
Nell'headquarter della MLS a New York al momento il primo obiettivo è quello di trovare l'accordo per arrivare alla definizione del nuovo CBA, il contratto collettivo di categoria con l'Unione dei giocatori anche per scongiurare l'ipotesi dello sciopero a meno di una settimana dal via del torneo.
In altre stanze, però, i manager della lega scambiano mail e conversano telefonicamente con agenti di giocatori che potrebbero accettare il trasferimento nel torneo nord-americano a giugno quando i loro contratti con molti team europei si avvieranno alla scadenza. Occhi anche in Sud America dove elementi come Juan Sebastian Veron, o Juan Roman Riquelme.
Tutto il trambusto legato al contratto, apparentemente sembra anche aver accellerato la volontà dei proprietari ad incrementare i fondi per il budget con l'obiettivo di accrescerne visibilità e competitività.
Non di meno, in molti permane l'idea che per il prossimo quinquennio si lavori ancora sottotraccia sul piano degli ingaggi e contestualmente sull'opportunità di esportare i migliori prodotti verso i tornei più competitivi in Europa.
Non di meno, c'è l'esigenza di offrire al pubblico americano e canadese sempre più competente ed appassionato anche nomi importanti, e ciò seguendo la politica per i campioni dei Designated Players anche per non far lievitare anche i costi degli altri ingaggi.
La MLS può competere in tal senso laddove si tratti di acquisire calciatori di levatura internazionali disposti a varcare l'Oceano Atlantico con richieste non straordinariamente esose, e soprattutto senza doverne pagare il costo dei cartellini ai precedenti club.

Entrambi i giocatori sembrano vicini al capolinea della carriera in camiseta blanca anche per le incomprensioni con il tecnico Pellegrini, oltre che per semplici ragioni anagrafiche

I New York Red Bulls sono sulle tracce di Raul (1977) da mesi ormai, ovvero da quando il francese Thierry Henry firmò il rinnovo con il Barcellona. L'attaccante spagnolo avrebbe un accordo di massima con il presidente Florentino Perez a lasciare a titolo gratuito il Real già a giugno con dodici mesi d'anticipo sulla naturale scadenza del suo contratto, ciò per i meriti sportivi del capitano dei blancos e purchè non vada ad altra formazione della Liga.
Guti è un anno più vecchio (1976 e contratto in scadenza a giugno), e da tempo è finito nella lista nera di Pellegrini che non intende avvalersi di lui nella prossima stagione: non di meno il biondo centrocampista è un beniamino del pubblico al Santiago Bernabeu.
Guti potrebbe nei fatti essere l'ideale sostituto di David Beckham ai Galaxy, se i tempi di recupero dell'inglese dovessero protrarsi. Non di meno un giocatore delle sue qualità tecniche avrebbe molteplici pretendenti ed in prima fila potrebbero esserci i DC United.

Un nome che potrebbe tornare d'attualità tra i calciatori spagnoli è quello di Fernando Morientes (1976), attualmente in forza all'Olympique Marsiglia che potrebbe lasciare in anticipo rispetto alla scadenza il club francese senza troppi rimpianti. Nel recente passato il calciatore era stato trattato dai New England e da Toronto.
Tra gli svincolati illustri di giugno vi è anche il quarantenne portiere tedesco dello Stoccarda Jens Lehmann che in una recente dichiarazione alla stampa ha aperto all'ipotesi MLS, alternativa all'appendere i guanti al chiodo al termine dell'attuale stagione in Bundesliga.

Nel suo caso l'ipotesi ideale sarebbe stata Philadelphia per la forte comunità di origini tedesche, ma anche Boston potrebbe essere una destinazione plausibile.

Un altro tedesco è nelle mire della MLS: è il centrocampista del Chelsea Micheal Ballack il cui contratto con i "blues" scadrà a giugno. Qui però da parte del giocatore pare esserci la volontà di restare a Londra accettando un rinnovo al ribasso.

Un altro calciatore francese aveva contattato la Mls, si tratta di Robert Pires (1973) del Villareal: l'ex Arsenal difficilmente per motivi anagrafici vedrà il proprio contratto con i sottomarini gialli prolungato e su di lui potrebbe muoversi Chicago o Dallas.
Un nome speso con frequenza è quello del brasiliano Zè Roberto, centrocampista brasiliano che vorrebbe sposare l'esperienza in Nord America anche per motivi religiosi essendo stato ordinato ministro evangelico. Un primo ostacolo per il giocatore è l'ingaggio da DP qualche tempo addietro offerto al giocatore da Dallas, ma anche il fatto che è vincolato all'Amburgo da un altro anno di contratto ed ora la squadra anseatica con l'arrivo di Van Nistelrooy punta alla qualificazione alla prossima Champions League.
Il problema principale per molti calciatori provenienti dall''Europa è la volontà di non lasciare il calcio ad alto livello europeo, poi vi è quello della destinazione, tutti vorrebbero andare a New York o Los Angeles, ma in pochi sono disposti ad accettare Columbus piuttosto che Colorado, ma la politica della MLS non prevede troppi galli per lo stesso pollaio. E per fortuna questo sarebv
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