Carta d'identità, acciacchi e budget in una stagione di rinnovamento manageriale ed apparente ridimensionamento del salary cap in casa dei Red Bulls New York non sono valsi il rinnovo contrattuale all'esperto e roccioso centrale ugandese Ibrahim Sekagya.
Nei fatti il 34enne difensore, arrivato nell'estate del 2013 dai "cugini" della Red Bulls Salisburgo, non farà parte del roster a disposizione del nuovo coach Jesse Marsch. Lo stesso Sekagya dopo aver visto declinata l'opzione di rinnovo a dicembre, si era umilmente aggregato al gruppo per il preseason mettendosi a disposizione del neo tecnico e del suo staff.
Un nuovo contratto che però gli è stato negato dal nuovo direttore Ali Curtis (subentrato all'ex c.t. scozzese Roxbourgh) che tuttavia ha aperto le porte per un ruolo da componente dello staff allo stesso Sekagya che quindi appenderà gli scarpini al chiodo.
Almeno questa è la prima versione resa dal club newyorkese, ma in verità Sekagya lascerà la prima squadra, rivestirà un ruolo di collaborazione minore, però non quale secondo per cui è stato chiamato l'ex prima guida dei Chicago Fire Denis Hamlett.
Anzi è probabile che per l'ugandese ci sia un ruolo più diretto nei Red Bulls II: una situazione che potrebbe ricalcare quanto successe l'anno scorso ai Los Angeles Galaxy con il centrocampista francese Laurent Courtois che era giocatore ed allenatore in seconda del team II guidato da Curt Onalfo.
Del resto ancora oggi, c'è grande mistero sulle scelte che saranno adottate per il team "II" che prenderà parte al torneo USL, sebbene il candidato più autorevole alla guida rimane l'ex attaccante e già tecnico del team "Riserve" John Wolyniec.
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