disputa sul nuovo contratto collettivo, e poi agitando le acque in casa Seattle Sounders, e poi a metà dell'ultimo torneo trasferirsi ai Chicago Fire.
I Fire, vorrebbero confermarlo ma non ad ogni costo, del resto il team dell'Illinois dovrà operare sul mercato per una profonda rifondazione ed essere non vincolati dagli ingaggi pesanti dei DP (si pensi anche a Nery Castillo) potrebbe consentire di investire meglio le risorse economiche disponibili.
I presupposti per il divorzio, almeno per la prima fase della stagione MLS, sembrano esserci tutti: staremo a vedere gli sviluppi futuri.
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