L'alcool a fiumi unito al pathos del clima della sfida non di rado sfocia in rissa, ed una di queste a Boonton in New Jersey si è reso protagonista in negativo il calciatore Danny Szetela, ex del Brescia.
Danny (23 anni) insieme ai due fratelli maggiori Gregory (28) e Derrick (30), si trovava venerdì 11 presso la "Johnnies Tavern" dove scoppiava una accesa disputa con i padroni e gli impiegati del locale, poi sfociata in rissa tanto da costringere all'intervento della polizia che ha fermato i tre per poi rimetterli in libertà dopo che è stata fissata al prossimo 22 l'udienza davanti alla Corte.
Una pagina non certo bella per l'ex centrocampista che era un tempo uno dei più promettenti prodotti del "soccer": amico d'infanzia di Giuseppe Rossi, Szetela ha vestito tutte le maglie dell'U.S. Team disputando i mondiali under 20 in Canada nel 2007 e l'anno dopo le Olimpiadi di Pechino, e tre presenze anche con la rappresentativa maggiore a stelle e strisce.
Nel mentre il giocatore che non aveva frequentato il college approdando direttamente ai "pro" con i Columbus Crew emigrava dapprima in Spagna al Racing Santander (agosto 2007), e quindi nel gennaio 2008 lo troviamo al Brescia dove rimane anche nell'intera successiva stagione, quindi il ritorno in Spagna per la rescissione e il tempo di accasarsi ai DC United nell'ultima fase del torneo MLS 2009.
L

Il ragazzo sperava di ritornare a calcare i campi di gioco nel 2011, ma questa vicenda inevitabilmente rischia di avere conseguenze negative nelle sue aspettative perchè l'incombere di una pena sembra inevitabile.
Nel settembre 2008, permettetemi un ricordo personale, lo vidi giocare dal vivo in un Empoli-Brescia (menre l'anno prima in un Messina-Brescia non aveva giocato), e mi aveva destato una buona impressione per senso della posizione e circolazione palla, ed anche un tiraccio alto di qualche spanna, peccando parzialmente in personalità.
Di lì a poche settimane il ragazzone di Clifton si ritrovò ad essere relegato stabilmente in panchina dal ritorno tra le fila delle rondinelle di Baronio, e il suo impiego scemò sensibilmente specie nel finale del torneo poichè era chiaro che non sarebbe stato riscattato.
La speranza è che il tutto possa chiudersi in uno spiacevole episodio, ma certo è che per non disperdere un talento bisognerà arrivare ad un immediato cambio di registro nei comportamenti e che anzichè parlare di pallone, si sia costretti ad immaginarlo con una "palla al piede".
Nessun commento:
Posta un commento